Serenella Menichetti, collaboratrice di Lèucade |
Dentro
Quando scrivo apro la porta di un sogno.
Entro in punta di piedi,
solo dopo inizio a camminare speditamente
Entro in punta di piedi,
solo dopo inizio a camminare speditamente
-No, non hai capito non è propriamente un
sogno
Certo...gli assomiglia.
E' una situazione quasi paranormale
Certo...gli assomiglia.
E' una situazione quasi paranormale
Non posso uscire per accendere il gas.
Lavare l'insalata.
Scaldare il sugo.
Anche se quel sugo alle vongole è delizioso.
Quando sono nel mio sogno, penso ad altro.
La cucina mi è talmente lontana.
Lavare l'insalata.
Scaldare il sugo.
Anche se quel sugo alle vongole è delizioso.
Quando sono nel mio sogno, penso ad altro.
La cucina mi è talmente lontana.
Pure tu sei distante.
Anzi ad essere sincera non ci sei proprio.
Neppure io ci sono.
Non c'è la nostra casa.
Né questo minuscolo studio stile marina
dove mi ostino a battere lettere.
Costruire parole.
Edificare concetti.
Innalzare universi.
Anzi ad essere sincera non ci sei proprio.
Neppure io ci sono.
Non c'è la nostra casa.
Né questo minuscolo studio stile marina
dove mi ostino a battere lettere.
Costruire parole.
Edificare concetti.
Innalzare universi.
Partorisco personaggi che non ho mai visto
Vengono alla luce come le nostre figlie.
Devo dargli un nome, un vestito e pure cibo.
Ti ricordi quanto era carina la mise del battesimo
di Giulia?
Bisso bianco, smerlato di rosso.
Io sono la madre.
Quella che sulla scena non compare.
Sto dietro le quinte.
Vengono alla luce come le nostre figlie.
Devo dargli un nome, un vestito e pure cibo.
Ti ricordi quanto era carina la mise del battesimo
di Giulia?
Bisso bianco, smerlato di rosso.
Io sono la madre.
Quella che sulla scena non compare.
Sto dietro le quinte.
Comunque se proprio hai fame
scongela pure il sugo
e fatti un piatto di pasta.
Io devo assentarmi.
Quanto?
Non posso saperlo.
Non voglio saperlo.
Il tempo del sogno è bizzarro.
scongela pure il sugo
e fatti un piatto di pasta.
Io devo assentarmi.
Quanto?
Non posso saperlo.
Non voglio saperlo.
Il tempo del sogno è bizzarro.
Ed io prima di entrare
appoggio la zavorra delle ore fuori.
Dopo do un giro di chiave.-
appoggio la zavorra delle ore fuori.
Dopo do un giro di chiave.-
Serenella Menichetti
Un ringraziamento al professor Pardini per avermi ospitato a godere del sole luminoso di questa splendida isola. Serenella Menichetti.
RispondiEliminaOriginale Serenella, un giro di chiave e si resta dentro al sogno nel tempo del sogno. Chi può dire davvero quanto dura? A volte si sa, pochi secondi sono tutto un film. Fuori le piccole cose di ogni giorno, sostanza o zavorra su cui ricamare nel piccolo studio stile marina .
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