venerdì 16 settembre 2016

N. PARDINI: LETTURA DI "IN CAMMINO. TRA SOGNO E REALTA'''



Luigi Gasparroni: In cammino (Tra sogno e realtà). Teramo. 2016


Una poesia dolce, esistenziale, intima, nutrita di un panismo di alta configurazione visiva, questa di Luigi Gasparroni. Il verso
corre limpido e armonico nel ritrattare le intrusioni emotive; nel dare corpo agli input emozionali che caratterizzano la silloge:


Tramonto

(…)
Immote parole
sulle chiuse labbra
come tra noi gelida muraglia.


Campotosto

Lieti salimmo
tra gli olmi verdi sussurranti
parole che non udisti.
(…)


Ritorno

(…)
Torniamo dopo il lungo viaggio
su queste strade amiche
fatti uomini senza più amore.
Qui sarà la nostra prigione dorata
la nostra fine.
(…)

Salgono i giorni

Salgono i giorni
come lunghe onde verso eterne vie,
memoria d’infanzia s’accende
e di antichi giochi.
(…)

Memorie, eros, thanatos, sogno, realtà, immaginazione, diluiti in un linguaggio semplice e di empatico apporto, fanno di questo “Poema” una narrazione vicina alla corde di ognuno di noi. Sinestesie, giochi di simbolico effetto, metafore dagli infiniti sguardi, dànno una grande energia ad un lirismo di affascinante resa poetica. Ma è il gioco delle immagini, la collaborazione di una natura, viva e disponibile, a rendere il messaggio del poeta oggettivo e universale, spesso connotato  dal travaglio di esistere; dalla precarietà del nostro esser-ci.

 (…)
Altra voce oscura mi chiama:
nel fondo della via
ho abbandonato tutte le sconfitte,
non ditemi di restare.
Ogni giorno è come un vagone
d’un logoro convoglio che s’appresta
all’ultima stazione (L’ultima stazione).


 Nazario Pardini

Nessun commento:

Posta un commento