venerdì 22 giugno 2018

MIRIAM BINDA SU CANTICI



 "Cantici".
Benedetto sia il dolore che entra nella nostra vita e ci protegge dalla superficialità" del "tempo" che passa e lascia solo polvere nel vento. Ognuno di noi ha doni di dolore ma in pochi riescono a farlo "parlare" in un cantico di bellezza. Sono molto felice del tuo regalo perché mi parla di bellezza anche con la morte che osserva ...... le sere e quei falo' "indifferenti al silenzio spettrale". Nei ricordi di un ragazzino che bussa alle porte, il luccichio e' per questa estate (che deve ancora incominciare) e non avrà fine nella poesia. Credo davvero che i poeti come te, come un tempo i sacerdoti, riescano a trasformare la paura della morte in una lente spirituale minuziosa in grado di far emergere il valore delle nostre esistenze. Penso che la scuola, grazie alla letteratura e la poesia, riesca a far capire la sofferenza non come un bisogno di consolazione passiva ma come VOCE di un canto vitale che ha accompagnato, nei secoli, i più' grandi umanisti e poeti desiderosi di un mondo migliore.


Miriam Binda

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