venerdì 25 gennaio 2019

LORENA TURRI: "LA GOCCIA"



Lorena Turri,
collaboratrice di Lèucade








LA GOCCIA

E’ quando ho bisogno di pace
che vengo a te
come l'anziano d’inverno va al fuoco
a scaldarsi le mani
e nel tepore che nobile giunge
e raggiunge il mio cuore,
ai silenzi e alle attese
trovo conforto.

Sei la mensa imbandita
d’ogni pietanza più semplice e buona,
la mia fame saziata.
E la sete si placa
dal tuo calice colmo.

L’anima t'offro - a petalo aperta* -
non nell’intento di farti un regalo,
ma per la gioia della tua presenza
perché niente si prende
e mai niente si dà
quando l’amore si schiude al mistero.

Sei della vita la cosa preziosa, 
la goccia
che la lucciola beve
per dar luce al suo volo.

Lorena Turri

*Nota: "Aprire a petalo" è una fase degli origami. Per costruire, ad esempio, una rosa, dopo un certo numero di piegature, si "apre a petalo". Ho immaginato di "aprire a petalo" l'anima ripiegata su se stessa.




1 commento:

  1. E l'hai aperta l'anima, Lorena, l'hai schiusa con l'intento di ricevere 'la gioia di una presenza'... La tua profondità è rara e preziosa e la tua capacità di scrivere sia in metrica che in versi liberi senza rendere i versi prosastici è sempre meravigliosamente presente e mi fa pensare alla frase ascoltata solo ieri e pronunciata da Italo Calvino, secondo la quale l'arte è saper mettere 'il mare in un bicchiere'.
    Tu possiedi quest'Arte, così come sei detentrice di un'originalità, che lascia impietriti. Pochi possiedono il tuo talento, la tua capacità di 'commistione' con il privato che nulla toglie alla letteratura, anzi rappresenta una forma di addizione. Sono rimasta folgorata e ti abbraccio per dirti la mia gratitudine e il mio affetto.
    Maria Rizzi

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