sabato 4 luglio 2020

EDDA PELLEGRINI CONTE LEGGE: "IN TEMPI DIVERSI..." DI ANNA VINCITORIO


Edda Pellegrini Conte legge Anna Vincitorio

"In tempi diversi il mio ritorno"
Antologia critica a cura di Carmelo Mezzasalma,
ed. Blu di Prussia. Prima edizione 2020


Edda Pellegrini Conte,
collaboratrice di Lèucade

Grazie all'incontro, alla subitanea intesa e reciproca simpatia con l'Autrice Anna Vincitorio, ho tra le mani un libro prezioso, quasi un memorandum di anni scanditi da opere di genere diverso, seguite da scrittori e critici di notevole spessore e risonanza non solo nazionale, un florilegio di opere che si legge come un'unica grande opera.
E di opera nel senso proprio del termine si tratta, un lavoro di elaborazione e di impegno critico non indifferente.
Ovviamente è l'Autrice, Anna Vincitorio, che da subito entra nella mente e nel cuore del lettore con la ricchezza dei suoi lavori - poesia, racconti, vita vissuta, saggi, filastrocche e, non certo per ultimo, traduzioni soprattutto di poeti romantici inglesi. La grande mole degli scritti risalta e affascina per la professionalità e l'attenzione di Carmelo Mezzasalma, che ne ha fatto un'antologia critica di particolare interesse. Un lavoro di certosina pazienza, a quanto si può intuire dall'abbondanza del materiale critico e letterario consegnato dall'Autrice.
Ammirevole l'impegno con cui Anna Vincitorio ha raccolto e conservato anno dopo anno il numeroso corredo critico alle sue opere, con recensioni e comunicazioni anche da paesi d'oltreoceano.
L'Antologia comprende le pubblicazioni di quasi quaranta anni, che il curatore ha attentamente considerato per dare risalto a quei lavori più emblematici, evidenziando di ciascuno brani e relativi giudizi critici.
Il lettore è preparato, sin dall'esaustiva prefazione, all'incontro, pagina dopo pagina, con una serie di scritti sempre più stimolanti che aprono al mondo di una scrittrice ricca ed eclettica, tale da non sapere più dire quale aspetto abbia gradito di più, se la creatività, la fantasia, o la profonda cultura dimostrata dall'Autrice.
La sensibilità e l'armonia che emergono dai versi, sin dai primi lavori degli anni 80 e 90, sono il primo approccio con la poesia di Anna Vincitorio e conquistano da subito il lettore, grazie anche  alla tecnica impeccabile e il dettato poetico sempre interessante.
Anna Vincitorio scrive "per necessità dell'anima", dice Mezzasalma nella prefazione, e questo è un indizio che porta a pensare che la poetessa scriva di getto. Ma non è certo così se la seguiamo nello spirito che gradualmente si apre alla conoscenza nelle opere che seguono.
Il suo è un discorso interiore che si sviluppa negli anni, a contatto con le vicende della vita. Non mancano mai le lotte e i tumulti dell'animo, che arrivano a risentire di un certo pessimismo; il linguaggio volta a volta si affina e si personalizza con varianti che vanno dalla struttura di sapore classico, al verseggiare nel dialetto delle origini, il napoletano.
Appartengono agli anni 2000 lavori di particolare impegno, sillogi come "La notte del pane" e "Il richiamo dell'acqua", di spessore notevole, come sottolineano anche le recensioni di critici di fama: Claudio Magris, Silvano De Marchi, Nazario Pardini ,Carmelo Mezzasalma, Elio Andriuoli e molti altri.
Il piglio deciso con cui la poetessa affronta il tema della memoria e del richiamo al passato, l'approfondimento di argomenti specifici, il suo spiccato eclettismo, le hanno conquistato il riconoscimento del suo valore fin oltre i confini europei. Ma la poesia non è la sua unica cifra stilistica; l'Autrice si avvale di un importante numero di lavori in prosa, dal racconto al romanzo all'autobiografismo.
In molte pagine tratta drammi dell'esistenza, della diversità, dei problemi sociali del nostro tempo...sempre con quel sentirsi partecipe che sgorga dalla conoscenza e soprattutto dalla sensibilità. Forte è il senso dell'umanità che dimostra nell'interesse per il mondo, negli aspetti e  problemi, ed in questo si immerge come se vi trovasse linfa per la sua arte. Questa universalità  le ha fruttato vasta risonanza : la sua produzione è conosciuta ed apprezzata  nel mondo- e non solo da oggi-, come chiaramente emerge dai molteplici giudizi critici e recensioni riportati dal curatore in questo prezioso volume. Il lettore stesso resta ammirato da queste pagine che rappresentano  una splendida testimonianza dell'arte di Anna Vincitorio, aggiungono  ulteriore valore a questo libro già di per sé ricco di testi.
Chiudo qui la mia lettura sicuramente non esaustiva di questa "Antologia critica" uscita di recente, con la convinzione che l'opera incontrerà approvazione e grande interesse nel mondo della cultura.

Edda Pellegrini Conte






4 commenti:

  1. Edda mia, con l'arte e la 'fatica' della semplicità - che sottolineo spesso -, hai evidenziato le capacità artistiche di Anna Vincitorio, che ben conosco, in quanto è venuta a trovarci a Roma più di una volta. L'hai seguita passo passo nel suo eclettico,splendido excursus letterario, che l'ha portata oltre i confini e le ha attribuito gli omaggi che meritava. E con una tecnica incantevole ti sei messa quasi in disparte. Hai condotto l'analisi senza sovrapporti all'Autrice, con taglio da spettatrice ammirata. Anna attua le sue esegesi con la stessa tecnica per cui avrà gradito molto il tuo modo di procedere. Siete arrivate insieme ai lettori, e i battiti dei vostri cuori sono andati all'unisono. Una gioia autentica leggervi. Grazie.

    RispondiElimina
  2. Sempre perfetta e splendidamente generosa e gradevole mia grande Maria! Il commento non è stato facile, trattandosi di una Antologia critica .Inoltre non conosco molto le opere di Anna, ma mi piace e la sento per certe cose a me vicina. Spero che la mia semplice Lettura le piaccia.Ci siamo scambiate un'opera ciascuna e ne abbiamo fatto il commento. Appena torno a casa anche a te invierò "Miraggi dell'Isola" e a Loredana "I fatti della vita".
    Un caro saluto a tutte due e un abbraccio.
    Ciao, Edda.

    RispondiElimina
  3. Ricordo Anna Vincitorio anni fa a Roma, il suo simpatico accento toscano e la silloge che presentò, "Il dopo Estoril".
    Cara Edda, si sente un grande impegno per un lavoro non facile che hai condotto su un'Antologia critica.
    Complimenti sinceri e grazie per il gentilissimo pensiero che hai avuto per me.
    Un abbraccio a te, a Maria che ha commentato prima di me e a Nazario Pardini che ci fa ritrovare su Leucade!
    Loredana D'Alfonso

    RispondiElimina
  4. Grazie del tuo intervento Loredana. Ho notato la tua bravura in crescendo. Anche in poesia. Mi complimento con te e soprattutto per la delicatezza dei toni che ti qualificano persona gentile oltre che disponibile verso gli autori.
    Ti abbraccio con simpatia,
    Edda Conte

    RispondiElimina