SICILIA D’OGGI
Decisamente cambia tutto nella mia terra.
Il sole ancora è chiaro
e la zagara esplode come sempre.
Ma non s’ode più
l’abbaiare del cane legato al fienile
(guardiano della casetta attigua
che s’adagia sulla collina).
Ora gli innamorati
sostano in languide pose
ai cantoni periferici della città
aspettando le stelle per amarsi
mentre il vecchio sorride
nell’ascolto di canti della TV.
La mia gente
ha imparato a correre,
ha fretta e sulla macchina
sfreccia il vento, fora le colline,
riga pianure con l’asfalto;
macchiando di grigio il cielo
col fumo denso delle ciminiere
…ordina un gin al bar.
SICILIA
In questa mia terra
di sole
regna un profumo d’arancio fiorito;
un vento leggero spande l’odore
dei prati a primavera.
il sole tramonta come una carezza
e l’amore nasce
come la gemma dalla scorza.
Feb.968/8
Non avevo dubbi sulla Sua disponibilità, Caro Prof. Pardini, ad inserire su Leucade queste due mie poesie anche se hanno mezzo secolo e più di vita. La ringrazio di cuore e sinceramente come sempre. Leucade per me è la mia finestra aperta sul mondo letterario che mi ha accolto in modo insperato. Un grazie ancora copioso e un augurarLe sempre serenita, salute e doveroso riposo. Pasqualino Cinnirella
RispondiEliminaPasqualino caro, ti ho letto e soprattutto la seconda lirica mi ha trafitta. E' di un lirismo assoluto. Si sentono l'ispirazione e l'amore per le radici. Il riferimento al 'profumo d’arancio fiorito' mi ha indotta a volare con il pensiero alle descrizioni della propria terra di Garcia Lorca... Ogni verso è armonia, sembra di passeggiare su uno spartito lievitando. E la chiusa
RispondiElimina" il sole tramonta come una carezza
e l’amore nasce
come la gemma dalla scorza" è poesia in se stessa.
Sei riuscito a condensare in otto versi il tuo universo e la brevità è valore aggiunto. Resti immaginifico, spalanchi le ali, doni luci ed emozioni. Le note caratterizzano anche l'altra lirica, intrisa di impegno sociale. La Natura si fa testimone dei cambiamenti dell'uomo, di un uomo che sa provare ad ascoltarsi di più, ma purtroppo 'macchia di grigio il cielo
col fumo denso delle ciminiere', come ha sempre fatto.
Sei un Poeta compiuto, amico mio e ti abbraccio ammirata!
Splendida la lirica "Sicilia" del Poeta Pasqualino Cinnirella. Si sente, forte, il profumo di fiori d'arancio, si avverte il sapore di una terra arsa dal sole e piena di bellezza. Qui, dove "l'amore nasce come la gemma dalla scorza".
RispondiEliminaUn caro saluto e un ringraziamento al Prof.Pardini per la possibilità di questi incontri così interessanti.
Loredana D'Alfonso
Cara Maria e cara (me lo consenta) Loredana, gia sono confuso e frastornato positivamente per la marea di commenti che si sono susseguiti e si susseguono al pensiero critico sul mio Boati dal profondo di C. Baldazzi; poi vi leggo ancora su queste mie modeste poesie che hanno più di 50 anni e posso dirvi che quella confusione mentale già trabocca copiosamente. Quello che mi lusinga di più è il modo generoso e spontaneo con il quale esternate il V/s sentire alle mie. Allora devo confessare a me stesso che sono un vero poeta cercando faticosamente di non montarmi la testa. Scusate la battuta, conoscendomi, ciò non accadrà mai perchè è mia convinzione che se scrivo belle poesie è perchè, come dici Tu Maria, è un dono che il cielo ha voluto farmi. Grazie di cuore e un caloroso abbaraccio virtuali per la lontananza e per la pandemia. Pasqualino Cinnirella
RispondiElimina