Adriana
Assini. Giuliano e Lorenzo. La primavera
dei Medici. Scrittura&scritture. 2020
Un‘opera
di grande valenza storico-letteraria che indaga, con acribia intellettiva, su tutte
le angolature di un tempo irripetibile della storia fiorentina. Qui si tratta
del tanto decantato Umanesimo, Rinascimento
che fece universale la città dell’Arno, con tutte le sue bellezze ma anche
magagne: gioie, mecenatismo, primavera dei Medici, tragedia, tristezze, involuzione;
e di contorno i personaggi più rappresentativi dell’epoca, quelli che hanno
contribuito con i loro pennelli, le loro sculture o i loro scritti a rendere
immortali Lorenzo e Giuliano; la loro storia, gli amori, la politica, gli
intrighi. Adriana, con la sua penna indagatrice, con la sua acribia
intellettiva, con la sua voce comunicativa sa spicciolare in realistici e
concreti avvenimenti un periodo folto di passioni e di cultura. E lo fa con un
linguismo docile e affabulane ricorrendo a sequenze narrative, descrittive e
introspettive; ma sono le dialogiche che concorrono a rendere le scene visive
come quelle di un film: “… Maso li vide e s’aggiunse a loro per fare quattro
chiacchiere.”
“qualche
buona novella?” chiese al musico, che
sbarcava a fatica il lunario.
“Magari!”.
Era finita da un pezzo la cuccagna di quando si esibiva per i Medici, in via
Larga….”.
Non
è di sicuro improprio tirare in ballo un frammento del commento riportato
nell’aletta di quarta per delineare il percorso di un‘artista tanto versatile
ed eclettica come quello di Adriana. “Adriana Assini, romana, è apprezzata
acquerellista e scrittrice di successo, anche all’estero, di numerosi romanzi
in cui riesce a contemperare la verità storica con le suggestioni della
finzione letteraria, aprendo piccole finestre sul passato per farne vividi
testimoni dell’epoca narrata, lasciando
emergere mentalità e problematiche ancora attuali…”. Un libro da leggere tutto
di un fiato per conservarne un sapore di umana e umanistica contaminazione. Averlo
ben in visione nello scaffale della biblioteca non è solo un fatto di bellezza,
ma un patrimonio da consultare per arricchire le nostre conoscenze culturali.
Nazario Pardini
Ho conosciuto Adriana Assini anni fa a Roma dove presentammo il suo romanzo "La riva verde", deliziosa leggenda ambientata a Bruges nel 1379. Certamente "Giuliano e Lorenzo, la primavera dei Medici" , come emerge dalla recensione di Nazario Pardini, deve essere un'opera di estremo interesse, sia per il periodo storico in cui è ambientata, denso di intrighi, sia per lo stile dell' Autrice garbato e indagatore. Un caro saluto a entrambi .
RispondiEliminaLoredana D'Alfonso