sabato 9 febbraio 2013

NADIA CHIAVERINI: da "I SEGRETI DELL'UNIVERSO" inedito


I SEGRETI DELL’UNIVERSO                                 

 

Sento a volte che la vita affonda

Come una vite s’avvita nel suo cardo                                   

A volte s’intinge morbida nel legno

A volte s’infrange   in un duro

e freddo pezzo  di metallo

 

*

Stentano le rose quest’anno

come domande senza   risposte

fuggite come illusioni  perdute

stelle   cadenti

in un  cielo  nero d’inchiostro           

Pensa a me

quando un fulmine l’attraversa

come un pensiero perverso

non è ancora maggio

e le lucciole tintinnano           la notte

 

 

*

Rabbia disperata                                                       

come un colpo di coda mozzata

che ancora si dimena

frenetica agitata

storta

mentre la lucertola è già morta

 

 

 

*

strappo le pagine del giornale

 urlo che irrompe

duro e tagliente  come un diamante

certo la vita è abbondante

sfrontata e sprezzante

tracima

la  vita che chiama 

vita mai collaudata

 

 

 

*

 

Accettare il tempo

Delle domande senza risposte

Mentre si stempera e dilava

La collera che più non m’appartiene .

Abitare le parole come una casa                                                      

Adattarle al corpo come un abito da sera

Nuova dimora il tempo che consola

Finché il silenzio  eterno comincerà a parlare

Come una madre che non si dà pace

Perché ormai  il tempo è scaduto

Come un piccione finito sul selciato

           

 

           

2 commenti:

  1. Sempre Belle le poesie di Nadia, penetrano l'anima "Come una vite s’avvita nel suo cardo"
    Stefano Massetani

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  2. Nadia immette nuovi tasselli nella sua identità di poeta. Questi versi rivelano significati che ne producono di nuovi. Lasciamoli fluttuare nel web perché non devono rimanere ignorati. Di ciò sono grato a Nazario Pardini.(Ubaldo de Robertis)



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