martedì 3 febbraio 2015

M. GRAZIA FERRARIS: LETTURA DI INTROIBO ALLA BELLEZZA" DI M. SOLDINI


Maria Grazia Ferraris collaboratrice di Lèucade

Maurizio Soldini

Maurizio Soldini ci invita nel suo mondo poetico: prova a dirci non cosa è la poesia, ma il suo accadere. Un “ introibo”, verbo latino che trova il suo primo significato più vero nel linguaggio religioso, ma anche in una misteriosa introduzione alla Bellezza, metafora e simbolo di poesia 
Con assoluta calma, mista a stupore, il vento-protagonista- produce incantamento. 
Da una realtà costituita, naturale- la giuncaglia di sospiri che avvince insolite acque di ristagno e felci, - argini di terraferma -complessivamente una entità unica, rimanda e si sostituisce a una realtà non più vicina, né immediata: “sale verso gli angeli del paradiso”.
L’autore passa così dalla dimensione fisica ad una dimensione concettuale, che vive poeticamente, traducendola in metafora linguistica e allegorica: la poesia come un luogo da raggiungere, ma anche da ricomporre “un introibo al sole che rischiara /si fa presente il bello che a me sfugge”.
E allora …trovato un sentiero fra le nuvole, un sentiero di parole, può giungere al punto d’osservazione giusto “sola nel silenzio/l'aura del vertice di poesia..”
Solo allora sarà apparsa come significativa la sua voce e “il dicibile” avrà acquisito altro senso, nuovo. E solo allora, la vetta, il vertice -la poesia- avrà dato vita, possibilità di respirare e “pace agli occhi di chi vede”
L’individuazione di un sentiero di parole è la rappresentazione definitiva della capacità della poesia che si è dispiegata. Si annuncia l’allentamento della fisicità naturale, ed i sentieri immaginati- attenuano i sensi; la solitudine chiama.: il luogo della quiete, dove potersi coricare, il luogo della distensione, il luogo della contemplazione.
Scrivere infatti è come scalare un monte, avere una direzione, ricordare che c’è una meta. 
La natura stessa fa poesie per proprio conto e le metafore sono fluttuanti nel vento e in un perpetuo mutamento: nessuna di esse può diventare solo simbolo
Suggerimenti di pause sintattiche e di declamazione, possibili accentuazioni, costituiscono il ritmo poetico proprio di questo testo, elegante e simmetrico, semplice e armonico, dote rara e sempre preziosa dei poeti. Lo smarrimento disarmato che il soggetto prova di fronte alla destinazione finale, nel ritmo sempre sorvegliato, non si concede al virtuosismo, ma l’ asciuga fino all’essenziale, cercando una medietà elegante e razionale che non lascia spazio all’abbassamento di tono, né alla ricerca del termine stupefacente, aulico, artefatto.

M.Grazia Ferraris

UNA POESIA INEDITA DI MAURIZIO SOLDINI

INTROIBO ALLA BELLEZZA

Quando scrivo ascolto il vento che loda
le stirpi di rimando alle passioni
e la giuncaglia di sospiri avvince
insolite acque di ristagno e felci.

Quando canto il vento esce dalla bocca
e smuove argini di terraferma
e sale verso gli angeli del paradiso
a dare pace agli occhi di chi vede.

Quando parole e canto mescolano
fuscelli e risalite alla speranza
di un introibo al sole che rischiara
si fa presente il bello che a me sfugge.

Allora tento strade di parole
che svelano il dicibile dal suono
e mi accompagna sola nel silenzio
l'aura del vertice di poesia.


NOTIZIA BIOBIBLIOGRAFICA

Maurizio Soldini è nato nel 1959 a Roma, dove vive e lavora.
Scrittore e poeta, insegna Bioetica e svolge l'attività di clinico medico presso la “Sapienza” Università di Roma.
Ha all'attivo numerosi interventi, articoli e saggi anche su riviste internazionali.  
Collabora con Riviste e quotidiani, in particolare ha collaborato come editorialista con il quotidiano Il Messaggero e ha collaborato e tutt'ora collabora con le pagine culturali oltre che come editorialista con il quotidiano Avvenire.
Collabora piuttosto assiduamente ormai da qualche anno con la Rivista Letteraria on-line La Recherche.
 Ha pubblicato diverse monografie tra cui: La bioetica e l’anziano (ISB, 1999),Argomenti di Bioetica (Armando, 1999 e 20022), Bioetica della vita nascente (CIC, 2001), Filosofia e medicina. Per una filosofia pratica della medicina (Armando, 2006), Wittgenstein e il libro blu (Mattioli 1885, 2009), Il linguaggio letterario della bioetica (Libreria Editrice Vaticana, 2012), Hume e la bioetica (Mimesis Edizioni, 2012).
Ha pubblicato le seguenti raccolte di versi: Frammenti di un corpo e di un'anima(Aracne, 2006), In controluce (LietoColle, 2009), Uomo. Poemetto di bioetica(LietoColle, 2010), La porta sul mondo (Giuliano Ladolfi Editore, 2011) e Solo per lei. Effemeridi baciate dal sole (LietoColle, 2013).
È presente, inoltre, in diverse antologie poetiche. Numerosi sono anche suoi interventi di critica letteraria. Ha fatto e fa parte di giurie in concorsi letterari.
Si sono occupati della sua poesia tra gli altri: Raffaele Aggujaro, Sandro Angelucci, Pasquale Balestriere, Giorgio Barberi Squarotti, Franco Campegiani, Franco Caporossi, Giovanni Caso, Carmine Chiodo, Giuseppe Conte, Salvatore Contessini, Flaminia Cruciani, Maurizio Cucchi, Rosaria Di Donato, Riccardo Duranti, Cristiana Freni, Emerico Giachery, Marco Godio, Giovanni Guanti, Giuliano Ladolfi, Maria Lanciotti, Giorgio Linguaglossa, Dante Maffia, Roberto Maggiani, Valerio Magrelli, Salvatore Martino, Cinzia Marulli Ramadori, Enrico Mattoccia, Eugenio Montale, Roberto Mussapi, Eugenio Nastasi, Nazario Pardini, Elio Pecora, Plinio Perilli, Alberto Pucciarelli, Maria Pia Quintavalla, Roberto Raieli, Merys Rizzo, Paolo Ruffilli, Antonio Spagnuolo, Antonietta Tiberia, Stefano Verdino, Giuseppe Vetromile, Marcello Vitale. 


3 commenti:

  1. Grazie, Professoressa Ferraris, per questa lettura così sentita...
    Con piacere La annovero tra i miei Lettori.
    Un cordiale saluto
    Maurizio Soldini

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  2. Sulla scia della splendida recensione di Maria Grazia Ferraris ho letto la lirica di Maurizio Soldini, "Introibo alla bellezza"... E l'Autore si fa spazio, s'addentra nel discorso della bellezza con versi in levare, che trafiggono l'anima per la loro purezza stilistica e contenutistica e per i giochi di metafore che vibrano di pathos. Sono rimasta inevitabilmente colpita dal respiro copioso, immaginifico dei versi, legati al metro classico per eccellenza, l'endecasillabo. Mi permetto di unire all'esaustiva analisi di Maria Grazia i miei più sentiti complimenti!
    Maria Rizzi

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  3. Grazie, Maria Rizzi.
    Un cordiale saluto
    Maurizio Soldini

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