domenica 17 dicembre 2017

VALERIA SEROFILLI SU "L'ORIGINE" DI DOMENICO CIPRIANO


Valeria Serofilli, docente, scrittrice,
critico, saggista

Nota di lettura al volume di Domenico Cipriano che Valeria Serofilli avrebbe dovuto presentare con il prof.Panella lo scorso venerdi all'Ussero ma che non è stato possibile per indisposizione.


Nota di lettura al volume L’Origine ( Arcolaio, Forlì 2017) di Domenico Cipriano

"L'origine", la nuova raccolta matura e solida dello scrittore irpino Domenico Cipriano, edita da Arcolaio di Forlí, inaugura la Collana  Φ diretta da Gianluca D’Andrea e Diego Conticello.
 Ben lungi dall'essere un consuntivo letterario ed esistenziale (anche considerando la giovane età dell'autore), "L'Origine" ė tuttavia un momento di riflessione, una sorta di pausa lungo il cammino in cui l'occhio, pur essendo rivolto in avanti, in realtà guarda all'indietro, o meglio ad un bivio ideale in cui passato e presente si incontrano e si confrontano.
La scrittura di Cipriano è precisa e chiara. Non ama le metafore astratte e impalpabili, preferisce i dati, perfino i numeri, le date, gli anni. Un modo per confrontare passato e presente, i vivi e i morti, l'origine e la fine. Anche le citazioni e le epigrafi sono orientate a questo scopo: si parla del mistero della vita, della lotta di chi sopravvive, della pace riservata solamente a chi è morto.
Cipriano conduce il lettore a seguirlo in questa sua escursione attraverso il tempo e attraverso il modo di sentire.
Recita la lirica posta ad esergo della raccolta, a cui il corsivo conferisce particolare rilievo quale fosse una sorta di voce interiore:

Io sono 
tutte le terre che ho visitato 
anche se da una sola 
ho preso vita. 
 Lì 
è rimasta ferma una ferita 
per ogni passo 
trascinato stanco 
per ogni sguardo 
che non mi riconosce. 
E sono tanti i segni sul mio corpo 
che ha tracciato la poesia 
di chi 
non ha più un luogo 
e chiede asilo.

Anche il ritmo dell'ascolto è suggerito, anzi indicato, con riferimenti a brani musicali puntualmente annotati ad ogni capitolo.
Si parte da considerazioni ab ovo, sulla origine del mondo, e si arriva a temi attuali, cari all'autore e alle tematiche che gli sono proprie.
La sofferenza dell'uomo schiacciato dalla sorte, dal destino, quello che umilia gli ultimi, i più fragili.
Non è indicata una soluzione né uno sbocco, una via di uscita. Si parla della tenacia, della vita quotidiana, quella di eroi senza nome, sconosciuti, quelli che combattono per la dignità e per la sopravvivenza.
Un libro intenso, che costuitisce un ulteriore passo dell'autore sulla strada coerente dei temi a lui cari di impegno e di riflessione sulla società e sull'individualità dell'uomo.
           
Valeria Serofilli






1 commento:

  1. Ringrazio Nazario Pardini per la sempre gradita ospitalità accordata agli eventi di AstrolabioCultura e rinnovo l'invito agli Autori ed Autrici interessate ad un inserimento nel calendario di presentazioni letterarie al caffè storico dell'ussero di Pisa a contattarmi per email al nuovo indirizzo:
    valeriaserofilli@gmail.com

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