sabato 28 luglio 2018

FRANCA DONA' LEGGE: "IL TEMPO DI IERI" DI LINO D'AMICO



Franca Donà,
collaboratrice di Lèucade

Lino D’amico presenta la sua poesia “Il tempo di ieri”, usando il delicato e malinconico linguaggio che lo contraddistingue, fatto di fruscii crepuscolari e  sospiri alitati con struggente musicalità. Versi soffusi di eterea malinconia, ma anche da bagliori e visioni nuove, di mattini da attendere ancora con occhi colmi di stupore, cogliendo l’attimo sublime. Una sorta di contrapposizione fra il temporale e l'eterno questo labirinto di pensieri, in cui è facile smarrirsi, sognare, lasciandosi cullare da miraggi evanescenti. La consapevolezza di un presente transitorio, in cui lo spazio del tempo vissuto è un bagaglio immenso di ricordi, e il domani è una ricerca inconscia di sogni, forse d’illusioni imbrigliate in una bolla di tempo, che lasciano l’autore smarrito, quasi profugo, in questo spazio senza età, in cui la poesia resta l’isola felice a cui approdare.
            

Il tempo di ieri

Inattesi barbagli stropicciano la notte
tra ritagli di confusi ricordi di ieri,
poi, pare  tutto si disperda
nel languore itinerante di bisbigli
e nel flebile alitare di sospiri.

Domani, nuova soglia di attimi,
riccioli d’albe e di crepuscoli
nella ricerca inconscia
di un diario intonso d’illusioni
che ricamano miraggi evanescenti.

Eteree ombre, fantasmi senza sogni,
imbrigliano le bolle del tempo,
in un fatuo labirinto di pensieri
e mi lasciano profugo ed inerte,
nel varco ignoto di spazi senza età.



1 commento:

  1. Ringrazio l’amica Franca che, ancora una volta, mi ha
    dimostrato affetto, simpatia e pazienza nel leggere i
    miei versi dedicando loro il Suo pensiero critico.
    A mio avviso, il piacere di vivere l’attimo fuggente di
    una sensazione è fatto di cose a volte impercettibili e,
    scrivere versi, porta inconsciamente al piacere di
    esprimere emozioni, dipingere sentimenti, far volare la
    fantasia, cercare, forse, di svelare l’imprescindibile.
    Tutto ciò, alla mia verde età, mi concede il dono di
    apprezzare ogni alba che nasce ed ogni crepuscolo
    che accompagna il sole a dormire.
    Sono oltremodo grato al Prof. Nazario, al quale
    esprimo i sensi della mia stima, per la benevolenza e
    l’amicizia di cui mi fa sempre dono e gli sono
    riconoscente per avermi nuovamente concesso
    l’opportunità e l’onore all’ambìto approdo allo scoglio
    di Leucade.
    Cordiali saluti
    Lino


    RispondiElimina