sabato 4 gennaio 2020

LINO D'AMICO: "INEDITI"

Lino D'Amico,
collaboratore di Lèucade



Gusto di sale


Solo palpiti di vento
in questo autunno che svapora,
 solo frusciar di foglie secche,
poi, scalpiccio di passi incerti
che vanno per vicoli stretti,
ostaggi del distillar del tempo.

Assordanti silenzi muti
e stringhe d’incertezze
si smarriscono in quel vento
tra accorate preghiere,
viatico per la recita di domani
che non abbia gusto di sale.











Stupefatti sussurri


In questa stagione che si smorza,
ovattati ricordi sfaldano l’attimo,
distillano fremiti d’altra età,
ostaggi de giorni di bruma
sul ciglio di un nulla tra i silenzi.

I sogni, ormai, appassiscono il tempo
in un crepuscolo avaro di bagliori,
sgualciscono l’eco nel vuoto dell’oblio,
sfogliano pagine di un diario intonso.
cercano orme che ricamino immagini.

La notte sfalda ogni perduta ora
tra stupefatti sussurri di emozioni,
stropicciati sprazzi di miraggi
e guazzabugli di vacue sciarade
 nella scarmigliata utopia di un poi.






3 commenti:

  1. Le tue liriche, carissimo Lino, sono come una lunga sciarpa di tulle ricamata di parole che il vento porta a spasso nei giardini del Tempo.
    Ti auguro buon anno.
    Edda Conte

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    1. Edda carissima - Ti ringrazio per aver dato attenzione ai miei versi. Le tue parole sono poesia e scendono nel mio cuore dolci come il miele.
      Con un abbraccio auguro un sereno e prospero anno nuovo a te, a chi ami e a chi ti ama.
      Lino D'Amico

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  2. Edda con la sua similitudine ti dipinge, amico mio... Scorrono i tuoi versi, incalzanti, ricchi di ossimori, metafore, allegorie e si avvolgono come sciarpe ricamate attorno alle storie che ci coinvolgono tutti. Resta il legame fortissimo con i territori del passato. La saudade è il tema che ti rende Poeta di calibro e ti permette di scivolare dagli 'ostaggi del distillar del tempo'a 'l'eco nel vuoto dell'oblio'. Sei creatura del presente e sai affrontarlo con fierezza e coraggio, ma quanta forza attingi dai viali dove le foglie secche raccontano le vicende di ieri? Noi siamo sempre e comunque fagocitati dal passato. Non potremmo esistere senza di esso. E tu ci rappresenti con il vessillo dei tuoi bellissimi versi. Grazie e un forte abbraccio.

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