mercoledì 17 maggio 2023

Giovanni Paradiso legge : " Sintomi poetici " di Marisa Cossu

 



MARISA COSSU – SINTOMI POETICI – Guido Miano Editore – Milano

Saggio critico a cura di Giovanni Paradiso

 

 

Nella proliferazione dei libri di poesia che è in atto giorno dopo giorno e che esige una sollecita cautela di scelta, appare di evidente e concreta testimonianza poetica la raccolta della poetessa Marisa Cossu dal titolo <<Sintomi Poetici>>, pubblicata da Guido Miano Editore di Milano nella collana di testi letterari Alcyone 2000.

Si tratta qui di una poeticità sostanziale di Marisa Cossu, di un’arte letterale insistita di solido impianto versicolare nel quale le direzioni cromatiche delle immagini verbali materiate di una distesa prospettiva colloquiale si alimentano di un linguaggio nitido teneramente rilevato su docili pause per trepidanti accensioni, stati d’animo incidenti su uno spazio fisico tonale di una geografia compositiva di particolare sollecitazione, i cui valori evocativi vogliono essere considerati in concreto, nel loro reticolo metrico, come nell’aggettivazione dell’impressione poetica:

 

Vento marino

 

Va dove vuole il vento e non dimora

che in lati spazi aperti a sciolte briglie,

talvolta in bianche valve conchiglie

da cui la voce antica lieve affiora.

 

Di canzoni e lamenti suona ancora

l’eco delle sommesse meraviglie

di alberate triremi e di flottiglie

perse per sempre in fondo ad una gora;

 

ma l’onda, con la voce sua sonora,

tutto ricopre anche le ritte chiglie

e la sirena che adorna la prora.

 

Esala il mare un sogno che svapora

E a sé traduce quelle meraviglie

Nel roseo cielo di una nuova aurora.

 

Si trovano in Marisa Cossu docente, scrittrice, saggista, qualità di natura e di vocazione che riemergono nei suoi versi dove il dato biografico è a tratti scandito come un lievito dominante e preminente: con la esemplare adesione alla cultura da lei svolta, per farne parte agli altri, un impegno variamente felice verso la conquista di sé, una raffinatezza di sensibilità e di stile, una concentrazione lirica intensa. In questa poesia vi è anche della occasionalità, ma è da aggiungere che le occasioni della Cossu rimangono esterne, investite come sono da sentimenti immediati, allo stato, starei per dire, in cui un sentimento si lascia appena raccontare: un sentimento che non si traduce in smodate effusioni né si nutre di analogie esasperate, e dal quale rinascono i miti della giovinezza, l’accorata nostalgia delle cose, le evocazioni della felicità sognata e, forse, perduta lungo le strade dell’esistenza.

 

I dati essenziali di questa raccolta poetica sono gli stimoli ispirativi, l’incanto creativo. Occorre, inoltre, precisare che, se molte pagine possiedono una particolare e purificata fantasia, la poesia della Cossu ha le sue risoluzioni felici nella temporalità di certi motivi di vita da cui traggono alimento immagini e illuminazioni istantanee, dove il pensiero è sottinteso e come sognato, in un assottigliamento di materia espressiva e in un linguaggio che qui ha il più caldo impasto, lì si attenua e fiorisce in impalpabili armonie:

 

 

 

Attesa

 

E non farà rumore la Bellezza,

forse in silenzio e pura,

sarà soffio di pioppo alla mia porta,

una lanterna fioca nella notte,

un bisbiglio di petali dischiusi

al davanzale di una gioia breve.

……………………………………………….

Appare all’improvviso il mio ristoro,

quell’amore che solo

giustifica la vita:

solo alla fine lieve spicca il volo

il cigno che nel fango s’è smarrito

ed è Bellezza, adesso, che intravedo.

Si svela tra le tremule fiammelle

“l’amor che muove il sole e l’altre stelle”.

Marisa Cossu ha lavorato di filo buono sulla poesia di grandi classici, così come con altrettanto intuito su quella dei contemporanei. La sua poesia è anche attiva in immagini e suggestioni, in cui si riverberano sentimenti che di sé colorano l’esistenza; i ricordi di vita, le figure familiari, le voci, i segni del tempo:

 

Trasparenti pareti

 

…………per altri vivi trascorre

la fatica del vivere ogni giorno:

in calde stanze ci sono ragazzi,

bambini, donne, uomini;

all’alba si svegliano,

vanno a scuola su autobus

pieni di umanità indifferente,

sfilano sulle moto rumorose;

ragazze allegre regalano canti

dalla finestra tra gerani rossi.

……………………………………………

Versi ben modulati, dove le parole affiorano dense di toni fonetici nella delicata musica delle sillabe e ci dicono di quanta viva pienezza sia la voce della Cossu. La dilatazione delle parole sul piano poetico tanto più in lei si solidifica in bellezza, quanto più si concretizza nella memoria, con un’espressione intensa, con una resa di umanità espressiva: la scansione del verso, l‘accurata fattura ritmica, la plasticità immaginifica sono componente essenziale di un dettato che si fa operante atto di vita:

 

La porta

 

Forse verrà di notte al capezzale

la tua sempre fuggevole presenza,

come solevi quando ero bambina

e la luce spegnevi scomparendo

dietro la porta scura della stanza.

Finalmente mi prenderai la mano

protesa a te nel tremito nascente

dalla mia stanza vuota, dal dolore

bruciante dell’addio

che chiuderà la porta.

E non avrò potuto, come allora,

dirti che t’amo e che mi sento sola.

 

Quali, dunque, i risultati della poesia di Marisa Cossu? Le virtù espressive (nitore, limpidezza, equilibrio, misura, armonia, vitalità, sensibilità, umanità); l’arte poetica di Maria Cossu, nel farsi partecipe di una ragione morale, che è la parola dell’uomo, fa cerchio chiuso per quel tanto di antico che si rinnova in lei e la rende poetessa validamente moderna.

 

Giovanni Paradiso

 

 

2 commenti:

  1. Carissimo Nazario, ti ringrazio per aver ospitato sul tuo blog prestigioso la nota critica al mio libro scritta da un gentile amico che certamente sarà onorato di trovarsi sulla nostra Isola; proprio perchè ISOLA non può essere per i poeti sinonimo di chiusura, ma di amicizia, di un comune sentire poetico, etico ed estetico. Questo tocca ai i Maestri, unire ciò che sembra inconciliabile e divrso, offrire un appiglio a quanti credono e sperano nella poesia.
    Marisa Cossu

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  2. Egreg. Signor G. Paradiso, nella qualità di amico e, me lo consenta, di collega di versi con la stimatissima autrice M.C., le esprimo il mio più sentito plauso per l'esegesi alla poetica della Stessa sopra formulata che la trovo alquanto incisiva, dotta, esplicita e chiara. Lei ha valorizzato in modo esponenziale il dettato poetico della Cossu, ma soprattutto ha descritto tutte le sfaccettature insite che il sottoscritto sente nel leggere i versi dell'autrice e che ovviamente non ho saputo esternare in un mio modestissimo pensiero in merito. Grazie. Pasqualino Cinnirella.

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