Brulica
la terra di fermenti attivi
come
sangue sul fuoco, e niente:
i pedoni
proseguono ad ignorare le
strisce;
i bambini a gettare le
carte
di caramelle dappertutto; gli
assassini
ad utilizzare sacchetti di
plastica
per soffocare la vittima.
Che
però un qualcosa stia accadendo
è
chiaro.
E
a saperlo sono soprattutto le api.
Muoiono
a catena -
nei
flutti rabbuffanti del sistema Natura -
con
passaggi scanditi da tappe
prestabilite,
non elencabili, ma
con
imprescindibile unità di arrivo.
Cʼè chi sperimenta i bordi dei
giardini
chiedendo una monetina.
Cʼè chi ruba o uccide per un poʼ di
polline.
Ma la pratica più vagliata
è
la roulette russa.
Unʼagonia.
E
non per chi si spappola le cervella.
Descrivo:
tutti
seduti intorno ad un tavolo, gira
la
pistola, bum! e fine della storia.
Addio
debiti,
rimorsi,
pignoramenti,
umiliazione.
Il
prossimo giro: il giorno che verrà.
Unʼagonia.
Unʼagonia per il giorno da vivere,
quello
dellʼisotermo
confronto
debiti,
rimorsi,
pignoramenti,
umiliazione.
Il
fiore è il premio proibito -
non
fattibile in base alle leggi
del
mercato delle tarantole.
<<Eʼ opportuno fare i compiti a casa!
Dobbiamo
restare uniti!>>,
impone
la Regina formica.
Ma
andrebbe per le lunghe.
Ormai
è una missione radicale,
radicalizzata.
I
calabroni consigliano illusioni
atmosferiche
per governare lʼansia.
Le
talpe propongono testi
sul
Paleozoico e sulla prima
Rivoluzione
Industriale.
Cʼè chi propone il Gioco dei Pacchi
e
chi annuncia viaggi interstellari
senza
una direzione precisa.
Sì:
nessuno fa i conti con i bordi
dei
giardini né con la polvere
annidata
sulle maniglie delle
librerie.
Andrebbe
per le lunghe.
Più
decoroso un rapido giro di roulette,
con
sottofondo una litania.
Canta
la cicala:
<<Giro
giro tondo, casca il mondo...>>
undsoweiter,
undsoweiter.
Benny Nonasky
Benny Nonasky, poeta dʼorigine calabrese, ha pubblicato
le sillogi poetiche Nelle trasparenze caotiche
di nuvola perpetua, Ed. Montag (2009), e Imàgenes Trasmundo per Albeggi Edizioni (2012);
oltre ad un quaderno poetico intitolato Vestito
a nozze, carne e trenta lamette,
GDS Edizioni
(2010). Da poco è uscita a San Francisco (USA) The tears of things, silloge poetica tradotta
dal poeta laureato Jack Hirschman.
(www.bennynonasky.org)
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