SUL DAVANZALE DEL NUOVO ANNO
Scivolano le carte a sorte
sui tavoli boscosi della vita
e trovano sentieri preclusi
dove la radura dischiude
all’orizzonte di soffici muschi
che nutre la rugiada al sole.
Alle spalle vecchi bagliori fumosi
della notte di un anno di dolore
evaporano e si intravedono
schiuse di gemme solitarie:
parole frasi versi lo stupore
che canta la poesia per noi
nelle ore dell’incipit dell’anno.
sui tavoli boscosi della vita
e trovano sentieri preclusi
dove la radura dischiude
all’orizzonte di soffici muschi
che nutre la rugiada al sole.
Alle spalle vecchi bagliori fumosi
della notte di un anno di dolore
evaporano e si intravedono
schiuse di gemme solitarie:
parole frasi versi lo stupore
che canta la poesia per noi
nelle ore dell’incipit dell’anno.
da Maurizio Soldini, In
controluce, Lieto Colle, 2009
Bella poesia,
carissimo Professore, carissimo amico. Contiene tutto il vivere e il morire; la
luce e la notte; tutta la conflittualità dei contrari; tutto quanto lo scandalo
delle contraddizioni: il polemos tra
gli opposti. E non è che il terriccio fertile del poieo stia tutto nella simbiotica fusione fra Thanatos ed Eros?
Ed è così che tra i muschi della solitudine s'insinua una luce solare che offre speranze nella euritmica musicalità dei nessi; ed è così che una visiva combinazione fra anima e natura simboleggia il percorso di una via crucis verso "schiuse di gemme solitarie:/ parole frasi versi lo stupore/ che canta la poesia per noi/ nelle ore dell’incipit dell’anno". Sì!, verso la Poesia, verso questa Poesia, che sa svincolare lo sguardo dal qui per elevarlo oltre; oltre il dolore; oltre la siepe della vita; verso lo stupore!
Ed è così che tra i muschi della solitudine s'insinua una luce solare che offre speranze nella euritmica musicalità dei nessi; ed è così che una visiva combinazione fra anima e natura simboleggia il percorso di una via crucis verso "schiuse di gemme solitarie:/ parole frasi versi lo stupore/ che canta la poesia per noi/ nelle ore dell’incipit dell’anno". Sì!, verso la Poesia, verso questa Poesia, che sa svincolare lo sguardo dal qui per elevarlo oltre; oltre il dolore; oltre la siepe della vita; verso lo stupore!
Nazario Pardini
Grazie, Professor Pardini.
RispondiEliminaUn caro saluto,
Maurizio Soldini