giovedì 22 settembre 2016

FRANCO CAMPEGIANI: "SULLA VIOLENZA DEL GENERE"

Franco Campegiani, collaboratore di Lèucade

Sulla violenza di genere

Basta, non se ne può più! Non si può fare d'ogni erba un fascio. Come uomo mi sento offeso dal fatto che esseri del mio stesso sesso usino violenza sull'altro sesso, ma ancora più offeso dal fatto che si generalizzi la condanna, giungendo a parlare di "violenza di genere". Smettiamola con queste idiozie. Non è vero che gli uomini sono violenti. Come figlio, come sposo, come padre e come nonno (non ho sorelle, ma posso dire anche come fratello), mi sento profondamente offeso da questa accusa infamante. Finiamola una buona volta! La violenza va condannata in tutti i modi possibili e immaginabili, ma va colpita come fatto in sé, circoscritto a quel determinato evento, o a quei determinati eventi. Non facciamone disquisizioni sociologiche. Le generalizzazioni vanno evitate: servono soltanto a seminare odio e a confondere le già, fin troppo, insozzate acque. Non è lecito parlare di "violenza di genere", non si può fare d'ogni erba un fascio. E' come approfittare di un'azione terroristica per condannare l'intero mondo arabo. Basta con i fondamentalismi, basta con le guerre di religione! Non è così che si promuove l'armonia privata e pubblica.


Franco Campegiani 

8 commenti:

  1. Auspicherei che fossero in molti a lasciare un commento a questo scritto di Franco. E voglio augurarmi che siano le più disparate le glosse: vorrà dire che se ne sarà compresa fino in fondo la portata. Vorrà dire che qualcosa si muove, che c'è qualcuno (uomo o donna) che comincia a distinguere la varietà delle erbe, e non ci sta a farsi manipolare il cervello; che vuole uscire dalle sabbie mobili dell'omologazione, dal tunnel in cui ci siamo ficcati.

    Sandro Angelucci

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  2. E' un Urlo questo Basta! al quale vorrei aggiungere la mia voce di padre. La violenza non ha genere, è violenza e Basta come giustamente afferma l'autore del post Campegiani, e in quanto tale va riconosciuta e punita, ad iniziare dalle famiglie, nelle scuole, e sul posto di lavoro, prima che divenga un reato penale. Quella che emerge, purtroppo è solo la punta dell'iceberg, sarebbe necessario destinare maggiori risorse per il sostegno alle vittime prima che la violenza diventi tragedia irreversibile. Non parliamo soltanto di violenza fisica, ogni forma di aggressività psicologica , verbale e persecutoria va identificata e circoscritta il prima possibile. Ad esempio il bullismo a scuola e nello sport, ma ci sono purtroppo altri esempi tragici, anche in questi giorni. Aggiungo alla discussione gli elementi diversità e tolleranza che vanno coniugati con quello che secondo la società è la normalità, o come suggerisce Sandro Angelucci le sabbie mobili dell'omologazione.
    Mi auguro che se ne parli diffusamente
    Francesco

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  3. Ogni tanto bisogna che qualcuno dica basta! E mi associo quello di Franco, c'è dietro questo parlare della violenza di genere una nevrosi mediatica, politically correct compulsivo, che non aiuta a capire, non aiuta a risolvere e contrariamente a quanto pensano molti non aiuta neanche a vendere giornali. E solo la soddisfazione di qualche professionista dei media di aver inventato un nuovo slogan. Il mondo è complesso e le semplificazioni sono dannose.
    Dio ci protegga dagli stupidi.

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  4. Fai bene a indignarti Franco! Purtroppo, però, è vero che ci sono degli uomini violenti (anche se sappiamo bene che l'uomo non nasce violento)e il risultato di tale, grave atteggiamento è quotidianamente sotto i nostri occhi ma è altrettanto vero che non possiamo generalizzare.
    Non se ne può più, infatti, nemmeno del silenzio sulla violenza che anche le donne sanno, con aculei, esercitare sull'altro sesso. Come madre ho assistito dolorosamente, per anni, alla violenza psicologica, persecutoria femminile nei confronti di mio figlio (sottolineo: maschio)solo perché si era permesso di lasciare la sua ragazza. L'abbandono, non è più contemplato nelle relazioni sentimentali.
    Credo sia necessaria un'educazione spirituale la cui meta sia debellare le passioni negative ed esercitare la passione positiva dell'amore, un'educazione alla prudenza, all'amore per la giustizia delle relazioni, per il bene, in qualunque ambito sociale.
    Grazie Franco per questo urlo che credo accomuni tutti noi.

    Annalisa Rodeghiero

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  5. Caro Franco, finalmente qualcuno fa la voce grossa e vibrata contro questo andazzo mediatico che denigra non poco il "maschio" inteso come essere violento e "assassino del genere" femminile. Rifiuto categoricamente che l'uomo sia violento per natura anche se, pur essendo essere pensante,resta comunque un animale con tutto quello che ne consegue. Ritengo, nel mio piccolo, che la violenza che l'uomo mette in atto sia, in linea di massima, "violenza indotta" da fattori esterni e quindi fuori dal suo io. Che dire allora della violenza psicologica che l'uomo subisce fuori e dentro casa da parte dell'altro sesso? Di ciò non si fa cenno minimamente. Debbo dare atto alla Sig.ra Annalisa Rodighiero per la sua onestà mentale. Anch'io conosco questo tipo di violenza; il figlio di un mio intimo amico da anni sta subendo, per amore del proprio figlio, avuto con la stessa, una violenza psicologica che non esito a definirla inutile, irrazionale ma costantemente determinata e senza un minimo di ravvedimento perchè l'egocentrismo la fa da patrone. Pasqualino Cinnirella

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  6. Condivido e dico, era ora che quancuno lo dicesse! La violenza va condannata tutta, e non è questione di genere!
    Claudio Fiorentini

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  7. Ringrazio tutti gli intervenuti (uomini e soprattutto donne) per la condivisione mostrata. sperando vivamente che il dibattito possa avere un seguito, considerando le molte e interessanti implicazioni.
    Franco Campegiani

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  8. Anch'io attendevo quest'urlo. Lo attendevo da tanto. E che a lanciarlo sia un uomo dell'intelligenza, della sensibilità, dell'umanità di Franco, mi dà ulteriore conforto. Siamo il paese delle esagerazioni. Si esasperano tutte le situazioni, si usano i mezzi mediatici per enfatizzare gli eventi e spingere all'emulazione e si ignora un particolare che non credo sia irrilevante: anche le donne sanno essere violente. Fisicamente e con le parole. E le parole possono stuprare, uccidere... La verità è nell'esame degli eventi circoscritti. Non nell'omologazione. Io ho un marito e due figli maschi e non ho mai conosciuto ombra di violenza. Credo che la maggior parte delle donne potrebbero esprimersi come me...
    "Violenza di genere" è un'espressione degna dell'800.Cerchiamo di dare il giusto peso alle parole e di imparare a spegnere le televisioni. Ringrazio di cuore l'amico Franco e tutti coloro che si sono uniti a lui!
    Maria Rizzi

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