Claudio Vicario |
La Luce sveste il buio
Sofferenze e vecchi tormenti
risorgono nell'attesa
di un sogno che prenda il
volo.
Le parole ci fanno capire
che sono sparite, annichilite
da questo riflesso cosmico
che si apre alla
contemplazione
di impalpabili luci che
lacerano,
di fiamme ardenti in questa
oscurità
tra saettanti lingue di fuoco
dello spazio violato.
La Luce sveste il buio
dell’immenso
e riempie di emozioni,
di parole silenziose che
colorano il tempo
e muoiono in un rosso tramonto
cui segue la notte,
respiro di piume nel vento,
ultimo grido dell’anima
in un viaggio che porta
lontano.
Nel quotidiano trascinarsi
si riesce ad avere la
percezioni
di imprevedibili emozioni,
lo sguardo indirizza la mano
verso il cielo che rispecchia
il nostro Universo,
riflesso intenso dell’anima
che sa,
senza servire il tempo, di
muti inverni,
ultimo bagliore di una pagina
bianca
nell’eterno confronto
che si risveglia da un sonno
che opprime
in una allucinazione di
pensieri
che fanno rivivere il passato
e il suo doloroso distacco,
che ci fanno comprendere
la caducità dell’esistenza.
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