Poesia
uscita di getto da un animo gentile, sensibile, cosciente del mistero del
domani ma interprete anche delle inquietudini del presente, del suo scorrere e
della sua inevitabile soluzione. Cinnirella possiede una virtù; un’arma
indispensabile per il canto: quella di saper forgiare un melologo in cui la parola segue con eufonica fluidità i ritmi della musica. Una vera romanza alla
vita, ai suoi vuoti non voluti, a “ questa chiusa di giorni già sancita”, al
viaggio, al suo inizio, alla sua fine; al dilemma del poi che inquieta e
tormenta senza darci certezze:
Se
è certa la meta non così è il fine
seppure
di quel sogno antico
ancora
ne attendi in divenire
…
l’ambita certezza.
SENILITA’
Percettibili ormai in ogni gesto
le movenze
più lente delle mani
se le
poni più spesso a confronto
tra
ieri e l’oggi nel tuo fare.
Nemico
è stato il tempo senza sosta
che dalla
clessidra capovolta
assiduo
si svuota un tanto l’ora.
Nemico pure il peso degli anni
che grave preme sull’orme caduche.
Da un
florido passato
a un dimesso presente
-un
divario dilatato-
senza strade
possibili di ritorno
per esserci
ancora per un poco
a colmare
quei vuoti non voluti.
C’è da rifare il tutto del vissuto
ché più consono sia all’essere uomo
perché ne appaghi l’essenza
almeno nell’ora ultima dei giorni
già protesi … a siderali dimore.
Ma non c’è spazio che innovi altra vita
in
questa chiusa di giorni già sancita;
dell’atto unico della recita donata
senza replica è la scena della comparsa.
Se è
certa la meta non così è il fine
seppure di quel sogno antico
ancora ne attendi in divenire
Grazie Prof. Pardini. Sono commosso per tanta attenzione nei miei confronti che spero continuare a meritarla.Mi ha lusingato molto la sua definizione caratteriale (gentile e sensibile).Senza un minimo di sensibilità come si può fare poesia? E poi, senza la musicalità verbale come si fa a definire un testo poesia? Mi sento più che mai onorato far parte di Leucade. Pasqualino Cinnirella
RispondiEliminaHa pienamente ragione il Prof. Pardini a sottolineare la musicalità di questa poesia, dove la melodia è tutto ed è addirittura stordente, portando con sé una nostalgia profondissima per il tempo trascorso, che purtroppo non si può rinnovare: "C'è da rifare il tutto del vissuto / ... / Ma non c'è spazio che innovi altra vita / in questa chiusa di giorni già sancita". Complimenti all'autore. Non aggiungo altro, essendomi recentemente già espresso sulla sua poesia.
RispondiEliminaFranco Campegiani
Grazie di cuore Franco. Anche Tu mi lusinghi non poco.
RispondiEliminaPasqualino
Una poesia che trascina, trasporta ed affascina per la sua inestimabile bellezza "per esserci ancora un poco a colmare quei vuoti non voluti".
RispondiEliminaCos'altro dire di questo poeta nel massimo dello splendore e della liricità; significato e significante si fondono dando vita ad una grande opera.
Josye Traulcer
Grazie signor Josye che avrò il piacere di conoscerLa se mi trasmette il numero di telefono per contattarLa.Quanto da Lei scritto mi ha commosso non poco. Ancora grazie. Pasqualino Cinnirella
EliminaComplimenti a Pasqualino Cinnirella per questa interessante "SENILITA'", fatta di versi delicati e fluenti, armoniosi e spesso gravidi di incertezze, anche quando sente l'impossibilità di "colmare quei vuoti non voluti". Certo induce alla tristezza e alla resa che porta con sé la vita, ma che, in ogni caso, alla fine intravede il riscatto della speranza e di un futuro ancora da compiere, non ostante non vi sia "spazio che innovi altra vita".
RispondiEliminaUmberto Cerio
Caro Umberto, mi fa piacere leggerti avendo saputo dei tuoi problemi di salute che spero risolti almeno in parte.Un così sentito tuo pensiero sulla mia Senilità mi riempie di orgoglio come tutti quelli sopra letti. Grazie di cuore e un caro saluto e un augurio per Te. Pasqualino Cinnirella.
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