domenica 17 settembre 2017

MAURIZIO DONTE: "UN PENSIERO TRATTO SA SANT'ANSELMO D'AOSTA"


Un pensiero tratto da Sant’Anselmo d’Aosta

abCDCDEBEE

Maurizio Donte,
collaboratore di Lèucade
Nulla di più elevato 
io potrò mai pensare
del sommo Dio che l'anima innamor[a
e] nel ciel la porta dopo la sua morte
e l'incorona e poi la fa signora.
Apre così l'immenso a me le porte,
a nuova vita ch'è risorta e suole
dir che son nato solo per amare
Colui che regna sopra il cielo e 'l sole, 
nonché per fare quello che Lui vuole.

Passa il giorno e all'eterno
mi porta quel silenzio
ch'io provo in cuore; mai niente ritorna
del mio perduto amore, e il passo posa
sopra il sentiero l'orma, e l'occhio storna
la mente dal pensiero, da ogni cosa
che nella vita col soffrire sdegna,
ma il tempo passa ed ha sapor d'assenzio:
così m'inganna amar profano e segna
gli anni in tal modo, e a perdermi s'ingegna.

Donna che fosti amor[e
al]lora, vedi il pesante
dolor dove mi porta: la passione
umana verso gl'inferi conduce
questa mia vita solo a dannazione:
a fine eterna, infame, che traduce
il mio desiderarti quale insano
errore; e a morte danna questo errante,
che s'è smarrito dentro a un sogno, piano:
vuoto miraggio, che ha inseguito invano.

Così nel nulla amato
si perde il mio cammino:
a Dio mi volgo, cercando la pace
vera, quella che fugge invidia e l'ira,
che in molti cuori alberga, e mai non tace
e l'altri ignora; e dentro sé sospira
per aver oltre il dono del talento 
che dal Signor vien dato. Ciò il destino
volle al venir dell'uomo al mondo: vento
e rombo di tempesta e amore spento

o perso nell'altrove.
Passa il ricordo, e tutto
in questa vita, non è mai che nulla,
incubo: o un'illusione. Piangi o ridi,
e se ne importa alcuno? Mia fanciulla
sia che si stia in silenzio o al ciel si gridi,
nessun risponde nella sera muta.
Questa è la via, che porta dentro il lutto;
la passion persa, l'occasion perduta
di quella storia che non hai vissuta.

Così perduto e vinto
io muovo il passo dove
misericordia insegna come andare
in Paradiso. Maria, amata Madre,
lo spirito consola, e dell'amare
vero sii via, portandomi dal Padre,
il Creatore di tutti e Signore
dell'universo ed anche dell'altrove
in cui dei Santi è premio dato Amor[e,
e] la vita eterna senza alcun dolore.

Tu ad altro volgi l'anima,
lo sguardo, l'attenzione 
e non rimpianger nulla
mai, in questo mondo: vittoria è altrove,
dove l'eterno regna e il cielo insegna
il dove e il quando ti verrà a chiamare,
col soffio suo Divino,
nell'immortal disegno del destino.

Maurizio Donte


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