sabato 30 settembre 2017

PAOLO BASSANI: UN SEGNO PER L'UOMO DI OGGI E DI DOMANI"

UN SEGNO PER L’UOMO DI OGGI E DI DOMANI
Note di Paolo Bassani
 
Paolo Bassani,
collaboratore di Lèucade

       Questo è uno dei  lavori che più mi sono cari: così ammetteva Rino Mordacci davanti alla sua opera dedicata a Don Mario Scarpato. E non è difficile scoprirne la ragione.  Mordacci, come noi, è stato attratto e conquistato dalla figura di Don Mario; in più  ha saputo esprimere questo suo affetto attraverso il linguaggio elevato dell'arte.  L'immagine custodita nel cuore è germogliata nella luce: si è fatta forma per ricordare  all'uomo un uomo, al cristiano un cristiano,  al tempo una pagina di questo tempo.
       Con efficacia Mordacci è riuscito a fissare  nell'opera i caratteri più vivi di Don Scarpato: quel velo di severità che non era alterigia ma segno di un rigore morale, di una  fermezza, di una coerenza tra pensiero e  vita; quell'intelligenza acuta, aperta alla sincerità ma sempre disponibile al confronto, al dialogo; quell'umanità che, nei momenti più difficili, ha guidato Don Mario  come il Samaritano incontro alla sua  gente sofferente.
Ma Mordacci ci ricorda  soprattutto l'impegno spirituale di Don Scarpato: la stola ne è il simbolo, il sigillo  eterno. Chi ha avuto il dono di conoscere il Parroco di Pagliari, Fossamastra e San Bartolomeo, lo ritroverà nell'opera di Mordacci; chi non lo conobbe, lo conoscerà nella sua essenza umana, così come l'artista ha voluto  ricordarlo: nella pienezza della vita, del  suo impegno spirituale e sociale.
       All'uomo di oggi e di domani credente o  non credente è lasciato un segno, non  soltanto per commemorare la scomparsa di  un uomo giusto, ma per tramandarne il grande  insegnamento di civiltà.


Chi volesse approfondire la conoscenza di Don Scarpato
può farlo facilmente su Internet

Scarpato, don Mario, largo - ISR La Spezia




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