mercoledì 1 luglio 2020

NAZARIO PARDINI LEGGE: "I FATTI DELLA VITA" DI EDDA CONTE


Edda Conte. I fatti della vita. Edizioni Helicon. 2002


Il libro I FATTI DELLA VITA, editato da Helicon edizioni nel 2002, è   la dimostrazione concreta di come Edda Conte, già in possesso di oculate armi narrativo-psicologiche, sappia con grande energia penetrare nell’animo dei personaggi; di come li sappia scandagliare in tutte le loro sfumature ontologiche, per trarne gli aspetti particolari della loro esistenza nel gioco della vita, come si può rilevare dalla lettura di questi racconti dell’opera in questione. Lo scritto scorre fluido e chiaro, tanto da apparire, non di rado, vera prosa poetica. Le osservazioni con le appropriate descrizioni sono in funzione del ruolo dei personaggi che brillano sulla scena nel loro proporsi dialogico o introspettivo. Basta ricordare il racconto Un bagaglio tra la polvere e il ruolo del personaggio principale, il barbone, con la sua ben definita personalità. O l’altro personaggio, la Signora; o ancora  quello del Vedovo. Tutte figure, come ben sottolinea Neuro Bonifazi nella sua introduzione, “isolati, soli, legati alla tortura intima dei propri pensieri o dei ricordi…”. Ogni racconto è preceduto da una parabola di Luca o di Matteo: come questa che introduce la prima narrazione: “Un’altra parte cadde nella terra buona, germogliò e fruttò cento/volte tanto”. (Luca: Cap. 8, 8). Quattordici i brani, che, nella loro compattezza fra verbalità e contenuto, a volte semplice narrazione, altre veri apologi, mettono in evidenza le capacità scritturali di Edda, nel saper reificare intenti e strutture emotive in ruoli veramente concreti, vicini alla vita, alle mosse del nostro vivere. Il libro si chiude con il racconto “TOP MODEL: SMARRIMENTI” che, molto attuale, rappresenta con  sfumature  di alta levatura, gli stati d’animo della vita moderna, come dal  saggio introduttivo: “… La conclusione è emblematica, perché contrappone alla spensierata vita ambiziosa  di una società legata all’esteriorità dell’“immagine”, che alla fine risulta vuota, la vita dedicata a una umile ma importante missione di carità verso gli altri…”. Racconti piacevoli, ben strutturati, ben definiti, soprattutto per le sequenze descrittive molto vicine a quella che sarà in seguito la  vena poetica di Edda: “Un’alba livida sulle coste sud orientali della nostra penisola. E’ appena cessato di piovere. Il mare ha il respiro silenzioso di una giornata qualunque…”. Che fa da introduzione pittorica al racconto: “Solidarieta’…”

5 commenti:

  1. Ringrazio vivamente il grande Amico Nazario per questa sua interessante lettura del mio libro"I fatti della vita"Edizioni Helicon, -racconti pubblicati nel lontano 2002- , a suo tempo premiato ( Primo premio assoluto per narrativa edita) in concorso internazionale, a La Spezia.
    Edda Conte.

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  2. Edda cara, questa esegesi ti premia giustamente. Nazario è immenso, non lo scopriamo ora, ma si parla dei tuoi racconti, che con il tempo non sono certo mutati... Mi sembra di averti detto al telefono che la Poetessa era un fatto acquisito, ma la scoperta della Edda in prosa mi aveva coinvolta e incantata. Sei eclettica e l'ars narrandi rappresenta un tuo patrimonio profondo, originale e magnifico. Non sottrarlo ai lettori, non peccare di umiltà. Nazario vuole spronarti e ci riesce in modo esemplare, come sempre, ma i meriti sono tutti tuoi. Il mondo attende... Ti voglio bene!

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  3. La generosità spesso si unisce alla semplicità, la semplicità alla gentilezza...e insieme prendono il nome di simpatia; dalla simpatia può nascere l'affetto...
    Maria Rizzi è tutto questo!
    In primis è generosità, dolcezza ,simpatia..E' amica mia e le voglio bene.
    Maria, come sempre ti ringrazio delle tue parole che mi portano gioia ogni volta.
    Oggi ti saluto dalla montagna e ti abbraccio . Spero che ti sia rimessa del tutto.
    A presto sentirci, Edda.

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  4. Leggendo la bellissima recensione di Nazario Pardini viene il desiderio di leggere e gustare, uno ad uno, i racconti de "I fatti della vita" di Edda Conte. I personaggi " isolati, soli, legati alla tortura intima dei propri pensieri e dei ricordi" attirano nella loro umanissima nudità. Apprezzo l' idea che un passo evangelico introduca ogni racconto, certamente regalandogli profondità e direzione. Congratulazioni, cara Edda, e un caro saluto a Nazario Pardini, autore di una magnifica lettura della tua Opera.
    Loredana D'Alfonso

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  5. Ti ringrazio Loredana! Le tue parole sono molto apprezzabili anche per la gentilezza e la simpatia che le arricchisce.
    Un bell'abbraccio,
    Edda

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