giovedì 26 luglio 2018

I POETI DELLA NOTTE


SOGNO DI POESIA NELLA NOSTRA BELLA ITALIA, OVVERO
QUANDO I POETI INCONTRANO IL POPOLO
Un gruppo di poetesse romane incontra poeti lucani in un paesino della Basilicata ed è subito Festa Grande!



Le poetesse che hanno organizzato il Festival poetico itinerante  “Sogno di Poesia nella nostra Bella Italia”, la cui prima edizione avrà come scenario il paese di Cersosimo (Potenza), lo hanno definito  un Festival antropologico.
La formula è originale nella sua semplicità: alcune poetesse romane incontreranno i poeti del luogo e insieme daranno vita ad un originale  susseguirsi di incontri poetici a spasso per Cersosimo e per le località circostanti, incontri che  saranno anche gastronomici, artistici, folkloristici e, soprattutto, volti a valorizzare le caratteristiche storico-turistiche della località ospitante, in una sorta di scambio culturale e poetico.
Così nel prossimo week-end il piccolo paese di Cersosimo, abitato da cinquecentocinquanta residenti e posto a cinquecentosessanta metri  sul livello del mare, nel magnifico Parco del Pollino, accoglierà le poetesse romane, Alessandra Carnovale, Stefania di Lino, Caterina Raimondi, Francesca Lufrano, Maria Teresa Ciammaruconi, e Giovanna d’Onofri, tutte coordinate dalla poetessa e scrittrice locale Angela Ferrara che ha sposato in toto il progetto delle poetesse e scrittrici romane (Terry Olivi e Manuela Minelli, Laila Scorcelletti e Anita Tiziana Napolitano) e che da settimane sta organizzando l’accoglienza nei minimi dettagli.
Sebbene viviamo in un’era in cui si comunica con smartphone e tablet, dove spesso la parola è sostituita da emoticon e immagini, noi vogliamo dimostrare che la parola poetica può avere ancora un senso – spiegano Terry Olivi, Manuela Minelli, Anita Tiziana Napolitano e Laila Scorcelletti, le poetesse romane ideatrici e progettatrici della kermesse poetica – Ma non solo, siamo anche convinte che la poesia non debba essere appannaggio esclusivo di circoli di letterati e accademici, bensì deve essere portata in mezzo al popolo, la poesia deve vivere tra la gente e in mezzo alla Natura”.
In effetti la parola poetica ha sempre un senso, perché indaga la vita quotidiana, le cose semplici di ogni giorno e allo stesso tempo indaga anche i misteri dell’Universo e le manifestazioni dell’Assoluto. Il poeta, prendendoci per mano, con semplicità e affetto ci rende partecipi della sua empatia verso tutti gli esseri viventi e anche verso le cose, aprendoci parti nascoste verso la dimensione del sacro.
Ma ancora oggi è uso tra i poeti chiudersi in circoli e salotti letterari dove si incontrano, si leggono e si confrontano tra loro. Certamente la poesia è un’arte molto discreta, intima, che ama i piccoli numeri. Spesso nei reading il pubblico è formato da altri poeti e così la parola poetica resta là tra loro, non arriva all’uomo della strada.
Noi invece abbiamo voluto realizzare proprio il concetto di portare la Poesia a casa della gente, anche di coloro che non hanno mai avuto il tempo o la voglia di leggere un libro di poesia, tant’è che le nostre meravigliose amiche romane verranno ospitate da famiglie locali – spiega Angela Ferrara, scrittrice, poetessa e organizzatrice in loco – Abbiamo organizzato per loro una grande accoglienza, tutto il paese è in festa, le signore sono già da qualche giorno in fibrillazione per preparare manicaretti della cucina locale, i ragazzi della scuola sono emozionati perché anche loro daranno il loro contributo e così il paese tutto.”
Questa sarà solo la prima tappa di un progetto che toccherà luoghi d’Italia sconosciuti ai più e che, con il pretesto della poesia, vogliamo far conoscere agli stessi italiani – spiega Manuela Minelli – Natura, gastronomia, paesaggi, monumenti, tradizioni, l’Italia vera con la sua gente più sincera: è un po’ questo che attraverso questi incontri poetici vorremmo portare alla luce”.
In ogni caso, il mio sogno nascosto è leggere una mia poesia o una poesia dei miei poeti amati in uno stadio di fronte a centomila persone. Vorrei vedere l’effetto che fa – le fa eco Terry Olivi.
La seconda ….puntata del  Sogno di Poesia nella nostra Bella Italia sarà in primavera e toccherà un’altra ridente località, questa volta dell’Italia centrale che, per ora, le signore tengono top secret.

                                                 
   SOGNO   DI   POESIA    nella    BELLA   ITALIA 
                        n. 1         BASILICATA


                    BASILICATA  ( 27 – 28 luglio 2018)
                                    CERSOSIMO 
      (550 abitanti-  a 560 metri s.l.m. nel Parco del Pollino)



PROGRAMMA


Venerdì 27 luglio:    ore 17,30 partenza da Cersosimo in macchina per
                    SAN PAOLO  ALBANESE
(paese a 6 km. circa di distanza da Cersosimo, 271 abitanti,843                                                                      
metri s.l.m., il più piccolo comune della Basilicata, nato da                        
coloni albanesi nel 1534 per scampare alla dominazione turco-
ottomana in Albania, per tradizione di lingua  arbȅreshȅ,
albanese antico, di religione cattolica secondo il rito greco- bizzantino).


Ore 18,30  -  20         Ritorno a piedi  a Cersosimo, attraverso un suggestivo sentiero
 nel bosco con la guida di Giuseppe Amodeo,
 che illustrerà le caratteristiche degli alberi d’alto fusto e della     vegetazione del parco.
 Uno spuntino all’aperto tutti insieme presso
 la Colonia  Montana di Cersosimo

Ore 21 -  22,30             Piazzetta principale di Cersosimo:
                                     Serata di danze tradizionali (tarantelle lucane con strumenti locali) intervallate da letture di  poesie scherzose  (proprie o di altri autori).

(Ciascun poeta ed organizzatore sarà “adottato” da una famiglia per la notte di venerdì e di sabato).


Sabato 28  luglio
Ore 10-12  SOSTE POETICHE nei vicoli o negli angoli di Cersosimo (due poete, una di Roma, una della Basilicata, accompagnate da uno studente, leggeranno le loro poesie, dialogando simpaticamente con i presenti).

Ore 12,30 gruppo al completo per raccontarsi le cose accadute

Ore 13, 30  pranzo  presso la famiglia che “ha adottato” il poeta


Ore 17,30-19     MUSEO ARCHEOLOGICO di Cersosimo
 Visita guidata, esposizione opere di cinque pittori della zona


Ore 20    spuntino all’aperto con specialità locali



Ore 21 -23   GRANDE EVENTO COLLETTIVO
 presso il Sito Archeologico di Cersosimo
 (chiamato  “Castello”)
              TEMI:   IL TEMPO   e la  NATURA


 presentano:     Angela Ferrara e Katia Raimondi;
 (alternandosi  nelle cose da dire e nelle brevissime presentazioni di coloro che leggeranno le poesie, tornando insieme nei ringraziamenti finali;
-BRANO ODISSEA greco/italiano;  (inizio dell’Odissea, letto da due sorelle che frequentano il liceo classico, Maria e Carmela Luzzi, a versi alternati greco/ italiano, come se una fosse l’interprete dell’altra).

Primo brano musicale, dal vivo; brano classico  (flauto  traverso più chitarra);

-Brano Piccolo Principe recitato da Antonio Raimondi (10 anni);


1 PARTE:
-Prima poeta (romana)  Stefania di Lino; preceduta da breve presentazione -  5 minuti
-Seconda poeta ( lucana);  - 5 minuti
-Terza poeta  (romana) Alessandra Carnovale - 5 minuti

          Secondo brano musicale dal vivo;


 2 PARTE:

-Brano tratto da “Tà - il lessico di Cinzino” di Vincenzo Veneziano, uno scrittore cersosimese dei primi anni del ‘900 letto da Leonardo Chiorazzi;
Poesia di G.Rodari interpretata da Luciano (8 anni);
-Tarantella lucana  danzata da ragazze della scuola media con l’accompagnamento dell’organetto;
-Poesia “La terra non è rotonda” interpretata da Andrea (9 anni);

-Quarta poeta (lucana) preceduta da breve presentazione; 5 minuti
-Quinta poeta (romana) Maria Teresa Ciammaruconi   5 minuti                                                                          
-Sesta poeta (lucana)  5 minuti


-Canto nigeriano  (solo voce senza accompagnamento musicale) e breve brano recitato  (Godspower);
- Intervento Ulderico Pesce: regista, attore,  presenta passi letterari della letteratura arbëreshë con    -lettura breve brano in arbëreshë   (Mosè Antonio Troiano);
-tarantella di donne in costume di S. Paolo Albanese, accompagnata da organetti, zampogna, percussioni;
-Poesia (brano indiani Piedi Neri) recitata da Decimo (11 anni);


3 PARTE:

-FINALE POETICO: tutte le sei poete,  schierate a semicerchio sulla scena, leggono una poesia (breve), una dopo l’altra, in sequenza;                                                     . 3 minuti
-Saluti del sindaco,  di Terry e di Manuela Minelli             -6 minuti
Musica tipica pastorale finale, con ballo collettivo: zampogna, organetti e
percussioni 5 minuti

Tutti insieme a vedere i fuochi d’artificio (si scende nella piazza)….. (5 minuti)














1 commento:

  1. Lodevole l'iniziativa, ma bisogna verificarne la ricaduta. Stupisce, in questo post, la convivenza di due forme per indicare la donna che scrive poesie: quella corretta, poetessa; quella scorretta, poeta. Del tutto ridicole sono le forme "prima poeta", "seconda poeta", "le sei poete". Le ragioni di questo mio giudizio sono tutte nell'articolo "Una questione linguistica", pubblicato su questo blog il 7 novembre 2017 e firmato dal sottoscritto che qui non intende ripetersi.

    Pasquale Balestriere

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