giovedì 25 aprile 2019

M. LUISA DANIELE TOFFANIN: "PRESENTAZIONE PONTE DELLE ALPI"

Assessore Lucia Da Rold

Lorenzo Prandel durante il suo intervento

Franco Piacentini

SALA


INCONTRO D’UMANITÀ
 
INTERVENTO DEL PARLAMENTARE ROGER MENECH
Venerdì 29 marzo 2019, all’hotel ristorante “da Benito”, si è svolto un significativo incontro letterario, promosso dalla cooperativa sociale CoSoMi (mani intrecciate) con la partnership dell’Auser di Feltre e con il patrocinio dei comuni di Ponte nelle Alpi e di Rocca Pietore. Il libro: “La casa in mezzo al prato” (una raccolta di poesie pubblicata da Valentina Editrice) è stato presentato dall’autrice, Maria Luisa Daniele Toffanin. Il ricavato della vendita, sarà destinato a delle borse di studio per giovani studenti bellunesi. Dopo i saluti e i ringraziamenti istituzionali, dell’Assessore alla Cultura del Comune di Ponte nelle Alpi, Lucia Da Rold, e dell’ex sindaco, nonché oggi parlamentare, Roger De Menech, egregiamente coordinati da Manuela Gaio, conduttrice di Radio Bellunesi nel Mondo, si sono alternati degli interventi. Hanno preso la parola: l’editore, Stefano Valentini; la Presidente dell’Auser provinciale di Belluno, Verena Dall’Omo, anche lei dilettante scrittrice di poesie; Liliana Tomaselli e Franco Piacentini dell’Auser di Feltre; don Gigetto De Bortoli, Presidente CoSoMi. Con molto calore umano, sono state lette delle poesie da Lorenzo Pradel e anche da alcune signore presenti: brave lettrici di testi poetici. La serata si è caratterizzata in un contesto di analisi su quanto è accaduto a fine ottobre 2018 e in un clima di auspicio per un veloce ripristino delle Terre Alte Bellunesi, pesantemente colpite dall’alluvione Vaia.
[tratto da Radio Più, emittente agordina]

Interventi e letture tutte animate da una grande umanità e da una volontà d’armonia e collaborazione intensa. Qui Stefano Valentini, dopo aver evidenziato la struttura del libro nelle sue quattro sezioni, snoda con la sua amabile verve e viva partecipazione la storia de La casa in mezzo al prato, ormai con quasi cinque lustri di vita, e sottolinea il valore del prato-casa come insieme creato da otto amici sognatori che hanno acquistato la terra del comune di Rocca Pietore e ne hanno fatto spazio di amicizia e di condivisione  nel contesto montano. L’autrice interviene definendolo rassicurante, sempre pronto a dare risposte nelle diverse vicende. E qui ricorda i nomi di personaggi di Rocca Pietore diventati poi amici, presenze-certezze. Inoltre precisa che il passaggio del testimone avviene sia sul prato sia a Rocca secondo un ritmo naturale e ne dà prova con alcune letture. Anche la bella voce di Manuela, nitida e musicale, riporta alcuni momenti poetici particolari e, soprattutto nella fase finale, provoca l’autrice su un tema più volte evidenziato, cioè la chiusura di alcuni negozi come spazi di vita, argomento approfondito da lei insieme a Stefano Valentini e l’autrice, ed esaltato attraverso le liriche lette. Certamente grande spazio nei vari interventi occupano i Serrai e la loro dolorosa attuale realtà, riletta come memoria nella quarta sezione del libro. Situazione montana poi alla fine sottolineata ancora con altre riflessioni dallo stesso Piacentini. Ma quello che colpisce  in questa atmosfera, appunto, di collaborazione e partecipazione, è la lettura di Lorenzo Pradel, già ricordata, così intensa, intelligente da suscitare la commozione dei presenti. E pure piace il già citato intervento di alcune signore presenti che esprimono il desiderio di leggere delle poesie della silloge. Belle letture convinte e convincenti. E quindi la Toffanin conclude esprimendo il suo vivo ringraziamento per questa corale partecipazione che dimostra che il libro coinvolge tutti perché la vicenda umana appartiene a tutti. In particolare evidenzia che in questa gara di solidarietà anche l’editore ha partecipato con la gratuità del suo lavoro. Un ringraziamento anche a don Gigetto De Bortoli per la sua presenza e il saluto finale. Completa questo momento di grande umanità una cena che riavvicina le persone, tra le quali anche Marco Toffanin, l’editore Valentini, il presidente di CoSoMi, in una nuova intimità. Ancora grazie a Franco Piacentini per la sua attenzione al libro La casa in mezzo al prato e ai giovani studenti di Rocca Pietore, ai quali è già stato indirizzato il bando per la prima borsa di studio.

E da “L’amico del popolo” del 28 marzo traiamo queste parole di promozione dell’incontro:
“La Cooperativa CoSoMi, con la collaborazione del Circolo Al Castello Auser di Feltre, promuove un «incontro letterario poetico» per esprimere solidarietà anche culturale alle comunità delle terre alte bellunesi colpite dal disastroso maltempo di fine ottobre 2018. Nel libro: «La casa in mezzo al prato» (Valentina Editrice), che sarà presentato dall’autrice Maria Luisa Daniele Toffanin, sono pubblicate alcune poesie che descrivono l’ambiente, le persone, l’amicizia, l’umanità, lo spirito, la fede, la speranza, la vita e lo stare bene insieme delle comunità della montagna. In particolar modo il pensiero dell’autrice è rivolto alla val Pettorina, ai Serrai di Sottoguda e alla gente di Rocca Pietore, luogo al quale l’autrice è legata. […]”

E, per completare degnamente il ricordo dell’incontro, ecco l’articolo tratto sempre da L’Amico del Popolo in data 11 aprile:


POESIA DI RINASCITA PER ROCCA PIETORE
«La casa in mezzo al prato», 75 composizioni generative

Venerdì 29 marzo, all’hotel ristorante «da Benito» a Pian di Vedoia (Ponte nelle Alpi), si è svolto l’incontro letterario, promosso dalla cooperativa sociale CoSoMi (mani intrecciate) con la partnership dell’Auser di Feltre e con il patrocinio dei comuni di Ponte nelle Alpi e di Rocca Pietore. Il libro «La casa in mezzo al prato» (una raccolta di poesie pubblicata da Valentina Editrice) è stato presentato dall’autrice, Maria Luisa Daniele Toffanin. Il ricavato della vendita, sarà destinato a delle borse di studio per giovani studenti bellunesi. Dopo i saluti e i ringraziamenti istituzionali, dell’assessore alla cultura del Comune di Ponte nelle Alpi, Lucia Da Rold, e dell’onorevole Roger De Menech, egregiamente coordinati di Manuela Gaio, conduttrice di Radio Bellunesi del Mondo, si sono alternati degli interventi. Hanno preso la parola, l’editore, Stefano Valentini; la Presidente dell’Auser provinciale di Belluno, Verena Dall’Omo; Liliana Tomaselli e Franco Piacentini dell’Auser di Feltre; don Gigetto De Bortoli, Presidente CoSoMi. Con molto calore umano, sono state lette delle poesie da Lorenzo Pradel e anche da alcune signore presenti: brave lettrici di testi poetici. Il Boscoverde, nei versi dell’autrice e poetessa Maria Luisa Daniele Toffanin, si presenta come il cuore pulsante d’un organismo, andato purtroppo distrutto dal ciclone Vaia, alla fine di ottobre, i Serrai di Sottoguda, il paese di Sottoguda e Rocca Pietore, insieme al territorio dolomitico e boschivo intorno, ai piedi del Sasso Bianco.
Il libro è stato concepito e pubblicato dalla poetessa Toffanin quale personale progetto per la memoria-rinascita dei suoi «luoghi amati ora lacerati, con un pensiero particolare per i giovani e per i bambini». Sostenuta in questo da sponsor compartecipi, quali le associazioni Levi-Montalcini, Centro Studi S. Schiavon, Opes Risorse, Erboristeria Serapion, con il patrocinio del Comune di Rocca Pietore, Union di Ladins de La Rocia, l’Institut Cultural Ladin Cesa de Jan di Ampezo, Col e Fodom.
Il volume è ricco di 75 composizioni poetiche, distribuite su 150 pagine, quindi ha valenze plurime, una delle quali – molto forte e impegnativa – è quella generativa. Intendesi con ciò il continuo ritorno e rimando ai bambini, ai genitori, ai nonni, agli avi alla continuità storica, da commentare in poesia e possibilmente da tramandare. Si va dall’avo di Mondeval, i cui resti sono giunti sino a noi, a ricordi di storia recente (per modo di dire) quale l’accenno alla vicenda tragica di Marcello De Dorigo, sperso nella nebbia di notte, con la fine della sua grande carriera sportiva («Noi devoti al campione, a colmare / di neve i vuoti, a livellare il manto / ignari allora della quota di vita / da lui risalita a fatica» - p.40). La poesia è sempre concreta, per cui le pag. 128-137 sono dedicate alla descrizione storico geografica dei luoghi presenti nelle poesie: non soltanto quelli di Rocca Pietore, ma dell’area veneta contigua e non solo.
Il sentimento espresso, al di là dell’apparenza, è sempre controllato e ogni verso fa prevalere la forza della parola intelligente. Si nota chiaramente che Maria Luisa D. Toffanin è scrittrice oltre a poetessa e dalle parole ricava armonie diverse e ritmi imprevedibili. Le composizioni del volume, pubblicato alla fine del 2018 e al costo di 15 euro, vanno lette fermandosi spesso, per lasciarsi provocare e agganciare a pensieri soggettivi di partecipazione attiva. Non vanno poste sul comodino, accanto al letto, quanto sul tavolo di lavoro, perché impongono di sporcarsi le mani con la storia e la vita dei nostri paesi bellunesi.



Nessun commento:

Posta un commento