domenica 23 marzo 2014

LORETTA STEFONI "POESIA"

Una poesia dove gli innesti allusivi di perspicace effetto esplorativo accostano, con euritmica immissione esistenziale, gli abbrivi emotivi dell’essere. E lo si percepisce fin dall’incipit con quel sentimento di solitudine e di sperdimento che tanto sa di vita - “fogliame fitto di boscaglia” - dove “Una cagnara” fa scempio di una possibile quietudine tra ombrose alcove di riposo. E’ la natura, con i suoi sprazzi di suoni e colori, che fa di tutto per concretizzare gli input emozionali della poetessa. D’altronde il nostro essere inconcluso ci spinge alla ricerca di una quiete interiore che sa tanto d’azzurro; ma c’è un mondo che ci vuole coinvolti in un andare di frenetiche spersonalizzazioni, anche se nel confuso attorcigliarsi dei pensieri c’è sempre un raggio di vita a farsi speranza; a darci armonie, e ad avvicinarci ad un ricordo, forse, che ritorna fiorito di luminose immagini. E il verso, col suo distendersi su un delicato e sapiente fluire di giochi di metafore, sottintende una plurivocità emotiva di rara verticalità: la malinconia, il senso del tempo che fugge, le illusioni, le delusioni, gli ammiccamenti ad un inquieto succedersi dei giorni fra interrogativi difficilmente risolvibili, le sottrazioni di primavere sfiorite all’orizzonte:
…E le ore se ne stanno oziose
a farfugliare con stelle ciarliere…
Ma è pur sempre un motivo di strisciante melanconia, un dolce motivo di generosa resa poetica, a chiudere la poesia; dacché è cosciente la Stefoni che i sogni della gente “sfavillano, a iosa, nelle favole dei bimbi” (Nazario Pardini, 23/03/2014).


Ieri, 22 marzo 2014 alle ore 16 al “Teatro del Popolo” di Rapolano Terme (Siena), si è tenuta la cerimonia di premiazione della diciottesima edizione del Premio Letterario Internazionale “Il Molinello, Medaglia del Presidente della Repubblica 2014, Medaglia del Presidente del Senato, Medaglia del Presidente della Camera Dei Deputati, organizzato dall’Associazione Culturale Il Molinello con il contributo del Comune di Rapolano Terme, il patrocinio della Provincia di Siena e della Regione Toscana.

Questi sono i vincitori per quanto riguarda 
la sezione POESIA INEDITA:

1° premio

"Nel fitto sottobosco dei pensieri"
Loretta STEFONI
Civitanova Marche (Macerata)

2° premio

"Farra di Soligo"
Rosario Aveni
Venetico (Messina)

3° premio

"La mia primavera"
Paolo BADII
Chianni (Pisa)

Diploma d'onore Il Molinello per la poesia inedita

"La luna adesso sparge il velo"
Franco FAGGI
Prato

Diploma d'onore Il Molinello per la poesia inedita

"Il ritardo delle rondini"
Rosa SPERA
Barletta (Barletta-Andria-Trani)



NEL FITTO SOTTOBOSCO DEI PENSIERI

E mi ritrovo, spaurita e sola,
in questo andare assai lento
tra fogliame fitto di boscaglia.
Un merlo, un'ape e una cicala,
la compagnia che l'orecchio
asserva e piega al suo volere.
E' invisa a me la promiscuità
di tanti suoni tutti insieme:
un fischio, un canto ed un ronzio
e non si cheta questa cagnara
a far scempio dell'ombrosa quiete.
Nel fitto sottobosco dei pensieri
c'è sempre un lieve brusio di vita
a rinverdire speranze ed illusioni;
quest'ultime crescono come gramigna
e, con la prepotenza del naufrago
che cerca approdo, si spingono oltre,
oltre l'attesa di un lungo sospiro
e di una lacrima fiduciosa
nel refolo bizzarro che l'asciuga.
Sfugge il tempo, si beffano stagioni,
primavere sfioriscono all'orizzonte,
ma fiati di respiri azzurri s'involano
anche nei cieli oscuri della notte,
dove i fiori innamorati della luna
mostrano le loro odorose corolle
e le ore se ne stanno oziose
a farfugliare con stelle ciarliere
... ne sanno troppe di cose, loro
che accarezzano i sogni della gente
e sfavillano, a iosa, nelle favole dei bimbi.

Loretta Stefoni



9 commenti:

  1. Gentile Prof. Pardini,
    grazie per lo spazio dedicatomi in questo blog dove si respira cultura e dove è sempre un piacere soffermarsi. Una nota critica attenta ed esaustiva che ben delinea il senso della lirica. E' un grande piacere essere letta da una splendida persona come Lei che, con la sua bella penna, tratteggia abilmente il mio immaginifico poetico, rendendo il mio sentire palpabile e vero al di là di qualsiasi suggestione emotiva del verso. Con ammirazione e stima.

    Loretta Stefoni

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  2. Lo stato di immensa solitudine dell'Autrice è esaltato da una compagnia sgradita e sgradevole capace solo di fare cagnara e non di confortare. E così, incoraggiate dal brusio di vita, dal sottobosco dei pensieri, riemergono speranze ed illusioni, che s'impossessano del cuore e dell'animo come gramigna che tutto invade. E la Poetessa si sente ancora più sola e realizza il trascorrere inesorabile del tempo che porta con sè stagioni beffate e primavere sfiorite. E istintivamente lo sguardo si rivolge al cielo, dove le stelle da secoli assistono ai dolori dell'umanità e anch'esse, ennesima beffa, sfavillano solo nelle favole dei bimbi.
    Belle le metafore che rendono stati d'animo purtroppo consueti del tutto particolari. Particolarmente efficace quella della gramigna, specie invasiva, che non lascia scampo ad altri vegetali. Così le speranze e le illusioni sono dure a morire in un animo che ha tanto sofferto. E le stelle ciarliere che tutto vedono, mi ricordano tanto i versi del grande Pascoli: E tu, Cielo, dall'alto dei mondi... d'un pianto di stelle lo inondi quest'atomo opaco del Male!
    Complimenti di cuore, Loretta. Ad astra. Ester Cecere

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    1. Grazie Ester, un'amica che sto imparando a conoscere e che non finisce mai di sorprendermi. Grande capacità la tua di percepire l'anima del poeta che si nasconde dietro l'andamento metaforico del verso. E' per me un piacere leggerti in queste righe, felice del tuo sincero apprezzamento. Un abbraccio, ti stringo al cuore, certa di poterti incontrare in qualche occasione letteraria dove poter applaudire i tuoi meritati successi... ad maiora!

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  3. Bella poesia, un andamento metaforico del verso che coinvolge il lettore nel viaggio immaginifico di scoperta, che l'autrice compie, per fare luce nei luoghi più ombrosi della sua mente, paragonata ad una fitta boscaglia dove il silenzio della quiete, tanto cercato, è perduto tra fronde di pensieri dalle sonorità assordanti. Ma nel sottobosco, terreno fertile germinante di speranze ed illusioni, c'è la presa di coscienza della realtà del vero. Il tutto, nella consapevolezza della fugacità esistenziale che, seppur accettata in quanto inevitabile, non è mai intesa come rassegnazione capace di togliere la spinta vitale. E, proprio nella chiusa, tale concetto si evince con suggestioni quasi oniriche che stemperano la tensione emotiva del verso. Complimenti!... è da diverso tempo che ho avuto modo di leggerla ed apprezzare la bellezza dei suoi versi nel suo blog, pertanto, mi rallegro di questo suo ennesimo successo. Giovanna da Lodi

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    1. Sono piacevolmente sorpresa di questo commento, soprattutto, perché mi permette di conoscere il pensiero di una mia follower... grazie per questo suo gesto di stima. Il mio amore per la poesia è nato improvviso ed è stato taumaturgico, ho sgonfiato il cuore raccontandomi in versi e mi sono esposta anche alle critiche di chi ha a noia gli sfoghi emozionali altrui. Sapere che qualcuno apprezza i miei componimenti poetici e sa cogliere così pienamente il mio sentire mi rende molto felice. Un caro saluto, Loretta

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  4. Un fondo di sottile amarezza il filo conduttore di questa intensa poesia, vissuto nel suono indelicato della vita che scorre...Incantevole e profonda!

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    1. Grazie Rosanna per il consenso espresso nei confronti di questa lirica che amo molto. Un abbraccio, Loretta

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  5. Loretta... è bellissima. Ne ho lette tante belle di tue ma, questa, ha un qualcosa in più che mi incanta.

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  6. Grazie cara, conoscendo la tua profondità di pensiero, questo tuo commento mi rallegra il cuore. Ti abbraccio! Loretta

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