LO
SCRUTINIO
Il
giorno 14 giugno 2002, alle ore 15.30, sull’anello 15 del pianeta Cobornio
della stella Auronia nella costellazione del Pesci, si riunisce il Consiglio
del Giudizio Finale per procedere alle operazioni di scrutinio della buonanima
del signor Martino Demartini, nato a Firenze il 30 aprile 1938, residente a
Lucca, piazza Garibaldi 3, deceduto in Lucca il 10-6-02. Ognuno dei Giudicanti si presenta recando
seco la valigia 24 ore contenente i documenti ufficiali e dotato di
annessa
aureola, come espressamente prescritto dalla normativa vigente. Presiede la riunione il beato San Pietro, in
forza di delega rilasciata da un’Entità Superiore, mentre funge da segretario
San Giovanni, per la sua capacità di riportare resoconti del tutto
corrispondenti al vero, cioè senza inganni.
Risultano presenti i Santissimi Docenti-Giudicanti: Agostino ( FEDE ), Paolo ( SPERANZA ), Andrea (
CARITA’), Tommaso ( ALTRUISMO ), Giovanni ( SINCERITA’), Bartolomeo (
GENTILEZZA ) e Francesco ( DISPONIBILITA’ VERSO ALTRE SPECIE
VIVENTI
). Risulta assente giustificata Santa
Rita ( RELIGIONE ), impegnata in una riunione analoga presso altra
costellazione.
Dopo i
preliminari di rito il Presidente chiede ai presenti di esporre e commentare la
valutazione raggiunta dal morto nelle varie discipline. Sant’Agostino sottolinea come il neodefunto
abbia, in ogni frangente della sua vita, testimoniato una fede incrollabile,
specie nei momenti più critici, e come questo abbia concorso a determinare
l’ottima valutazione proposta ( 9 ).
San
Paolo si associa rimarcando come il giudicando abbia sempre guardato al futuro
senza timore alcuno, confidando nelle proprie capacità e nell’aiuto della
Provvidenza e propone anch’egli 9 come voto di profitto, riportato nella prima
metà della sua esistenza e riconfermato nella seconda. Il Santo Andrea, invece, mette in luce alcuni
aspetti meno positivi della personalità del Demartini, illustrando varie
occasioni nelle quali il defunto si è dimostrato piuttosto tirchio e restio ad
aiutare il prossimo suo. In CARITA’,
quindi, il giudizio è da considerarsi gravemente insufficiente ( 4 ).
E’ la
volta poi dei Docenti delle materie complementari che, a turno, commentano il comportamento
e le valutazioni raggiunte dal Demartini, che risultano le seguenti: 6 in
ALTRUISMO,
7 in SINCERITA’, 8 in GENTILEZZA e 5 in DISPONIBILITA’ VERSO LE ALTRE SPECIE.
A
questo punto si procede ad una discussione sull’esito finale dello scrutinio,
nel corso della quale i chiarissimi professori Agostino, Paolo e Giovanni,
preso atto di come la valutazione risulti altissima in due delle tre discipline
fondamentali e le insufficienze non siano diffuse ma limitate a solo due materie,
si pronunciano a favore della promozione.
I
santissimi Andrea, Bartolomeo e Francesco, viceversa, pongono l’accento sul
fatto di quanto sia grave l’insufficienza di CARITA’ e di come, a parer loro,
anche la scarsa disponibilità verso gli animali non permetta l’immediato
raggiungimento del Paradiso.
Questi
tre Docenti si pronunciano pertanto per rimandare il morto alla sessione di
settembre dell’anno 6702. In particolare il beato Bartolomeo tiene a precisare
come 4500 anni di Purgatorio non abbiano mai nuociuto ad alcuno. San Bartolomeo
sottolinea inoltre la necessità di adeguata severità ed estremo rigore nel
giudizio. San Paolo raccomanda a questo punto di prendere in considerazione la
gravosa situazione familiare del defunto.
Interviene
a questo punto il Presidente San Pietro che chiede se il giudicando ha
richiesto la dispensa dalle ore di Religione e Preghiera e, in caso contrario,
il giudizio dell’insegnante.
Il
segretario legge la scheda fatta pervenire da Santa Rita con l’annessa valutazione:
MOLTO.
Il
Presidente afferma allora che, senza nulla togliere al fatto che la valutazione
finale debba essere la più giusta ed oggettiva possibile, si deve pure
considerare la disponibilità annuale di posti in Purgatorio, già quasi del
tutto esaurita, e come per alcuni dei Docenti presenti si possa paventare l’eventualità
di perdere il posto dell’area di approfondimento in Paradiso, al sole e sulle
nubi, rischiando di dover insegnare GENTILEZZA o CARITA’ al Purgatorio, luogo
sicuramente meno ventilato e decisamente più umido e buio.
San
Pietro, però, tiene a ribadire come le sue parole non debbano essere in alcun
modo interpretate come un tentativo di influenzare l’imminente votazione, nella
quale è suo intendimento pronunciarsi a favore di una immediata entrata in
Paradiso.
Dopo
aver ancora osservato che il voto di RELIGIONE testimoni perlomeno un discreto
interesse del neodefunto verso le problematiche religiose, sollecita il voto
del Consiglio per dirimere la controversia.
Vengono
quindi espletate le operazioni di votazione, alla fine delle quali il signor
Martino Demartini viene promosso alla Vita Eterna con 4 voti favorevoli e 3
contrari.
Pertanto,
per voto di Consiglio, le insufficienze in CARITA’ e DISPONIBILITA’ vengono
portate a 6. La promozione è raggiunta quindi con due debiti formativi, che
dovranno essere colmati partecipando agli appositi interventi didattici
educativi integrativi ( IDEI ) previsti, come consuetudine, nel prossimo
autunno.
In
ogni caso, i debiti formativi, come è noto, vanno tassativamente colmati prima
del Giudizio Universale, da tenersi in luogo e data non ancora stabiliti.
Non
essendovi null’altro all’ordine del giorno, la seduta è tolta alle ore 16.25.
Si
allega al presente verbale l’apposita tabella riepilogativa delle valutazioni
riportate, debitamente sottoscritte dal Docente-Giudicante responsabile.
ILSEGRETARIO
IL PRESIDENTE
San Giovanni San Pietro
FEDE 9 Sant’Agostino
SINCERITA’ 7
San Giovanni
SPERANZA 9 San Paolo GENTILEZZA 8
San Bartolomeo
CARITA’ 6*
Sant’Andrea DISPONIBILITA’ 6* San
Francesco
ALTRUISMO
6 San Tommaso RELIGIONE molto
Ho avuto l'opportunità di leggermi tutti i racconti di questo scrittore pubblicati su Lèucade; e non posso fare a meno di apprezzarne la prolifica fantasia, la forza creativa e immaginifica. Ma soprattutto la grande fluidità espressiva. Nei confronti di quello che si legge abitualmente, il più delle volte espresso in un linguaggio astruso e sgrammaticato, qui siamo di fronte a brani di un ottimo livello letterario.
RispondiEliminaProf. Angelo Bozzi