Lino D'Amico,
collaboratore di Lèucade
L’illusione
E’
il vespro, e ritornando al focolare
a
riposare le ossa stanche
del
sudore pagato a questa vigna,
m’è
parso di riveder te, Lucia.
Trent’anni
da quel giorno
in
cui parole rimaste mute,
non
sepper dir quanto t’amassi
mentre
fuggivi via, senza voltarti.
Par
tu tenga nella mano quel tuo diario,
intonso,
ora senza più memoria alcuna,
dove
solo il ricordo è eco sorda
di rimpianti sospesi nell’attesa.
Chi
mi darà il vermiglio dei tramonti,
la
fragranza della zagara fiorita,
chi,
effluvi d’emozioni amene,
o
il brivido innocente di carezze ?
Chi,
ogni attimo fuggito
ora
ingiallito come foglia secca,
chi,
le notti a Maggio di fieno profumate
o
il sapore dell’uva rubata al Vanni ?
Immagino
di noi… ti cerco ancora…
ma
tu svanisci nella mia illusione,
effimera speranza di un sogno
nascosto da trent’anni in quel tramonto.
Aforisma
Le illusioni nascono
dalla speranza
che la realtà sia così
gentile
da conformarsi a
nostri desideri.
Mario Vassalli
Lino mio, viaggi sempre di più su quello che l'amica Edda, con intuizione eccellente, definì il registro pardiniano. La visione, la memoria, la fantasia... Sei sempre più incorporeo e sempre più Poeta che convince e trascina nel suo immaginario. Se anche fosse sogno, il tuo, nessuno saprebbe rendere l'universo onirico con tale vividezza e dolcezza... tranne il nostro Nume Tutelare. Sei sempre più padrone di quest'arte che ami e che 'ti possiede' e io ne sono davvero felice. Ti abbraccio forte insieme al tuo 'ispiratore', ovvero Colui che rende possibili queste magie.
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