Loredana D’Alfonso su “Noi dal cuore grande” di Fiorella Cappelli
Loredana D'Alfonso, collaboratrice di Lèucade |
Fiorella Cappelli, romana, è un’artista
a trecentosessanta gradi: scrittrice, poetessa, giornalista free lance, operatrice culturale
infaticabile.
Ha al suo attivo diversi libri di
poesie, racconti ed aforismi e nei tanti Concorsi letterari nazionali e
internazionali ai quali ha partecipato, ha sempre conseguito lusinghieri
successi.
Fiorella è capace di destreggiarsi in
diversi generi letterari, la sua verve
istrionica e duttile rende la sua scrittura un percorso variopinto, ricco di
immagini e musicalità.
“Noi dal cuore grande”, pubblicato nel
2016, si divide in quattro sezioni: “Poesie d’amore”, “Poesie dedicate”, “Tradizioni
e valori in poesia in vernacolo romanesco”, “Racconti”.
La poesia in apertura, “Un cuore rosso”
recita :”Un cuore rosso, tra le mani/ è ciò che posso offrire” .
Questa poesia è emblematica per meglio comprendere la scrittrice, che, con un
linguaggio semplice e spontaneo, arriva subito all’anima. Un cuore pulsante che
non cessa mai di sentire ed esprimere gratitudine per le cose belle che la vita
può offrire, anche se l’amore viene a mancare (Si veda “San Valentino senza
amore” ).
“San
Valentino arriva senza amore/comprerò una rosa, per ricordare/ vellutata e bianca,
da colorare…….nel mio vaso nessuna rosa muore”.
In “Poesie dedicate” la penna di
Fiorella che si intinge sempre nel calamaio dei colori e dell’ottimismo ci
regala “Vocali da ridere”: “La risata è
speciale/ perché allunga la vocale/allontana il malumore/ porta beneficio al
cuore”. Un mantra benefico da tenere presente soprattutto in questo tempo
che stiamo vivendo…
Nella terza sezione spicca “N’antra
vita” in cui la scrittrice canta il suo amore per Roma, nella dialetto della
sua città.
“Un
angolo de Roma, drento casa/ me porta goccia a goccia, l’alegria/quanno de fora
‘gni strada è invasa/ io me ce tuffo, co’ la nostalgia”.
E ancora “Nun è peccato darifasse l’occhi/ co ‘sti quadri de ‘na città sparita/
insognà tra li serci e li rintocchi/ dov’è vissuto, forse, n’antra vita”.
Nella parte dedicata ai racconti il
cuore di Fiorella vola e ci regala una
commovente lettera che lei immagina scritta da suo padre, ormai scomparso, dal
cielo: “Una missiva in viaggio”.
Una confessione, una carezza d’amore per una figlia amatissima, un dono dolce e inatteso.
“Adorata
figlia mia, mi è stato concesso di poterti fare arrivare questa lettera. E’ una
concessione che danno a pochi, ne sono felice ma al contempo temo. Voglio dirti
con il cuore, le cose che mi sono rimaste dentro e che, in questo luogo senza
immagini e fatto di sola luce, mi zavorrano l’anima…”.
“….Perdonami
per il dolore che ti ho causato, ma sappi che ogni volta che, in una chiesa hai
acceso una candela per me, pensandomi, io ho continuato la mia ascesa di
resurrezione”.
E infine, il
racconto “L’Angelo che non poteva camminare” ci riporta ai buoni sentimenti,
all’angelo che chiede al Signore i piedi per potere stare più vicino all’essere
umano.
La scrittrice dedica questo racconto a
tutti coloro che hanno voglia di “rallentare” i propri passi. La “corriamo troppo” questa vita, aggiunge,
con la saggezza di un’esperienza di vita che si è fatta nutrimento e dono per
gli altri.
Fiorella ci mette il cuore, la sua
scrittura è poliedrica, un viaggio nell’intimo, nelle tradizioni appartenenti alla sua “città eterna” della
quale, con maestria, esalta ogni angolo
e ogni sapore.
Le poesie in vernacolo sono senz’altro un valore aggiunto, “sono patrimonio e ricchezza per il mantenimento del dialetto, che è davvero fondamentale per ogni popolo” come rimarca giustamente la poetessa Michela Zanarella nella prefazione dell’Opera.
Loredana D’Alfonso
Ed è il turno della nostra fantastica Fiorella, Artista proteiforme, eccellente conduttrice di eventi, relatrice, e giornalista di alto, riconosciuto livello. E' parte viva, pulsante del nostro Circolo, in qualità di Consigliera e di Giurata. Come sempre Lory spazi tra le attitudini dell'Autrice, mettendo in rilievo con straordinarie capacità esegetiche le caratteristiche di questo testo composto da quattro sezioni. Stai svolgendo un compito che compensa l'assenza. Ci sentiamo di nuovo tutti in pista grazie alle tue pagine di aperture d'ali, che rendono omaggio agli Artisti più rappresentativi. Ringrazio te, la nostra Fiorella, il Condottiero, che consente questa vicinanza affettiva e vi stringo forte forte!
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