sabato 20 febbraio 2016

CLAUDIO VICARIO "INEDITI"


 

Claudio Vicario collaboratore di Lèucade

 

La mia tristezza


 

Ho annegato nell’amore

la mia tristezza,

ne ho frantumato il guscio

e sempre una nuova pena

mi ha privato della libertà,

mi ha imprigionato

in nuove sofferenze,

mi ha reso schiavo

degli ultimi raggi di luce

oscurati da ombre

che vengono da lontano

e si levano fino al cielo

per ripiombare su sentieri

che sfumano nella memoria,

indefiniti, silenziosi, statici,

in questa età melanconica.

L’anima è nuda di fronte

ad un incerto futuro

come lacrime di pioggia

nel silenzio della sera

ed ha paura di ogni verità

nascosta nei segreti del cuore.

 

 

Calano le ombre

 

Lo sguardo indugia, calano le ombre,

il cielo si spegne, un ricordo si perde

e svanisce portato via dal vento.

Abbiamo percorso sentieri intricati,

vissuto giorni deludenti, lottato,

abbiamo combattuto troppo spesso

senza essere vincitori… mai vinti.

Ci siamo lavati nel fiume della vita

nella speranza di creare una nuova terra,

pregato nell’attesa di un gesto semplice,

di spazi sereni tra nuvole sparse,

cercato leali compagni di viaggio,

un rifugio dal mondo per sfuggire

ai grandi inganni, al buio che ristagna

negli arresi silenzi dei pascoli eterni,

per spezzare le ali alla malinconia.

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