sabato 20 febbraio 2016

DANIELA QUIETI SU "IL SENTIERO DEL MARE" DI MARIA RIZZI


Daiela Quieti


Maria Rizzi collaboratrice di Lèucade




È uscito in libreria il coinvolgente thriller “Il sentiero del mare” di Maria Rizzi, edito per i tipi della Pegasus Edition 2016 nella collana Blacknight, diretta dallo stesso editore, lo scrittore e saggista Roberto Sarra. La scena delineata nel romanzo è quella di un’avvincente indagine poliziesca, la cui tensione narrativa si dipana in un’abile trama, articolata e ricca di suspense, tuttavia evocativa di molteplici valutazioni sugli effetti corrosivi e criminogeni di una visione utilitaristica e priva di valori etici dell'esistenza. Elementi, questi ultimi, riverberati anche dalla citazione posta in esergo tratta da Jean Jacques Rousseau, il quale segnò profondamente l’analisi sociale, morale, politica, psicologica e pedagogica del suo tempo e di quello successivo.
Nell’opera torna la saga dell’Ispettore Segni, già conosciuto nel precedente giallo-sociologico di successo dell’Autrice “Anime Graffiate”, con due nuovi protagonisti: il Commissario Severi e il medico legale Luisa Martelli. Delitti e avvenenti personaggi femminili si alternano nel denso impatto logico-emotivo di un dilemma spinoso, nel quale ogni verità sembra ineluttabilmente infrangersi contro una rappresentazione disincantata dell’esistenza. L’esito finale porterà alla constatazione che quanto più si crede di capire la realtà e se stessi, tanto più sarà alto il prezzo da pagare in termini di delusione, emozione e sentimento. Nonostante le ferite del passato e le insidie del presente, la capacità umana di perseverare nel divario tra dovere e desiderio restituisce all’uomo l’identità perduta, nel nome di un sentiero il cui mare rimanda all’origine della vita e ai misteri della sua profondità.
Maria Rizzi, nata a Bologna, vive a Roma. Laureata in Sociologia presso l’Università di Napoli, ha pubblicato i libri di poesia: “Il coraggio di scegliere le ali” (Edizioni del Leone, 1991); “I cancelli del vento” (Firenze Libri, 1995); “Siamo nuvole” (Club degli Autori di Melegnano, 1997); “Aironi nel vento” 2001 e “Ombre di sogni” 2002, entrambi per la Casa Editrice Menna quali conseguimento di primi premi. Nel 2003 inizia a cimentarsi in prosa e ottiene immediati riscontri in premi letterari. Oltre all’aver scritto numerosi racconti, ha dato alle stampe: “Anime Graffiate” (Corpo 12, 2012, vincitore del Premio “Garfagnana in giallo) e “Storie di donne nella storia”, con Vittorio Verducci (Arduino Sacco Editore, 2012). È co-fondatrice, insieme al padre Nicola, del Circolo I.P.la.C. (Insieme per la Cultura). Si dedica ad attività di critica letteraria (con monografie, prefazioni e recensioni), organizzazione di eventi e presentazioni di libri.

Daniela Quieti

 

9 commenti:

  1. Ho già scritto che di Maria Rizzi mi ha sempre colpito la generosità nel promuovere sostenere esaltare le opere letterarie altrui con tanto entusiasmo. Si può dire che poche come lei, in veste di critica letteraria o di semplice lettrice, sa avvicinarsi così tanto all'umanità dell'autore.
    Ora la brava Daniela Queti (tutte straordinarie le “Daniele” incontrate nella mia vita) ci informa che è uscito l'ultimo libro di Maria Rizzi, e come si fa a non augurare a: “Il sentiero del mare” e all'autrice un percorso pieno di successi?
    La Queti scrive: “Nonostante le ferite del passato e le insidie del presente, la capacità umana di perseverare nel divario tra dovere e desiderio restituisce all’uomo l’identità perduta, nel nome di un sentiero il cui mare rimanda all’origine della vita e ai misteri della sua profondità.”
    Sembra a volte quasi impossibile che da un thriller si riesca a ricavare valori così alti (recuperò della perduta identità) e profondi, (l’origine della vita, i misteri della sua profondità.)
    Non ho dubbi che Maria Rizzi sia riuscita ad imprimere alla realtà dei personaggi lo stampo suo, le sue rare preziose “umane” qualità.
    Ubaldo de Robertis

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  2. Daniela carissima, ti chiedo ancora scusa per non aver notato su facebook la tua recensione... "Il sentiero del mare", pur conservato per anni nel cassetto, é il neonato delle Edizioni Pegasus e non potevo immaginare che con la straordinaria generosità che ti caratterizza, volessi rendergli un omaggio così attento, coinvolgente, toccante, che va senz'altro al di là del valore del romanzo. Sei molto più di una Giornalista , di una Scrittrice, di una Poetessa e di una Critica Letteraria.... leggi le 'anime'... ed è storia rara! M'inchino alla tua recensione e, altresì, m'inchino al caro Ubaldo, che spende sempre bellissime parole nei miei confronti. Temo di non meritarvi.
    Maria Rizzi

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  3. Carissima Daniela,
    sei riuscita, con impareggiabile bravura, a tracciare un profilo genuino di Maria Rizzi nella veste di autrice del thriller: “Il sentiero del mare”.
    Attingendo emozioni dalla lettura, attribuisci alla scrittrice il merito (riconosciuto anche da Ubaldo de Robertis) di vivere tra i propri simili nella consapevolezza che “nonostante le ferite del passato e le insidie del presente, la capacità umana di perseverare nel divario tra dovere e desiderio restituisce all’uomo l’identità perduta”.
    Verissimo!
    Io aggiungo e sottolineo che, nei limiti della convenienza di ognuno di noi, il lecito spiraglio dell’opportunità dovrebbe essere preceduto dal consapevole raggio della responsabilità.
    Maria si nutre di legittimi desideri, ma governa ogni pur esile aspettativa con il timone del dovere.
    Io la conosco bene: vi assicuro che il suo percorso di vita al servizio della Cultura è costellato di candide virtù e nobili azioni, indispensabili per assegnare al ruolo dell’operatrice culturale l’impronta dello spirito missionario.
    E Ubaldo coglie ancora nel segno asserendo: “ Si può dire che poche come lei, in veste di critica letteraria o di semplice lettrice, sa avvicinarsi così tanto all'umanità dell'autore”.
    Solo chi sa cogliere le emozioni dei cuori che avvicina riesce ad armare la propria penna con la voce cuore.
    Grazie Maria!
    E grazie a te, Daniela, per aver illuminato le pagine dei suoi libri!

    Roberto Mestrone

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  4. Cosa dire dopo il tributo di Roberto? Non sento di meritarlo... e lo dico con il cuore, ma in virtù del legame che esiste tra noi, mi commuove... Siete riusciti a delineare il quadro di una 'missionaria della Cultura', quale non sento di essere, e devo abbracciarvi tutti con affetto speciale!

    Maria Rizzi

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  5. Cara Maria, spesso ti affanni a replicare agli elogi che ti vengono fatti con frasi tipo: “spendete sempre bellissime parole nei miei confronti... temo di non meritarvi.”
    Il bravo Roberto Mestrone, che saluto e ringrazio caramente, lui che ti conosce realmente, non una conoscenza virtuale come la mia, ci assicura che sei come ti descriviamo, ricca di “candide virtù e nobili azioni”, e tu lesta a ribadire:” Cosa dire dopo il tributo di Roberto? Non sento di meritarlo... siete riusciti a delineare il quadro di una 'missionaria della Cultura, quale non sento di essere.”
    E allora, cara Maria, ti dico che, pur essendo molto importante cosa uno sente di essere, lo è ancor di più il segno concreto che uno lascia nell'impatto con gli altri esseri umani. Scendo su un terreno a me più congeniale, quello della realtà vista alla luce della Meccanica Quantistica (MQ). Ebbene la scoperta sensazionale della MQ ci dice che la realtà è ridotta a relazione. Non dobbiamo pensare al mondo in termini di “cose” che stanno in questo o in quello stato. Bensì in termini di processi, di passaggi da un'interazione all'altra. Le proprietà delle “cose” si manifestano solo al momento della interazione. La teoria non descrive come le “cose” sono ma come le “cose” accadono e come influiscono l'una sull'altra. Come la particella si fa vedere dalle altre!
    Cara Maria, scusami se ti ho assimilato a una minuscola particella, (alla quale peraltro sono molto affezionato perché ci fa capire il mondo qual è realmente), dimmi ora se ti è chiaro il concetto.
    Quello che conta è come tu ti mostri a noi e cosa ci lasci di straordinario, mentre interagisci con noi.
    Ti abbraccio, Ubaldo de Robertis

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  6. Maria Rizzi, come ho già avuto occasione di scrivere in questo blog, è uno degli eroi della cultura contemporanea. Il suo motto è darsi agli altri, stimolarli, spingerli a superarsi, e la sua attività di critica letteraria e promotrice di eventi e di cultura è immensa. Molto dobbiamo a Maria, e iniziare con un ringraziamento è il minimo che si possa fare. Per questo scoprire che nel suo instacabile prodigarsi per gli altri ha trovato occasione per pensare un po' a se stessa, pubblicando finalmente il suo secondo romanzo, non può che farci piacere. Non ho ancora letto questo libro, che sicuramente sarà entusiasmante come il primo, se non di più, ma applaudo questa pubblicazione che, spero, presto leggerò. Quindi ringrazio Daniela per questa recensione che invoglia alla lettura, e ringrazio Maria per il suo straordinario impegno. Leggerò Il sentiero del mare, certo di trovare la stessa passione e la stessa maestria che ho letto in Anime graffiate, e che fa di Maria una delle scrittrici contemporanee che meritano di essere seguite. Auguri Maria!!!
    Claudio Fiorentini

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  7. E' davvero incredibile leggervi... Non contesto più, altrimenti potreste pensare a un atteggiamento ipocrita, ma il paragone di Ubaldo con la meccanica quantistica e l'espressione di Claudio, che parla di 'eroe della cultura contemporanea' per la seconda volta, mi inducono a sentirmi gratificata da tanto smisurato affetto e da tanta stima. Mia madre, quando ero piccola, ripeteva sempre: "Hai fame d'amore, non ti fermi mai e te ne basta mai!" Forse, in fondo, c'è l'egoismo di quella bimba che non si è mai acquietato.
    Grazie a tutti. Vi abbraccio fisicamente, oltre lo schermo!
    Maria Rizzi

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  8. Mi unisco agli amici che hanno voluto esprimere il loro apprezzamento nei confronti dell'opera e della persona di Maria Rizzi: da chi la conosce da tanto tempo (vedi Roberto) ai più recenti (si fa per dire) suoi estimatori.
    Io non ho ancora letto l'ultimo suo romanzo, sul quale, con acume, si è molto bene espressa Daniela Quieti, per cui mi astengo dal commentarlo (lo farò a suo tempo e come merita);
    posso dire però - con assoluta certezza - che Maria mette il cuore e tutta se stessa al servizio della letteratura ma soprattutto a disposizione dell'umanità che vive ancora in ognuno di noi.

    Sandro Angelucci

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  9. Sandro mio,
    dopo il tuo sigillo, credo mi convenga tacere e tenervi- tenerti stretto come un fratello!
    Maria Rizzi

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