mercoledì 10 febbraio 2016

LORETTA STEFONI: "IL GIORNO DELLA MEMORIA: ED IL BUIO NON EBBE LUCE"

ED IL BUIO NON EBBE LUCE

(Foibe ed esodo: il dovere della memoria)
Ed il buio non ebbe luce...
Dell'uomo la follia
fece strage del fratello.
Di sangue si sporcarono le mani
dieci, cento volte ancora
nel silenzio del cielo, del vento,
della terra, della pietra...
Profonde gole
aprirono le fauci
ai rinnegati figli
e tacquero l'infamia del gran pasto.
La salvezza fu la fuga,
ma l'orizzonte incerto
non diede al petto respiro sicuro.
Tasche vuote e spalle curve, 
un passo dietro l'altro alla ricerca
del solco buono ove piantare
radici di fretta strappate.
Arida fu la zolla
ai piedi scalzi
e solo porte chiuse e orecchie sorde
dietro l'uscio a cui bussare.
Non un tetto
né un tozzo di pane
nel bel paese che fece
del suo esule il reietto
e alle ortiche la memoria
là,

dove il vero si disfa nell'oblio.

Lorella Stefoni

4 commenti:

  1. Poesia piena di passione che, proprio nel giorno della memoria, riporta a mente una tragedia da molti vergognosamente dimenticata.
    Valerio Montini

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  2. Una poesia, che con metafore sublimi, presenta il conto di cui stentiamo a prendere atto. Non v'è nei versi di Loretta rassegnazione, ma sdegno, ribellione.
    "Di sangue si sporcarono le mani
    dieci, cento volte ancora
    nel silenzio del cielo, del vento,
    della terra, della pietra..."
    Si scende al nichilismo, che è rifiuto dell'uomo lupo per l'uomo, e che diviene canto commosso, esplosivo, fitto di slanci d'amore e di orrore. Siamo soliti ripetere 'per non dimenticare', eppure troppi non solo dimenticano, ma come ha asserito il Dottor Montini, negano. Loretta tenta, con rara abilità stilistica e contenutistica, di attuare la rivelazione del poeta.
    Di metterci di fronte alla morte, sentita solo come tragedia, non come fisiologico ritorno al ventre materno. Ci induce a reimmergerci negli alvei oscuri... nella speranza che possano essere percorsi da linfe risorgive... La ringrazio di cuore e l'abbraccio!
    Maria Rizzi

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    1. Grazie a te, carissima... sempre attenta e arguta nelle tue osservazione. Un abbraccio al cuore!

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