mercoledì 22 febbraio 2017

N. PARDINI: LETTURA DI "TUNNEL DEI SOGNI" DI CARMEN MOSCARIELLO

Carmen Moscariello: Tunnel dei sogni. Il Convivio Editore. Castiglione di Sicilia. 2016. Pg. 56. € 7,00




Carmen Moscariello ci sorprende sempre per le sue soluzioni creative. Questa volta lo fa con una plaquette editata con i caratteri de IL CONVIVIO EDITORE,  Castiglione di Sicilia, in cui ci propone un poematico e diacronico corpo intimistico. Una bella pubblicazione: elegante e raffinata per copertina, impaginazione, carta; comprende due sezioni: la prima UNA POESIA AL MESE 2017, in cui ogni pièce è preceduta dal calendario dei 12 mesi; la seconda  ANTOLOGIA POETICA di  14 composizioni. Un percorso di grande intrusione ontologica e di efficace resa poetica. La Scrittrice si abbandona a ricordi, meditazioni, considerazioni su un mondo per niente accettabile, anzi sempre più cadente e decadente per povertà  umana, grettezza sociale, e silenzio morale, dove le basse nuvole furono/ sodalizio in concerto/ di infiniti dolori.; dove  E’ una cappa la città/ è qui l’umore fetido/ del destino/ anche quello dei bimbi/ uccisi dalle terre dei fuochi; e dove le industrie del Sulcis/ sono mostri cadaverici/ lugubri rosai si frangono/ nella ferocia dei fanghi rossi;  dove La poesia non scorre;…;  dove Tutto il bene si trasformò in odio/ come la roccia non ho sete, ma/ le fenditure sono i segni di un’accetta/ che senza pietà uccise chi ti alzò dal fango; per concludersi in un dicembre melanconico e risentito per tutte le aporie di questa società;  è qui che la Moscariello  si abbandona ad una corsa au rebours per tornare alle radici e con fremiti di lirica effusione dona tutta se stessa ad una parola calda e irruente per un mondo per niente nuovo  fatto di anime innocenti che vagano alla ricerca di una terra:

(…)
Si perderà ogni cosa? O l’abbiamo già persa?
Su scale polverose e in salita
il mostro saluta con un sorriso affabile
per poi mostrare il suo maledetto ghigno.
(…)

 Nell’ANTOLOGIA c’è un forte ripiegamento per  storie di dolore e di miserie che imbrattano l’esistere di questa umanità; Place de la République, la Bastille: una camminata su la promenade de La Ville Lumière, attraverso bellezza e tragedia; quando un riposo panico di fronte ad una natura che sprigiona la sua innocente rinascita prende l’anima e il cuore della Nostra: mi piaci quando stai per partorire/ l’alba, l’attendo come se ogni giorno/ debba portarmi gioia e speranza,/ coltivo i profumi/ nel mio tunnel dei sogni. TUNNEL DEI SOGNI, titolo emblematico. Sembra quasi che sia questo  il medicamento della vita: il sogno. E d’altronde ne fa parte, è in esso che spesso ci rifugiamo per incontrare il Bello, il riposo, la quiete,  e perché no, quelle figure che, pensate e ripensate nella realtà, ora tornano intatte nella loro purezza. Ed il voyage della Moscariello continua nella sua Parigi: Ti ritrovo sempre mia/ splendida città/ anche ora che le tue strade bevono / sangue innocente./  Perduta ho nella  notte ogni/ melanconia…./ Promenade de Dieux,/ promenade d’amour. Un dipanarsi oscillatorio di tristezze e di speranze con:  Ho visto morire il Sud, Le repas frugale, gli interrogativi sull’esistere: Ma tu, mia vita, / quali strade ancora percorri?, la madre in preghiera, lavatoi di sacrifici, sudori di padri: Ora riconosco/ le spoglie dei morti/ ne travalico la siepe del Serra/ ho visto molto chiaro/ le ferite che ancora sanguinano/ non so chi siete voi, col vostro randello,/ segnate il destino di molti. Forse tornando all’origine in un percorso a ritroso si possono ritrovare abbracci, e carezze di padri e di madri smarriti in strade di luce. Ed è in questa lirica La vita regredisce che la Nostra riesce a raggiungere vette di un lirismo talmente denso, pulito, e senza macchie da sollevarci sopra una torre d’avorio da dove la Poesia domina e guarda dall’alto le nostre misere e fragili spoglie mortali.

Nazario Pardini


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