venerdì 2 febbraio 2018

CARLA BARONI: "LA POZIONE"


 La poesia ha vinto il primo premio nel Concorso Scriveredonna promosso dalla Neos Edizioni di Torino

Carla Baroni,
collaboratrice di Lèucade


La pozione







Mi dissero di fare una pozione
con spicchi d'aglio e del rosmarino
e di qualsiasi avrei rubato il cuore
fosse un sultano o un povero tapino.
Io, che son per natura fantasiosa,
con la speranza d'esser presto sposa
ci aggiunsi un po' di sale e della menta
foglie di salvia e un pizzico d'alloro
e scorza di limone grattugiata
e lieta assai di questa mia pensata
cosparsi il tutto sopra un bel cappone.
Il successo fu grande, non lo nego,
però ancora adesso non mi spiego
perché il giovane bello ed aitante
ch'era l'oggetto della mia passione
mi ha messo a far la cuoca al ristorante.

6 commenti:

  1. Sei davvero incredibile Carla! Le tue liriche si distinguono per l'umorismo e la musicalità, che riesci a conciliare con rara, magistrale destrezza. Non so cosa sia l'invidia, conosco solo l'ammirazione e so che tu rispecchi il genere di Poetessa che vorrei essere. Sopra gli schemi, vera, sanguigna, ironica... Complimenti per questo ennesimo affresco e perdona se spesso non riesco a commentarti. Ti leggo. E ogni volta sono accanto al tuo talento...
    Grazie di cuore per queste lezioni.
    Maria Rizzi

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  2. Caro Nazario, grazie di avermi pubblicato sul tuo blog. Molti si meraviglieranno che una poesia così possa aver vinto un premio ma il concorso verteva proprio su un testo che facesse perlomeno sorridere e probabilmente il mio successo è dovuto alla scarsità delle partecipanti.
    Come sanno coloro che mi seguono un po', io sono una grande sostenitrice del fatto che la poesia è un genere letterario a trecentosessanta gradi capace di esprimere un ventaglio infinito di sentimenti compreso il riso. Se ho suscitato in qualcuno un po' di buonumore ho già raggiunto lo scopo. Grazie ancora

    Carla

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  3. Versi giocosi e ironici, certo piacevoli, che mettono in evidenza un lato del carattere di Carla, quello ridente e leggero.
    Rispondo con qualche verso:

    «S'io non avessi, Carla, il raffreddore
    con febbre e con dolori a tutto spiano
    ai tuoi versi farei sapido onore
    perché ti stimo. Il tuo canto è umano
    e nella tua "cucina" in tutte l'ore
    c'è un bricco d'ironia su un ripiano.»

    Pasquale Balestriere

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  4. Cara Maria, è un peccato che il filtro imposto dalla maleducazione di qualche sconsiderato impedisca l'immediatezza della risposta. Comunque le tue lodi un tantino esagerate mi hanno fatto un piacere grandissimo e te ne sono infinitamente grata. La poesia, adesso, è l'unica mia ragione di vita e sentire che qualcuno l'apprezza mi riempie di gioia, mi fa sentire non completamente inutile. Grazie ancora.
    Caro Pasquale, grazie del commento scherzoso che apprezzo molto perché assolutamente in sintonia con il mio testo. Chissà se l'altro componente del Trio, così abile nei versi,vorrà scrivere anche lui qualcosa di divertente:basta prenderci la mano.Forse per me è più facile per una lunga tradizione familiare: mio nonno era sempre quello che faceva il commento strettamente in metrica e in rima ad ogni fine pranzo conviviale, mia madre -sua figlia - scriveva sulla "Nuova Ferrara" testi satirici con tutti i crismi della poesia sulle notizie politiche del giorno. Spero che dopo un panegirico così CANAPA si ricomponga. A te di nuovo grazie.

    Carla

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  5. Anch'io, cara amica, ho lavorato,
    con foglie d'alicanto e rosmarino,
    ho messo l'acqua al fuoco e ho preparato
    una ricca pozione; ho esagerato

    e quello che è venuto, lo confesso,
    è stato un ribollire di emozioni,
    che mi ha tenuto per tre giorni a letto
    a sognare le antiche eccitazioni

    che provavo una volta da ragazzo
    e che ora non fanno più di un mazzo

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  6. Con la presenza adesso del più tosto
    il trio fenomenale è ricomposto
    ché tutti uniti insieme nella gloria
    noi passerem, passerem alla storia.

    CANAPA

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