lunedì 26 febbraio 2018

BUZZACCONI, VULTAGGIO, TOFFANIN: POESIE SULLA NEVE



Cari amici, avete mai notato come condividere un contrattempo o un piccolo disagio riesce a far cadere quelle barriere che (scioccamente) mettiamo fra noi e le altrui esistenze? 
A volte basta niente: un autobus che non passa, i terminali della posta che si bloccano, l'erogazione della corrente che si interrompe... e si ritorna a parlare, ad accogliersi. Stamani, molto più romanticamente, è stata la neve a "sciogliere" la nostra freddezza. Dunque, per quanto può sembrare un pò strano, io auguro di cuore buon gelo a tutti! 
Ed allego un mio piccolo pensiero "a tema"
Un caro saluto    


Effetto neve

Freddo che graffia il volto stamattina,
solo sguardi veloci per la strada.

Da tanto non sentivo così forte
la voglia di lanciarmi in un saluto:

"Buongiorno... quanta neve! Tutto bene?"

"Benone, grazie! Certo, fa freschetto..."

Un attimo d'azzurro, nel grigiore.
Sorrisi puri, caldi come il sole.

Furba la mente!

Prova a cancellare
i cinque sottozero che hai nel cuore.

Paolo Buzzacconi  



Caro Paolo, è sempre un piacere leggerti ancor più per il tuo modo di essere e di fare che non lascia nulla alla banalità, alla sufficienza, alla superficialità. Risultato evidente sono i tuoi versi e il tuo pensiero che trova spunto in quella che per tanti altri è stata solo una bella nevicata. Condivido il tuo pensiero e il tuo stato d’animo consapevole, però, che a volte non è solo il “gelo” a raffreddare i rapporti, bensì peculiarità e limiti personali.


Effetto “tempo…rale”

In non conosco neve, amico mio,
nella mia terra chi la vince è il sole,
e pure nel più forte turbinìo
c’è lo scirocco e soffia dove vuole!

Però conosco il “gelo” di cui dici,
che va al di là del freddo e della neve,
il freddo che ci ha reso, ormai, infelici
lasciandoci all’indifferenza lieve

che tiene tutti nel grigio infossato.
Le nostre vite, ignote, equidistanti
sono slegate, pur se lato a lato;

non c’è la voglia di guardare avanti,
di dire bravo, a chi più bravo è stato.
Proprio così: alteri…”ed” ignoranti!

La neve, in ogni luogo e tale e quale
è il cuore tuo…ch’è unico e speciale!

Giuseppe Vultaggio



Caro Paolo ed amici, bella idea questa condivisione metereologica ! Io però, che detesto il gelo e amo la neve solo per il suo manto immacolato, così mi difendo a mio modo:


QUEST’ATTIMO RAPITO AL VENTO

Seduta a febbraio sulla panchina
in un angolo di vegetale pace

lungo il gelsomino magro, il nido muto
una mano di viole primine
difese accese dal sole
un sipario dietro di candido elleboro
e di eriche rosa squillanti

e vedere il vento poco più in là
agitare agitare gli arbusti
nell’azzurro quasi innocente
e non sentirlo il vento dentro.
Quale gioia rara questo momento !

Così è da vivere il gelo del dopo
-già ossessiva-mente evocato –
da lontano senza lasciarsi turbare
chè quest’attimo rapito al vento
tra un bene e un male
rimane tutto nostro e della viola
e dell’erica e della rosa di Natale 
e ci può così consolare.
  
24 febbraio 2018 ore 14.45

Maria Luisa Daniele Toffanin




Ciao, Paolo, 
non posso non condividere il tuo bel pensiero. Grazie della tua presenza sempre viva e calda in mezzo a noi. Mi permetto di rispondere con il mio abituale modo, di cui tu sei maestro. Ecco, quindi, pochi versi con i quali saluto te e tutti gli altri.

Siamo nel fresco, sì, siamo gelati,
ma il grande Buzzacconi ce lo dice:
noi siamo tutti figli e siamo amati.
Chi scalda la parola fa felice.

Se il cuore è caldo e siamo nella neve,
con il disagio o contrattempo pure,
anche la gran distanza si fa breve:
annulla la pigrizia e le paure.

Enisio Di Tullio

1 commento:

  1. Ritrovarsi in questa pagina è sempre un grande onore. Grazie!
    Giuseppe Vultaggio

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