giovedì 12 marzo 2020

ESTER MONACHINO LEGGE: "MORE PER OGNI STAGIONE" DI N. MALACRIDA,GUIDO MIANO EDITORE


Norma Malacrida, More per ogni stagione e altri raccolti.
Guido Miano Editore, 2019



Invero, un poeta -quando e se è autentico- è contadino: di parole, di visioni, di sogni. Contadino e spesso non soltanto in versante metaforico. Pienamente, vive. Fortemente vive perché è così che si fa poesia. Meravigliosamente sa entrare nella natura che, poi, è la sua stessa vita. Della natura conosce i ritmi temporali, la ciclicità stagionale, le calure brucianti del solleone dell’anima e le gelate e le tempestose turbolenze dei mesi interiori. Della terra e della propria profondità intima. 
Conosce bene le fioriture espansive della giovinezza e macera e si accascia e s’immalinconisce quando sopravvengono i giorni e le ore dell’andare, delle lontananze.
Norma Malacrida è poeta contadina nel volume di versi “More per ogni stagione e altri raccolti” edita, nella pregiata collana “Alcyone 2000”, da Guido Miano Editore.
Una raccolta che ci estasia con nuove composizioni e con un florilegio di poesie già edite come a dire che le radici antiche danno sempre linfa alle nuove creature, le sostengono, le vivificano.
Sezione a se stante è quella dedicata alle “Poesie Haiku”. Un canestro ricolmo di primizie, ben 178 composizioni: coloro che sanno gustare questo genere poetico comprendono bene la difficoltà dello schema versificatorio e la maestria nel sottintendere alle immagini soggettive e fuggevoli ciò che di permanente e universo viene celato. Sempre in chiarità d’immagine, in semplicità espressiva: sappiamo bene quante macerazioni e grovigli e profondità si celano dietro un fiotto di luce, dietro una foglia in virata autunnale di vento, dietro l’abbagliante biancore del fiocco di neve.
Uno, fra tanti: “Luna gitana/ incantamento di attimi/ già scivoli via”. E’ come un fermo immagine nella rappresentazione dello stupore di un attimo misterioso che la fuggevolezza temporale, mai prensile, fa scorrere e ne porta via la visione, l’allontana lasciando un sentore di manchevolezza.
Le sezioni “Nuove poesia” e “Altre poesie” mostrano uguale e ben definito il dettato poetico così come il polso versificatorio presenta una fervida linearità espressiva a testimonianza della matrice intima priva di scalfiture.
Nel caleidoscopio delle composizioni troviamo la fedeltà alle creature tutte, viventi e non: le viventi con la pienezza del proprio esistere e le non viventi con la forza del proprio basalto simbolico e connotativo. Pertanto, tutte viventi nell’anima.
Da evidenziare le composizioni “Ho scritto poesie” (pagg. 92-93), “I pensieri dei poeti” (pagg. 94-95), “Sarò luce di stella” (pag. 166), molto suggestive a tracciare la campitura del proprio dettato poetico, bastevoli a fare, di Norma Malacrida, carne e sangue di poesia.

Ester Monachino


Norma Malacrida, More per ogni stagione e altri raccolti
Guido Miano Editore, 2019
mianoposta@gmail.com

1 commento:


  1. RICEVO E PUBBLICO
    Alla Pregevole Professoressa ESTER MONACHINO
    Leggerla, Professoressa Ester, è stata una grande emozione. Essere nominata a pieno titolo, per il mio gusto della Natura, Contadina, è stato per me un onore mai sognato, nella mia esperienza di Poeta. In molti me lo avevano spesso rilevato, ma mai concedendomi una “Patente”.
    Vero sì che io amo la Natura in ogni sua manifestazione, in ogni suo aspetto: quando mi sorride e mi accoglie riempiendomi di incanti, quando mi sorprende, quando mi si fa maestra, quando mi “appaura” con la sua forza distruttrice. E sempre, in un minimalismo che a volte mi impedisce di andare oltre, quando alla mia attenzione si pone un piccolissimo fiore che sboccia senz’umo tra sassi, un ciuffo d’erba che buca il catrame e si impone con il suo verde vitale, una formica che si fa sul mio passo, e mi ferma perché devo capire dove va ad entrare.
    E Lei, professoressa, è entrata nel mio mondo di scrittura e ad uno ad uno ha esaminati i miei campi semantici, li ha fotografati nella loro più intima significazione per farne un “florilegio” di poesie e, relativamente alle mie Poesie Haihu, una mia nuova sperimentazione poetica “un canestro ricolmo di primizie”, un’affermazione esegetica che si fonde, per immagine e musicalità dei lemmi prescelti, con la poesia. Grazie dell‘alta considerazione e sensibilità del dire per la mia Nuova Creatura, un lavoro ideato, strutturato nelle sue parti, accarezzato perché non mancasse di nulla, come sintesi di un lungo percorso letterario.
    E concludo con le Sue Parole che mi comunicano brividi di emozione: “ per tracciare la campitura del proprio dettato poetico, bastevoli a fare di Norma Malacrida, carne e sangue di Poesia.” Grazie ancora per essere entrata nella mia vita, Professoressa Ester Monachino: un onore per meTermoli16

    Marzo 2020 Norma Malacrida

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