lunedì 19 aprile 2021

A MARISA COSSU L'VIII EDIZIONE DEL CERTAMEN APOLLINARE POETICUM

 

Marisa Cossu,
collaboratrice di Lèucade

Sono lieta di condividere con gli amici leucadiani la mia soddisfazione per aver ricevuto il primo premio alla VIII edizione del Certamen Apollinare Poeticum, poesia inedita, alla Università Pontificia Salesiana.  Lo scorso anno sono stata premiata tra i primi tre finalisti con la poesia “Innesti”. La poesia vincitrice di questo Certamen è dedicata alla celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante ed ha ha còlto nel tema dato “Ridere fa bene” il sorriso di Beatrice. Allego le due poesie

Marisa Cossu        

 

Il sorriso

(canzone breve)

(Cit. Dante Alighieri, Divina Commedia, Purgatorio, Canto XXVIII)

 

“Ella ridea da l’altra riva dritta”

e si mostrava al pulpito fulgente

stella infuocata che, nel sole inscritta,

serena nell’attesa era splendente.

 

Il riso nato dall’interno cuore

all’uomo venne in dono, unica e sola

forma creata dall’eterno Amore,

scintilla già pensata. E ne consola

 

l’anima spersa e vuota nel cammino

dell’esistente, della vita il pianto;

il riso è segno del soffio divino

e il Poeta ne scrive nel suo Canto.

 

I chiarori e i notturni sono, infine,

le antinomie che l’anima riunisce

sulle sponde del fiume, sul confine

dove il sorriso è scelta che stupisce:

 

è il sale dell’umana condizione

del viaggio faticoso accettazione.

Marisa Cossu

 

Innesti

 

Iniziò il breve secolo mio padre

piantando un tronco tra una guerra e l’altra,

tra l’inferno e il ritorno;

e fu così che il legno

esalò infine un palpito di foglia,

un segno esile e sacro

aperto a meraviglia.

Ora ricordo il libro

che, come Bibbia posta sul leggio,

con cura egli sfogliava e ci spiegava

le nuove frasi, quelle voci antiche

su cui formare il nuovo.

In me di conoscenza,

di speranza e d’amore

seminò un campo vasto che aro ancora:

è la mia vigna destinata ai figli,

il mio solo pensiero intorno all’uomo

e all’esistenza, pianta che non cresce

se non da un vecchio tronco

spaccato, dove mettere il futuro,

aspettarne la gemma,

morire, forse, e poi tornare al sole.

 Marisa Cossu

 

 

  

 

 

 


3 commenti:

  1. Complimenti di cuore, Marisa! Nessuno più della sottoscritta può comprendere quanto sia meritato questo premio e può condividere in toto la tua gioia. Il tuo talento è puro come acqua sorgiva, possiedi il Dono, che rende gli eletti dei prescelti. Ho letto e commentato "Innesti" e mi ritrovo basita di fronte al tuo omaggio a Dante. Ti starà applaudendo dal cielo. Viaggi su ogni registro e l'ispirazione è la linfa vitale del tuo comporre. Il Poeta si distingue da colui che 'scrive poesia' proprio dal fuoco creativo. Il vessillo della Cultura è tenuto alto dagli Artisti autentici come te. Sono onorata di esserti amica e ti stringo al cuore.

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    1. Carissima, quanto mi confortano le tue parole! Quanto mi fa bene all'anima la tua amicizia! Grazie di volermi bene e dei tuoi preziosi commenti. Ti abbraccio con affetto e stima
      Marisa Cossu

      Marisa Cossu

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  2. Ringrazio il carissimo Nazario Pardini per questo spazio prezioso alle mie poesie. Saluto con affetto tutti gli amici di Lèucade.
    Marisa Cossu

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