sabato 17 aprile 2021

CLAUDIO FIORENTINI: "OMAGGIO A DANTE"

Claudio Fiorentini,
collaboratore di Lèucade

Il 24 marzo a Captaloona Art Madrid, Fabio Bussotti, attore gassmaniano, ha reso omaggio a Dante leggendo alcuni canti della Commedia e concludendo con un sonetto. L'evento è rientrato nella rassegna Madrid Città Dantesca, sotto l'egida dell'Università Complutense. Pochi sanno che Madrid è l'unica città europea ad aver organizzato un anno di celebrazioni per commemorare Dante, abbracciando in questo modo uno dei pilastri della nostra cultura e della poesia universale. L'evento è stato riadattato per Colto Ascolto, con miei commenti e mie selezioni musicali. Vista la sua genesi, il programma è la dimostrazione che l'arte non ha frontiere e che la cultura può tradursi in un abbraccio tra popoli.

 

Qui sotto troverete il link per ascoltare la registrazione che rimarrà nel server un paio di mesi. Si può anche scaricare per futuri riascolti. Dura circa un’ora e mezza.

 

Ringrazio Radiosvolta, Fabio Bussotti, l'Università Complutense e Dante Alighieri. Buon colto-ascolto!

 

 

https://www.spreaker.com/user/radiosvolta/colto-ascolto-speciale-dante-di-e-con-f-?utm_medium=widget&utm_source=user%3A9616213&utm_term=episode_title

 

 

1 commento:

  1. La grandezza della Commedia sta nella lingua in cui è scritta (che è ancora la nostra lingua) E la grandezza sta anche nella sua idea di poesia, una poesia che cambia la realtà, che cambia gli uomini, che aiuta a vivere meglio, come ci dice (nell’Inferno) nell’incontro con il maestro Brunetto Latini:
    Ed elli a me: «Se tu segui tua stella,
    non puoi fallire a glorioso porto,
    se ben m'accorsi ne la vita bella;
    e s'io non fossi sì per tempo morto,
    veggendo il cielo a te così benigno,
    dato t'avrei a l'opera conforto.
    Ma quello ingrato popolo maligno
    che discese di Fiesole ab antico,
    e tiene ancor del monte e del macigno,
    ti si farà, per tuo ben far, nimico:
    ed è ragion, ché tra li lazzi sorbi
    si disconvien fruttare al dolce fico. »
    e nel Purgatorio, parlando con il poeta Bonagiunta da Lucca definisce la sua idea di poesia:
    “E io a lui: «I' mi son un che, quando
    Amor mi spira, noto, e a quel modo
    ch'e' ditta dentro vo significando».

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