martedì 1 febbraio 2022

GIANLUIGI PESCIO: "L'ARTE SUBLIME"

 GIANLUIGI PESCIO





3 commenti:

  1. Ammetto la mia ignoranza. Non conoscevo questo pittore e, ipnotizzata dalle Opere esposte, ho cercato notizie sul suo percorso di uomo e di Artista. Sono rimasta affascinata dalla sua storia. Gianluigi Pescio ha diretto la Divisione di Chirurgia Generale e Toracopolmonare di Imperia fino al 2007 e ha introdotto in Liguria la chirurgia toracica. Nonostante la passione per la chirurgia, che gli consentì di ottenere
    la docenza all'Università di Genova per molti anni, ebbe il coraggio nel 2007 di abbandonare la professione, perchè non accettava l’ingerenza politica nella gestione della struttura clinica, la riduzione del personale medico e delle risorse maggiormente produttive, e si dedicò completamente alla famiglia e alla pittura. Una serie di eventi personali lo spinsero a riflessioni esistenziali che si riverberarono sulla sua pittura. I paesaggi a olio si trasformarono fino alla dissolvenza bicromatica del bianco e del nero. La luce diventò un riflesso luttuoso che emergeva dalla tela. La macerazione psicologica lo indusse nel 2011 verso un percorso artistico di riduzione dell’opera a tele di metallo ossidato. All'inzio lasciava i supporti metallici nei boschi per favorire il processo di ossidazione attraverso gli agenti atmosferici. Nel 2013, presso il Museo di Sant’Agostino a Genova, vennero esposte le Siderali Galassie,ovvero il suo Viaggio nell’immensità del pensiero, opere che l’artista otteneva attraverso la pittura subacquea. Nel 2016 completò il ciclo delle sue Opere con i Bianchi, “Biocollages” che avevano origine dalle tele ossidate, ma si poggiavano su supporti diversi, nella ricerca di una struttura fragile, velata, e seduttivamente enigmatica. Avendo ammesso di non conoscere Gianluigi Pescio ho cercato la sua storia sul web. Il viaggio mi ha trascinata in una vicenda umana e artistica di rara avvincente profondità. L'uomo ha scelto la creatività, nonostante la passione per la sua professione e vi si è immerso come in un imbuto sensoriale che lo ha trascinato nelle viscere degli archetipi, dell'Arte cosiddetta Neominimalista e volta alla difesa dell'ambiente. Una scelta di purezza che è partita dall'allontanamento dalla chirurgia ed è andata
    sviluppandosi sempre più, fino a divenire qualcosa di bianco, che mi ha ricordato il Cristo Velato, una scultura marmorea di Giuseppe Sanmartino, conservata nella cappella Sansevero della mia Napoli. Il paragone ovviamente ha del surreale, ma alle sensazioni non si comanda. Plaudo alle scelte e all'Arte alata, sublime, di quest'uomo coraggioso e ringrazio il Vate per avermi permesso di studiarlo e di essere rapita da ogni fase del suo percorso.

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  2. Mi complimento con Maria Rizzi per l'approfondimento di cui sopra sul professionista e artista Gianluigi Pescio; e segnalo le numerose Clip, in Google YouTube, sui lavori dell'Artista - di cui la clip 2) - postata il
    27/1/2022 sul blog. Nazario ha gentilmente accolto la mia richiesta di presentazione del raffinato e luminoso Artista Gianluigi Pescio. Altresì pregevoli sono i cataloghi Metaphorika e Spettri di due sue personali istituzionali tenute in Gallerie tradizionali della città di Genova. Ma Gianluigi è anche narratore straordinario di racconti brevi e delicata poesia. E splendido è il suo volume: ... Lacrime di luce... Immagine e Poesia. Il connubio di acquarelli di paesaggi suggestivi e di leggerezza di poesia, ricco di limpide pulsioni interiori, veicola il messaggio positivo, profondo, ispirato, musicale che egli firma nell'atmosfera libera e spirituale di ogni sua creazione. Con la stima che mi lega a questo genuino amico, che narra la vita distillando lacrime di luce in luce, va la mia gratitudine. Ricordo una sua poesia: Venezia. 2001. Lontananze /di pinnacoli e cupole /garanze brumose / avvolgono /profili azzurrini /emergenti dal mare. Un ringraziamento agli estimatori del blog e a Nazario Pardini che persegue lo scopo di diffusione della cultura, di tale livello! Un saluto amichevole.
    Rita FulviaFazio

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  3. Leggo ora il commento della Dott. Maria Rizzi al mio vissuto di chirurgo e alle mie opere (quelle degli ultimi anni le chiamo "pasticci"): sono colpito dalla sintesi e dai sentimenti di stima e di affetto, pur non conoscendomi; e dal tempo dedicato a comporre questa pagina splendida da parte di una scrittrice e poetessa autorevole quale Maria Rizzi è. Vorrei trovare parole le più adatte ad esprimere la mia riconoscenza.Mi limito ad un GRAZIE di cuore. Spero di superare le difficoltà tecniche per poter pubblicare su questo prestigioso Blog i cataloghi delle mie ultime due personali e condividerli con tutti voi. Ringrazio ancora il Prof.Pardini per l'accoglienza e Rita Fulvia Fazio per avermi presentato.Gianluigi Pescio.
    PS: Col riferimento al Cristo Velato, una delle opere più importanti dell'Arte italiana di tutti i tempi,Maria Rizzi ha centrato in pieno il significato dei "Bianchi" dell'ultimo e attuale ciclo, che al Cristo Velato, appunto, si ispirano; tanto che il sottotitolo di ciascuna Natura velata è "Mummie di campo", che vuol essere un grido di richiamo a ciò che stiamo facendo all'Ambiente, alla Natura. Un abbraccio.

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