La
possibilità contemporanea della poesia, si inscrive in due azioni fondamentali:
Il lavoro sui linguaggi e quello della testimonianza civile. La prima determina
la sperimentazione attiva della realtà attraverso la continua messa in
interazione della parola con le immagini, i suoni, la intermedialità e
sinestesia dei sensi per poter essere di continuo stimolo e presenza sulla
superficie comunicativa del mondo, la seconda deve essere un azione vigile ed
intelligente sulla libertà dell’uomo, mettendo in luce la possibilità stessa di
una delle sue essenze:porre gli uomini di fronte a sè stessi attraverso una
visione di condivisione della natura dell’esistente, qualsiasi esso sia.Vi sono
poi le traiettorie nello spazio e nel
tempo che i testi tracciano attraverso i luoghi della memoria e questi passaggi
sono importanti per la formazione e l’esercizio ininterrotto dello sguardo che
ha il compito di coniugare dato ed esperienza attraverso il verso che in questo
secolo è da considerarsi non solo struttura ma anche direzione di un andare ed
orientamento nel mondo.Il lavoro da fare è enorme, soprattutto quando si è
consapevoli che l’esistenza della poesia è nell’accadere del suo occasionare ed
infinito generare che attraversa e va ben oltre tutte le sue manifestazioni
pubbliche,editoriali, performative, ecc.L’aria respira l’aria e perchè ciò
accada il corpo della poesia si mette sempre in ascolto.
Alberto
Mori
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