Sovente vorrei
scendere
da un sentimento
astratto.
Vorrei
trovare
chi delle mie
maree
il deflusso
accoglie,
in attesa del
flusso.
Così, dar seguito
vorrei
alle sue
attese.
L’amicizia
interagisce sempre:
non sempre odio e
amore
son corrisposti.
Nell’amicizia,
la miglior parte
dell’uno
chiama dell’altra
il meglio.
Mai cercar
l’amico
per “passare il
tempo”
ma
scambiar
“tempo pieno” da
vivere,
fuggendo
uniti
dell’esistenza i
vuoti.
Sereni,
condividere risa e
piaceri:
nella rugiada
delle piccole cose
si ristora il
cuore
e trova il suo
mattino.
1) - Acqua…Mamma…
Acqua…Mamma…
- Bambina mia,
non mi posso
muovere …
non posso venire
da te…
Mi tengono lontana
dalla fonte,
non riesco a
parlare,
le labbra sono
secche,
le mani tremano
:
mi sfugge
l’acqua
che vorrei darti
col cuore…
Mi dicono che se
bevi
potresti ancora
soffrire,
tanto,
tanto…
- Acqua…Mamma…
- Figlia mia…
Vorrei darti acqua
fresca
e
carezze…
ma non posso e
tremo…
-.-
2) - Acqua…Papà…
- Bambina…
aspetta,
starai bene fra
poco,
non avrai più
sete…
non avrai più
fame…
Forse,
dopo,
anch’io sarò
sereno.
- Acqua…Padre !
Acqua…
-
Figlia mia…
Ho voluto gridare
a tutti…
A tutti ho detto
che non posso,
non posso darti
l’acqua
perché voglio te e
me sereni…
Ho implorato e
imprecato
uomini e
leggi,
mi hanno
ascoltato…
Ti voglio
serena,
voglio la pace per
te
e per
me…
- Acqua!
Padre!
- Non posso figlia
perché ti voglio bene…
-.-
3) - Acqua…dottori…
- No! Letto n°1,
abbiamo i
protocolli !
Dobbiamo fare le
cose
per
bene.
- Acqua… dottori !
- Non ne hai bisogno,
vedrai non
sentirai nulla,
forse…
- Acqua…dottori…
-Invece, noi siamo lontani:
l’abbiamo
ripetuto,
è
infamia…
è
aberrazione…
L’abbiamo
ripetuto
e
scritto…
-.-
4) - Acqua… ditelo…
giornali e
tivvù,
chiedete acqua per
me…
- Cara bambina…
poco
possiamo…
cara
donna…
l’abbiamo detto
tanto,
i tuoi
sorrisi
li hanno visti
tutti,
la tua bellezza
pure.
- Acqua … giornali
e tivvù!
Obliate la mia
bellezza,
che non c’è
più,
obliate i miei
sorrisi
tutti
spariti,
fatemi portar
l’acqua!
Ora non
sono
quello che
vedete:
sono una di
voi
che chiede
acqua
almeno per
pietà…
- Nulla possiamo!
Solo scrivere e
mostrare.
Altri potrà
fare…
-.-
5) - Acqua…politici,
onorevoli …
senatori…
- Difficile, molto
difficile,
piccola donna,
inerme.
Non siamo
uniti…
di qua e di
là
strattonano la
coppa,
l’acqua si
versa,
con decreti e
disegni
viene
riempita,
ancora
strattonata
l’acqua non ti
arriva.
Ma…
tranquilla,
nei giorni non
festivi
e in ore di
lavoro,
faremo
qualcosa.
Siamo
pronti…
ci
affrettiamo…
Presto sarai
serena…
-.-
6) - Acqua …
capo della mia
terra…
Acqua…
dalle tue
tavole…
dal tuo
colle…
- Sono triste, fanciulla,
molto
triste,
piccola donna
:
l’avevo
detto,
li avevo
avvisati…
questo
decreto
non si può
firmare.
Faremo
però
tutto il
possibile.
-.-
7) - Acqua… giudici…
Acqua
!
- La donna…descritta…
da suo
padre…
che dichiara di
aver udito…
che dichiara di
aver capito…
che non avrebbe
mai,
in tale
situazione
chiesto acqua
:
non può aver
acqua,
a detta della
cassazione!
La legge non è
chiara,
ma noi
interpretiamo
ciò che altri non
dicono.
Noi affermiamo so
len ne men te
che non è
vita
quel che a voi
sembra…
Noi
autorizziamo,
piccola
donna,
tutte le
procedure
che ti daranno
pace.
- Acqua, acqua, acqua, acqua…
Ora…ora…
ora…
Non ne ho più
bisogno…
Bevete …alla
mia…salute!
-.-.-
Cara,
piccola,
dolce
fanciulla,
non so se andrai
altrove
ove dicono di luce
e di pace,
di certo io e
tanti
avremmo dato
l’acqua
su mille petali di
rose.
Passero,
amico d’istanti
preziosi,
da quel
pertugio
fra i
mattoni
del muro
scrostato
fai capolino al
freddo
d’un febbraio
cupo
sulla città che
corre.
Mentre una foglia
scende
lieve carezzando
la pietra.
Non vedi
che
fermo ti
guardo
per
carpire
quel che scalda il
tuo cuore.
Il freddo è
ovunque in me.
Tu…giri la
testina
con moti
improvvisi
verso raggi di
sole
timidi e
lontani…
e …sei
contento…
forse…felice…
Poi…convinto d’un
che,
spicchi il volo
laggiù.
Cosa t’ha mosso al
volo?
Forse il
frusciar
delle vicine
mimose,
teneri fiori
tremanti
ad ogni lieve
soffio d’aria,
forse un lontano
sentire
che non mi
giunge,
forse un echeggiar
nel vento
di parole
estenuate.
CURRICULUM
ARTISTICO
Scrive per diletto dall’età di tredici anni. Ha vinto un concorso di poesia nel lontano 1957 bandito dalla rivista mensile “Panorama
artistico” di Napoli. Nel medesimo anno tre sue poesie sono state
inserite nel volume antologico “ Cento anime in un tempio” . Nel periodo 1972-1973 ha intrecciato rapporti di “solidarietà
spirituale” con Poeti di Honduras,fra cui Miguel R. Ortega. Successivamente, di tanto in tanto, alcuni
editori hanno pubblicato sue poesie all’interno di piccole raccolte ed
antologie. Nel maggio 2007
ha vinto la II
edizione del premio letterario Minerva
di Torino con la raccolta “Sillabe e
parole”. Nel novembre 2007, ha ricevuto
una “segnalazione editoriale” dalla “Firenze Libri” della “Maremmi Editori”- Il
14.04.2008 , una sìlloge di poesie è stata segnalata dalla Giuria
del Concorso letterario Jacques Prévert (XIV edizione-Melegnano) con Attestato di merito .Nel maggio 2008 è risultato 3° classificato al
Concorso “L’Umanità non sposa la
violenza” indetto dal Centro
studi europeo di Cremona-Poesia:”Monaci di zafferano”. Sempre nel maggio 2008
gli è stata conferita la Medaglia del
“Premio letterario internazionale di poesia – Cava dei Tirreni” 2008 . Nello stesso periodo è stato classificato
quarto dalla Giuria del “Premio Teanum
Sidicinum & Augusta Taurinorum”-
2008 - Torino- Poesia:
“Paure incensi e domande”.
Nessun commento:
Posta un commento