Giorno di marzo, gialla mimosa
Giorno
di marzo, gialla mimosa,
simbolo
di libertà combattuta
nelle
cave e sui telai,
conquistata
nel fuoco delle fabbriche
e
strade polverose di proteste.
Gialla
mimosa per te
che
vivi il carcere della sofferenza,
discriminata
perché semplicemente donna!
Identità
annullate in nome di un precetto,
vittime
innocenti nei silenzi di terrore
che
guatano dietro una grata di pregiudizi millenari.
Invisibili
pensieri soffocati in invisibili corpi,
anime
lapidate nel martirio dell'espiazione,
fragili
bersagli di prepotenze mai punite.
Giallo
mimosa, bandiera di libertà,
eroica
resistenza contro
i
soprusi alla dignità umana,
ricordo
delle vite immolate
a
difesa dei Diritti Umani violati,
censurati
con vile barbarie
dalla
mano del più forte,
ma più
forte è l'orgoglio di essere donna!
Gialla
mimosa a difendere la tua sacralità,
tu che
sei sorgente di vita
in un
atto di eterno amore,
eternamente
vivi negli occhi dell'umanità.
Ottobre
Nel freddo alito d'autunno
foreste di roggio dorato
fumano
algidi vapori cilestrini
che salgono dalle conche vuote
di bacche e voci alate.
Si stringono i tremuli
rami uno all'altro
orfani del caldo abbraccio
della madre terra:
muta e fredda giace
in balia del tramontano
che urla e sibila imperioso
dalle cime dei monti fino al piano.
Una ad una si staccan le foglie
portate lontano sull'onda del vento,
volteggian farfalle di carta
che scendono pian piano dal cielo
e coprono ai piedi l'albero
spoglio
nel caldo fruscìo di una coperta.
Querulo vento fischia
nelle notti algenti
sui monti lattiginosi
coperti di morbida lana
come la neve che presto avvolgerà
le valli nel lungo letargo dell'inverno.
Mi accosto alla fiamma del camino
e nel rincorrersi allegro delle faville
ritornano nostalgiche rimembranze
di primavere sussurrate
al soave canto d'usignolo
e fiammeggianti estati
stordite
dal gaudente barbaglio del sole.
Notte d’agosto
Una
stella esplode nel cielo
la
magia di una notte d’agosto,
pioggia
di polveri luminescenti
soffiate
dal vento stellare
ed un
unico desiderio inespresso
racchiuso
nei cuori dei semplici
bagnati
di pianto salmastro,
mentre
mille occhi speranzosi
scrutano
l’orizzonte
dalla
sponda africana del mare.
Miliardi
di lucciole danzanti
affollano
la volta del mondo
e
gareggiano con stelle di prima grandezza.
Un
puntino lontano si muove
fra le
onde d’argento del mare.
E’ un
guscio di noce
al
quale è affidato l’ignoto destino
di
uomini e donne dai volti stravolti
gli
occhi impauriti
i cuori
in tumulto.
Domani
arriverà
sulle
onde del mare
e nel
sorgere del sole
una
striscia di terra isolana
ad
accogliere la prima
impronta
di un
giorno nuovo
e di
una nuova vita…
NOTA BIOBIBLIOGRAFICA
Nata a Firenze nel 1971. Appassionata studiosa di
Storia Romana e Medievale, in particolar modo l’Impero Romano e le Crociate.
Scrittrice. Pittrice. Appassionata dell’arte in tutte le sue forme. La poesia è
entrata a far parte della mia vita solo negli ultimi anni, diventando nel tempo
sempre più presente. Ho partecipato a numerosi concorsi letterari ricevendo
riscontri molto positivi e gratificanti. Nel 2011 ho pubblicato il mio primo
libro di poesie, “I colori dell’anima”, di cui allego la mia personale
prefazione.
I COLORI DELL’ANIMA
Prefazione:
Perché
‘‘I colori dell’anima’’? Innanzitutto i colori. Meravigliosi colori. Sono una
costante della nostra vita. Da sempre li utilizziamo per rappresentare stati
d’animo, suggestioni, sentimenti. Fin dalla nascita il mondo ci appare... a
colori. Non appena un bambino può tenere in mano un pennarello comincia ad
usare il colore. All’inizio per scarabocchiare un foglio. Poi è la volta delle
fiabe con le figure da riempire, i disegni a cera, gli acquerelli. Anch’io ho
cominciato così, e non ho più smesso. Ecco però che per me la definizione
‘‘usare’’ suona come un dispre-giativo. Forse la si può accostare alle
primissime esperienze, quando ci si limita a colorare un disegno. In seguito
diventa sperimentazione ed infine studio. Studio del colore. Ed è proprio
questo studio che arric-chisce la mia tavolozza con infinite sfumature ottenute
mescolando fra di loro i colori. Colori che si definiscono primari, perché
fondamentali, dai quali, opportunamente mescolati, si possono ottenere i
comple-mentari.
Certo è che col tempo la tavolozza si arricchisce di sempre nuove tonalità: il blu non è più semplicemente tale, ma diventa blu di Prussia, blu di Parigi, blu oltremare, blu cobalto per citarne qualcuno, così come per gli altri colori, che dai sei primari diventano dodici, per arrivare a ventiquattro e oltre, in un’ampia gamma di tonalità. Ma è soprattutto dosando a volte attentamente, altre volte casualmente, i vari colori e mescolandoli fra di loro, che si ottengono altri toni e infinite sfumature. Come infinite sono le sfumature dell’anima. Ecco perché trovo interes-sante questo accostamento. Le infinite sfumature dell’anima, come infinite sono le sfumature che solcano il cielo dall’alba al tramonto. Istanti, fotogrammi mai uguali a sé stessi, ma cangianti nella mutevole luce del giorno che muove i suoi passi sull’umore del tempo, come noi muoviamo i nostri passi seguendo l’umore della nostra anima.
Certo è che col tempo la tavolozza si arricchisce di sempre nuove tonalità: il blu non è più semplicemente tale, ma diventa blu di Prussia, blu di Parigi, blu oltremare, blu cobalto per citarne qualcuno, così come per gli altri colori, che dai sei primari diventano dodici, per arrivare a ventiquattro e oltre, in un’ampia gamma di tonalità. Ma è soprattutto dosando a volte attentamente, altre volte casualmente, i vari colori e mescolandoli fra di loro, che si ottengono altri toni e infinite sfumature. Come infinite sono le sfumature dell’anima. Ecco perché trovo interes-sante questo accostamento. Le infinite sfumature dell’anima, come infinite sono le sfumature che solcano il cielo dall’alba al tramonto. Istanti, fotogrammi mai uguali a sé stessi, ma cangianti nella mutevole luce del giorno che muove i suoi passi sull’umore del tempo, come noi muoviamo i nostri passi seguendo l’umore della nostra anima.
Per un
anno intero ho viaggiato attraverso i colori sempre mutevoli della mia anima.
Ho dialogato con la parte più spirituale di me, riscoprendo giorno dopo giorno
la bellezza del divino in ogni cosa che facciamo, lasciandomi guidare da quella
Luce e affidandomi ad essa con la stessa innocente fiducia di un bambino. Ho
spolverato ricordi rimasti sopiti per anni e che sono riuscita a far rivivere e
manifestare attraverso i colori poetici del verso.
Magica
potenza o potente magia del verso... Se sporco il blu di Prus-sia con del
giallo cromo ottengo un verde foresta nell’ombra fresca della sera. Ma se
aggiungo dell’altro giallo cromo ecco che ne esce un verde prato vibrante nella
calda carezza del giorno. Accostamento e dosaggio diverso di colori,
accostamento e utilizzo delle parole come tramiti per esplicitare l’essenza
dell’anima e le sue infinite sfaccettature. E così ‘‘ricordi, dolci
ricordi...’’ di quelle persone ‘‘care e predilette’’, ‘‘i miei Lari’’, e dei
giorni felici dell’infanzia ‘‘finestre sempre fiorite e nell’orto gialle
margherite’’, sono diventati parole stampate a fuoco nella memoria e racchiusi
nella leggera soavità di un verso.
La
stessa leggera soavità ricercata nelle primaverili tonalità di una rosa,
traspare nei versi dedicati a colei che per prima ci tende le mani nel no-stro
primo respiro di vita. Un breve, ma intenso passaggio carico di affetto.
In
certi momenti del mio lungo viaggio ho toccato le pareti più fredde della mia
anima, quelle stanze tinteggiate nei colori più freddi dell’intera gamma
cromatica, dal blu di Prussia passando per i grigi più scuri fino al viola
quasi nero. Ma quasi mai nero. Anche nei giorni di peggior ‘‘tempesta’’ il nero
non compare nella mia scala cromatica. Perché il nero è in netta
contrapposizione con la Luce, sfolgorante presenza divina che illumina il
nostro cammino anche nei giorni più grigi. I momenti bui, se lasciati liberi di
spaziare nella nostra anima, diventano istanti di vita perduta.
Succede
a volte che per tornare ‘‘alla Luce’’, dobbiamo percorrere l’intera scala
cromatica fino ai colori caldi e splendenti che rappresentano la speranza, la
gioia, l’amore, in una parola la vita. E anche nel momento di distacco da essa
la Luce prevarrà comunque, perché il nostro spirito possiede quella formidabile
unicità di ‘‘elevarsi sulle cime innevate dove solo spira il soffio
dell’Eterno’’.
Anche la notte più buia e tempestosa è solcata da ‘‘bagliori pulsanti che improvvisi solcano il cielo sulle ali dei miei desideri’’, dei nostri desideri. Ed ecco che all’indomani, sulla chiara linea dell’orizzonte, si profila quella ‘‘striscia di terra isolana’’ tanto sognata dalle sponde lontane di un io disperato e senza futuro.
Anche la notte più buia e tempestosa è solcata da ‘‘bagliori pulsanti che improvvisi solcano il cielo sulle ali dei miei desideri’’, dei nostri desideri. Ed ecco che all’indomani, sulla chiara linea dell’orizzonte, si profila quella ‘‘striscia di terra isolana’’ tanto sognata dalle sponde lontane di un io disperato e senza futuro.
Passando
per ‘‘i nostri grevi giorni abbrunati’’, sostando nel ‘‘tempio del
consumismo’’, prova di fuoco del richiamo di sirene incantatrici ornate di
futili orpelli e vane promesse, sono approdata in seguito su quelle sponde di
felicità, che dovrebbero essere affolla-tissime, e che invece sono sempre più
deserte, lasciando che quel ‘‘barbaglio d’amore’’ ‘‘invada il mio cuore di pura
armonia’’, mentre ‘‘occhi d’amore cingevano il sole per donarmi calore’’.
Occhi
d’amore, la sublimazione di un lungo percorso, che nonostante mille difficoltà
porta gradualmente alla vetta. Ho scoperto che il segreto della felicità è
un’alchimia di mille colori e come una perla preziosa custodita nello scrigno
di una conchiglia, così essa è racchiusa nel tempo sospeso e anelante che è
l’attesa. Non il ‘‘consumistico tutto e subito’’, ma piuttosto un lungo cammino
alla scoperta dell’altro e di un io che si rapporta all’altro e che si sublima
nell’unione con l’anima gemella. Ho conosciuto ‘‘il nero buio infingardo della
solitudine’’, comunque sempre accostata alla fiamma ardente della speranza, che
si è infine concretizzata in una meravigliosa realtà cosparsa di rossi ‘‘petali
d’amore’’.
Ho
voluto concludere questo viaggio poetico, come l’avevo iniziato, con un
ricordo. Un ultimo ricordo dai colori tangibili e sempre vibranti, quando si
parla di quel sentimento prismatico che è l’amore. Colori taglienti come la
lama sottile dell’addio, inteso nelle sue più diverse accezioni, ma comunque
sempre come doloroso distacco dalle persone amate, delle quali rimane però
l’essenza di una bellissima immagine racchiusa in un sogno sfumato nel lento
scorrere del tempo, ‘‘son labbra di sole... son occhi di cielo...’’.
o
Terza Classificata al Premio Letterario
"Il Saggio- Città di Eboli-2010" con la lirica "Ti ho
cercata".
o
Secondo Posto al Premio Internazionale di Letteratura "Terre di Liguria-2010" con l'opera "Ottobre".
Secondo Posto al Premio Internazionale di Letteratura "Terre di Liguria-2010" con l'opera "Ottobre".
o
Medaglia di bronzo ex-aecquo al Premio Firenze-2010 con la l'opera "Sorridimi ancora".
Medaglia di bronzo ex-aecquo al Premio Firenze-2010 con la l'opera "Sorridimi ancora".
o
Seconda Classificata al Premio Internazionale "Poesia dell'anno-2010" e Menzione d'onore al Premio Letterario "Penna d'autore" con l'opera "Notte d'agosto".
Seconda Classificata al Premio Internazionale "Poesia dell'anno-2010" e Menzione d'onore al Premio Letterario "Penna d'autore" con l'opera "Notte d'agosto".
o
Terzo Posto al Premio Letterario "Lettere
d'amore 2010-2011" con la lirica "Poesia d'amore".
o
Prima Classificata al Premio Letterario
"Ottavio Nipoti-Città di Ferrera Erbognone 2010-2011-Il Club degli
autori" con l'opera "Notturno.
o
Nona Classificata al Premio Letterario
"Tempo Vissuto 2011" con il racconto "C'è un tempo per
vivere".
o
Gran Premio Speciale della Giuria al Premio
Letterario Internazionale "Città della Spezia 2011" con la silloge
"La leggerezza dell'anima".
o
Diploma d'onore al Premio Il Saggio-Città di
Serre 2010 con l'opera "Ai miei nonni.
o
Diploma conferito da Gruppo Culturale Poeti di
Spagna Madrid per la lirica "Dolci mattini" tratta dall'antologia "Donna,
mistero...arte 4", edita dal Centro Culturale Il Saggio di Eboli.
o
Secondo Posto al Premio Letterario
"Aurelio Stefanelli-2011" con la lirica "Sogno di
cristallo".
o
VI Posto al II Premio Nazionale di Poesia
"L'Angelo" con l'opera "Ali d'angelo".
o
Menzione d'onore al Premio Letterario
"Trofeo Penna d'Autore" con l'opera "Notte d'agosto” dalla
raccolta poetica "I colori dell'anima".
o
Segnalazione di Merito al Premio Letterario
"Massa, Città fiabesca di mare e di marmo" V Edizione 2011 per la
raccolta poetica "I colori dell'anima".
o
XV Concorso Internazionale di Poesia "Il
Saggio-Città di Eboli" 2011: XVI posto con l'opera "Passeggiata
d'autunno" e XVII posto con l'opera "Nasceranno rose d'amore" su
756 partecipanti, premio Targa Fials.
o
Pubblicazione
raccolta poetica “I colori dell’anima”-Aletti Editore.
o
“I
colori dell’anima”, opera segnalata al Premio Letterario “La Lode” 2011.
o
Segnalazione
di Merito al Premio Letterario “Massa, Città fiabesca di marmo e di mare 2011”
con la raccolta poetica “I colori dell’anima”.
o
Terzo
Posto al Premio Letterario “Leandro Polverini” 2011 con la raccolta poetica “I
colori dell’anima”.
o
Terzo
Posto al Primo Premio Letterario “Il racconto” 2011 con il racconto “C’è un
tempo per vivere”.
o
Segnalazione
di merito al Premio Letterario “Il numero UNO della poesia italiana
contemporanea” 2011 con la lirica “Ottobre”.
o
Finalista
al Premio Letterario “Firenze – Capitale d’Europa con l’opera “Note d’inverno”.
o
Terza
Classificata al Premio Letterario Città di Parete-Concorso Nazionale di Poesia
“Cortese-Parole” 2011 con la lirica “Note d’inverno”.
o
Terza
Classificata al Premio Letterario “San Mauro” 2011-2012 Buscate-Milano.
o
Finalista
al Premio Letterario “Donne sulle Tracce di Eva” 2012 con la poesia “Giorno di
marzo, gialla mimosa”.
o
Pubblicazione
di miei articoli storico-culturali sulla rivista letteraria “Il Saggio”.
o
Altre
mie opere visibili sul blog www.myartsandpoems.blogspot.com e www.cristallidiluce.altervista.org.
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