domenica 6 maggio 2012

Clara Bianchi, tre poesie


Giorno di marzo, gialla mimosa



Giorno di marzo, gialla mimosa,

simbolo di libertà combattuta

nelle cave e sui telai,

conquistata nel fuoco delle fabbriche

e strade polverose di proteste.

Gialla mimosa per te

che vivi il carcere della sofferenza,

discriminata perché semplicemente donna!



Identità annullate in nome di un precetto,

vittime innocenti nei silenzi di terrore

che guatano dietro una grata di pregiudizi millenari.

Invisibili pensieri soffocati in invisibili corpi,

anime lapidate nel martirio dell'espiazione,

fragili bersagli di prepotenze mai punite.

Giallo mimosa, bandiera di libertà,

eroica resistenza contro

i soprusi alla dignità umana,

ricordo delle vite immolate

a difesa dei Diritti Umani violati,

censurati con vile barbarie

dalla mano del più forte,

ma più forte è l'orgoglio di essere donna!

Gialla mimosa a difendere la tua sacralità,

tu che sei sorgente di vita

in un atto di eterno amore,

eternamente vivi negli occhi dell'umanità.





Ottobre


Nel freddo alito d'autunno
foreste di roggio dorato
fumano
algidi vapori cilestrini
che salgono dalle conche vuote
di bacche e voci alate.

Si stringono i tremuli
rami uno all'altro
orfani del caldo abbraccio
della madre terra:
muta e fredda giace
in balia del tramontano
che urla e sibila imperioso
dalle cime dei monti fino al piano.

Una ad una si staccan le foglie
portate lontano sull'onda del vento,
volteggian farfalle di carta
che scendono pian piano dal cielo
e coprono ai piedi l'albero
spoglio
nel caldo fruscìo di una coperta.

Querulo vento fischia
nelle notti algenti
sui monti lattiginosi
coperti di morbida lana
come la neve che presto avvolgerà
le valli nel lungo letargo dell'inverno.

Mi accosto alla fiamma del camino
e nel rincorrersi allegro delle faville
ritornano nostalgiche rimembranze
di primavere sussurrate
al soave canto d'usignolo
e fiammeggianti estati
stordite
dal gaudente barbaglio del sole.








Notte d’agosto


Una stella esplode nel cielo
la magia di una notte d’agosto,
pioggia di polveri luminescenti
soffiate dal vento stellare
ed un unico desiderio inespresso
racchiuso nei cuori dei semplici
bagnati di pianto salmastro,
mentre mille occhi speranzosi
scrutano l’orizzonte
dalla sponda africana del mare.
Miliardi di lucciole danzanti
affollano la volta del mondo
e gareggiano con stelle di prima grandezza.
Un puntino lontano si muove 
fra le onde d’argento del mare.
E’ un guscio di noce
al quale è affidato l’ignoto destino
di uomini e donne dai volti stravolti
gli occhi impauriti
i cuori in tumulto.
Domani arriverà
sulle onde del mare
e nel sorgere del sole
una striscia di terra isolana
ad accogliere la prima
impronta
di un giorno nuovo
e di una nuova vita…

NOTA BIOBIBLIOGRAFICA

Nata a Firenze nel 1971. Appassionata studiosa di Storia Romana e Medievale, in particolar modo l’Impero Romano e le Crociate. Scrittrice. Pittrice. Appassionata dell’arte in tutte le sue forme. La poesia è entrata a far parte della mia vita solo negli ultimi anni, diventando nel tempo sempre più presente. Ho partecipato a numerosi concorsi letterari ricevendo riscontri molto positivi e gratificanti. Nel 2011 ho pubblicato il mio primo libro di poesie, “I colori dell’anima”, di cui allego la mia personale prefazione.

I COLORI DELL’ANIMA

Prefazione:
Perché ‘‘I colori dell’anima’’? Innanzitutto i colori. Meravigliosi colori. Sono una costante della nostra vita. Da sempre li utilizziamo per rappresentare stati d’animo, suggestioni, sentimenti. Fin dalla nascita il mondo ci appare... a colori. Non appena un bambino può tenere in mano un pennarello comincia ad usare il colore. All’inizio per scarabocchiare un foglio. Poi è la volta delle fiabe con le figure da riempire, i disegni a cera, gli acquerelli. Anch’io ho cominciato così, e non ho più smesso. Ecco però che per me la definizione ‘‘usare’’ suona come un dispre-giativo. Forse la si può accostare alle primissime esperienze, quando ci si limita a colorare un disegno. In seguito diventa sperimentazione ed infine studio. Studio del colore. Ed è proprio questo studio che arric-chisce la mia tavolozza con infinite sfumature ottenute mescolando fra di loro i colori. Colori che si definiscono primari, perché fondamentali, dai quali, opportunamente mescolati, si possono ottenere i comple-mentari.
Certo è che col tempo la tavolozza si arricchisce di sempre nuove tonalità: il blu non è più semplicemente tale, ma diventa blu di Prussia, blu di Parigi, blu oltremare, blu cobalto per citarne qualcuno, così come per gli altri colori, che dai sei primari diventano dodici, per arrivare a ventiquattro e oltre, in un’ampia gamma di tonalità. Ma è soprattutto dosando a volte attentamente, altre volte casualmente, i vari colori e mescolandoli fra di loro, che si ottengono altri toni e infinite sfumature. Come infinite sono le sfumature dell’anima. Ecco perché trovo interes-sante questo accostamento. Le infinite sfumature dell’anima, come infinite sono le sfumature che solcano il cielo dall’alba al tramonto. Istanti, fotogrammi mai uguali a sé stessi, ma cangianti nella mutevole luce del giorno che muove i suoi passi sull’umore del tempo, come noi muoviamo i nostri passi seguendo l’umore della nostra anima.
Per un anno intero ho viaggiato attraverso i colori sempre mutevoli della mia anima. Ho dialogato con la parte più spirituale di me, riscoprendo giorno dopo giorno la bellezza del divino in ogni cosa che facciamo, lasciandomi guidare da quella Luce e affidandomi ad essa con la stessa innocente fiducia di un bambino. Ho spolverato ricordi rimasti sopiti per anni e che sono riuscita a far rivivere e manifestare attraverso i colori poetici del verso.
Magica potenza o potente magia del verso... Se sporco il blu di Prus-sia con del giallo cromo ottengo un verde foresta nell’ombra fresca della sera. Ma se aggiungo dell’altro giallo cromo ecco che ne esce un verde prato vibrante nella calda carezza del giorno. Accostamento e dosaggio diverso di colori, accostamento e utilizzo delle parole come tramiti per esplicitare l’essenza dell’anima e le sue infinite sfaccettature. E così ‘‘ricordi, dolci ricordi...’’ di quelle persone ‘‘care e predilette’’, ‘‘i miei Lari’’, e dei giorni felici dell’infanzia ‘‘finestre sempre fiorite e nell’orto gialle margherite’’, sono diventati parole stampate a fuoco nella memoria e racchiusi nella leggera soavità di un verso.
La stessa leggera soavità ricercata nelle primaverili tonalità di una rosa, traspare nei versi dedicati a colei che per prima ci tende le mani nel no-stro primo respiro di vita. Un breve, ma intenso passaggio carico di affetto.
In certi momenti del mio lungo viaggio ho toccato le pareti più fredde della mia anima, quelle stanze tinteggiate nei colori più freddi dell’intera gamma cromatica, dal blu di Prussia passando per i grigi più scuri fino al viola quasi nero. Ma quasi mai nero. Anche nei giorni di peggior ‘‘tempesta’’ il nero non compare nella mia scala cromatica. Perché il nero è in netta contrapposizione con la Luce, sfolgorante presenza divina che illumina il nostro cammino anche nei giorni più grigi. I momenti bui, se lasciati liberi di spaziare nella nostra anima, diventano istanti di vita perduta.
Succede a volte che per tornare ‘‘alla Luce’’, dobbiamo percorrere l’intera scala cromatica fino ai colori caldi e splendenti che rappresentano la speranza, la gioia, l’amore, in una parola la vita. E anche nel momento di distacco da essa la Luce prevarrà comunque, perché il nostro spirito possiede quella formidabile unicità di ‘‘elevarsi sulle cime innevate dove solo spira il soffio dell’Eterno’’.
Anche la notte più buia e tempestosa è solcata da ‘‘bagliori pulsanti che improvvisi solcano il cielo sulle ali dei miei desideri’’, dei nostri desideri. Ed ecco che all’indomani, sulla chiara linea dell’orizzonte, si profila quella ‘‘striscia di terra isolana’’ tanto sognata dalle sponde lontane di un io disperato e senza futuro.
Passando per ‘‘i nostri grevi giorni abbrunati’’, sostando nel ‘‘tempio del consumismo’’, prova di fuoco del richiamo di sirene incantatrici ornate di futili orpelli e vane promesse, sono approdata in seguito su quelle sponde di felicità, che dovrebbero essere affolla-tissime, e che invece sono sempre più deserte, lasciando che quel ‘‘barbaglio d’amore’’ ‘‘invada il mio cuore di pura armonia’’, mentre ‘‘occhi d’amore cingevano il sole per donarmi calore’’.
Occhi d’amore, la sublimazione di un lungo percorso, che nonostante mille difficoltà porta gradualmente alla vetta. Ho scoperto che il segreto della felicità è un’alchimia di mille colori e come una perla preziosa custodita nello scrigno di una conchiglia, così essa è racchiusa nel tempo sospeso e anelante che è l’attesa. Non il ‘‘consumistico tutto e subito’’, ma piuttosto un lungo cammino alla scoperta dell’altro e di un io che si rapporta all’altro e che si sublima nell’unione con l’anima gemella. Ho conosciuto ‘‘il nero buio infingardo della solitudine’’, comunque sempre accostata alla fiamma ardente della speranza, che si è infine concretizzata in una meravigliosa realtà cosparsa di rossi ‘‘petali d’amore’’.
Ho voluto concludere questo viaggio poetico, come l’avevo iniziato, con un ricordo. Un ultimo ricordo dai colori tangibili e sempre vibranti, quando si parla di quel sentimento prismatico che è l’amore. Colori taglienti come la lama sottile dell’addio, inteso nelle sue più diverse accezioni, ma comunque sempre come doloroso distacco dalle persone amate, delle quali rimane però l’essenza di una bellissima immagine racchiusa in un sogno sfumato nel lento scorrere del tempo, ‘‘son labbra di sole... son occhi di cielo...’’.


o       Terza Classificata al Premio Letterario "Il Saggio- Città di Eboli-2010" con la lirica "Ti ho cercata".
o   
Secondo Posto al Premio Internazionale di Letteratura "Terre di Liguria-2010" con l'opera "Ottobre".
o      
Medaglia di bronzo ex-aecquo al Premio Firenze-2010 con la l'opera "Sorridimi ancora".
o      
Seconda Classificata al Premio Internazionale "Poesia dell'anno-2010" e Menzione d'onore al Premio Letterario "Penna d'autore" con l'opera "Notte d'agosto".

o       Terzo Posto al Premio Letterario "Lettere d'amore 2010-2011" con la lirica "Poesia d'amore".

o       Prima Classificata al Premio Letterario "Ottavio Nipoti-Città di Ferrera Erbognone 2010-2011-Il Club degli autori" con l'opera "Notturno.

o       Nona Classificata al Premio Letterario "Tempo Vissuto 2011" con il racconto "C'è un tempo per vivere".

o       Gran Premio Speciale della Giuria al Premio Letterario Internazionale "Città della Spezia 2011" con la silloge "La leggerezza dell'anima".

o       Diploma d'onore al Premio Il Saggio-Città di Serre 2010 con l'opera "Ai miei nonni.

o       Diploma conferito da Gruppo Culturale Poeti di Spagna Madrid per la lirica "Dolci mattini" tratta dall'antologia "Donna, mistero...arte 4", edita dal Centro Culturale Il Saggio di Eboli.

o       Secondo Posto al Premio Letterario "Aurelio Stefanelli-2011" con la lirica "Sogno di cristallo".

o       VI Posto al II Premio Nazionale di Poesia "L'Angelo" con l'opera "Ali d'angelo".

o       Menzione d'onore al Premio Letterario "Trofeo Penna d'Autore" con l'opera "Notte d'agosto” dalla raccolta poetica "I colori dell'anima".

o       Segnalazione di Merito al Premio Letterario "Massa, Città fiabesca di mare e di marmo" V Edizione 2011 per la raccolta poetica "I colori dell'anima".

o       XV Concorso Internazionale di Poesia "Il Saggio-Città di Eboli" 2011: XVI posto con l'opera "Passeggiata d'autunno" e XVII posto con l'opera "Nasceranno rose d'amore" su 756 partecipanti, premio Targa Fials.

o       Pubblicazione raccolta poetica “I colori dell’anima”-Aletti Editore.

o       “I colori dell’anima”, opera segnalata al Premio Letterario “La Lode” 2011.


o       Segnalazione di Merito al Premio Letterario “Massa, Città fiabesca di marmo e di mare 2011” con la raccolta poetica “I colori dell’anima”.

o       Terzo Posto al Premio Letterario “Leandro Polverini” 2011 con la raccolta poetica “I colori dell’anima”.

o       Terzo Posto al Primo Premio Letterario “Il racconto” 2011 con il racconto “C’è un tempo per vivere”.

o       Segnalazione di merito al Premio Letterario “Il numero UNO della poesia italiana contemporanea” 2011 con la lirica “Ottobre”.

o       Finalista al Premio Letterario “Firenze – Capitale d’Europa con l’opera “Note d’inverno”.

o       Terza Classificata al Premio Letterario Città di Parete-Concorso Nazionale di Poesia “Cortese-Parole” 2011 con la lirica “Note d’inverno”.

o       Terza Classificata al Premio Letterario “San Mauro” 2011-2012 Buscate-Milano.

o       Finalista al Premio Letterario “Donne sulle Tracce di Eva” 2012 con la poesia “Giorno di marzo, gialla mimosa”.
o       Pubblicazione di miei articoli storico-culturali sulla rivista letterariaIl Saggio”.
o       Mie poesie visibili sui siti internet www.clubautori.it/clara.bianchi e www.centrofirenzeuropa.it
o       Altre mie opere visibili sul blog www.myartsandpoems.blogspot.com e www.cristallidiluce.altervista.org.


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