lunedì 14 maggio 2012

Tre poesie di Rosaria Fiore


Bio-bibliografia

Rosaria Fiore è nata a Taranto il 24/03 /1952.
Dopo la maturità classica si è trasferita a Bari dove ha conseguito la Laurea in Scienze dell'Educazione, presso l’Università degli Studi “Aldo Moro”. Attualmente sta per conseguire la seconda laurea in “Scienze e Tecniche psicologiche” presso la stessa Università. Scrive poesie su vari Forum nell’ambito del Web, e  ha conseguito il primo posto nel concorso poetico “Anche tu su Oubliette” del mese di novembre 2011, bandito dalla rivista web “Oubliette Magazine”, con la poesia “L’ultima ora di Virginia Woolf”. Fa parte del  gruppo de “I poeti della Vallisa” di Bari, nell’ambito del quale ha presentato con successo la prima raccolta (non edita) delle proprie poesie. Le sue poesie sono apparse sul forum Internet “Officina della Poesia”.
Recentemente una sua poesia è stata pubblicata  nella raccolta antologica  “Ai propilei del cuore – Poeti contro la xenofobia” Ed. CFR, (Sondrio), 2012 . E’ inoltre la prefatrice del libro “Modi d’amore, di sesso e di eros” di Vanni Poli, Ed. Albatros, (Roma) 2011
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I)           L'ALBERO


C’è una traccia nel viola della sera

un tremore salino che dilaga

dalle braccia del cedro spalancato



il tuo nome è caduto da un nido

l'insetto stecco scioglie le sue illusioni

una piuma di corvo  mima una parola



e tutto, la notte i rami il cedro la parola

mi riporta a qualcosa che sommerge

a uno sguardo-gabbiano senza effetti collaterali

così  calmo il bene, evanescente e concreto

simile a un albero bianco in mezzo a un lago.

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II)         IN QUEL MODO CHE SI GUSTA UNA   FRAGOLA

Domenica davvero credevo di averti capita

in quel modo che si gusta una fragola

sembravi avanzare sicura, tutto limpido

non si scorgevano i rami attorcigliati alla carotide

e se avanzavi era effetto del vento,



del treno quando i palazzi corrono

-come ci piace illuderci

credere smemorati all’abbraccio dei pali

all’accoglienza dei bucati sventolanti

festosi per noi, di noi,

la parata di finestre che si spalancano

un vienivieni con la torta nel forno-



e tu così, oggi, il mistero di una noce

nera oltre il guscio, un frutto rattrappito

fili di lana stretti alle caviglie

e una valigia vecchia piena di giornali.

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 III)    L' ORA  D'ARIA


So tutto, come all’uscita di un castello

se io avessi guanti lunghi da sera

e tu mi porgessi un ombrello da sole



quei due sulla linea del portone

assaggiano l’uscita con la punta dei piedi

quasi un tuffarsi in alghe minacciose



 c’è una diversa versione del mondo

in questo fingere di aspettare qualcosa

ma tu non dirlo, fermati e sorridi,



è l'attimo sospeso fra le cupole d’aria

è il momento che cade, è la bolla che esplode

è l’ironica vita che ci abbaglia, prima.



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Dichiaro che le tre poesie sopra riportate sono esclusivamente frutto della mia creatività.


Rosaria Fiore








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