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“IO
E TU DOBBIAMO PARLARE” LA
STRAORDINARIA STORIA CHE RACCONTA L’AMORE
Il
libro di Cristiana Morroni e Guido Oliva apre la rassegna letteraria “Swing di
Parole” che proseguirà per ogni giovedì fino al 28 maggio al Bianco Jazz Bar
Lù e Diego erano amichetti all’asilo,
poi alle elementari e andavano nella stessa scuola alle medie. Poi si sono
persi di vista. Si sa, si cresce, le compagnie e, spesso, le case cambiano, ci
si sposa, si fanno figli, ci si separa, gli anni passano e lasciano cicatrici
più o meno profonde. Ma si va avanti, affrontando percorsi, cambiando
direzioni, tentando la Vita. Poi, per un curioso gioco del destino, Lù e Diego
si ritrovano su un forum di scrittura. E sarà proprio la scrittura il
trait-d’union della loro storia d’amore che sfocerà in un libro unico, scritto
a quattro mani, fatto di una parte delle quattrocentocinquanta mail che i due
si sono inviati.
Lù -Lucrezia Marsi e
Diego Olati sono Cristiana Morroni e Guido Oliva, due scrittori che con le
parole sanno fare straordinari giochi di prestigio
“Io e tu dobbiamo
parlare” (Perrone Editore) con quel “tu”
imperativo del titolo messo lì apposta a
sottolineare l’urgenza, è un libro da divorare, una storia che
ipnotizza, che entra dentro, talvolta pungendo, che fa sorridere ma anche
piangere, che toglie il respiro con qualche cazzotto nello stomaco ben
assestato, che sveglia dalle anestesie che talvolta ci si auto procura per non
voler guardare in faccia le realtà che non ci piacciono, una narrazione che
coccola con toni poetici e sorprende con altri a tinte molto forti.
La tenerezza maschia
che Diego-Guido usa con la sua Lù-Cristiana e il modo di lei di essere
guerriera e Madre, predatore e preda, commuove e talvolta destabilizza il
lettore. Apprezzabili le citazioni, da Syd Barrett a Orhan Pamuk, da Renato
Zero a Sting a Ivano Fossati, citati non per sfoggio di sapienza, ma perché sono
strumento perfetto per delineare sentimenti e situazioni. C’è il dolore e la
rabbia, ci sono parole soffici e pure quelle acuminate come stiletti, c’è una
narrazione fatta di periodi secchi, brevi, ma anche di quelli infiniti, c’è il
pudore e la spudoratezza dei protagonisti.
“Io e tu dobbiamo parlare” senza volerlo, quasi inconsapevolmente,
insegna l’Amore, lo insegna a chi non lo conosce, a chi crede di conoscerlo, a
chi lo cerca, a chi crede di averlo trovato, a chi lo idealizza, a chi pensa
che Moccia e i suoi lucchetti ne siano i portabandiera, a chi è convinto che
l’amore abbia intorno solo uccellini cinguettanti e cuoricini, agli
appassionati di Harmony, libri che pure hanno avuto il pregio di far leggere,
per esempio, quelle signorine che sognavano il principe azzurro.
Cristiana Morroni, che ha voluto
chiamare il suo personaggio Lucrezia, come la figlia che non ha il dono della
parola, e Diego Oliva avevano già pubblicato qualcosa (lei “Le canzoni del silenzio”, “Ci fosse il vento”, “Smile Again”, “Nomen Omen”, l’ultimo appena uscito in e-book, ”Vento Apparente”, oltre a diversi testi
teatrali, mentre lui “I sentieri di chi
non vola”, “365 storie cattive”,
“Minuti contati”, “Scrivi con lo scrittore” e vari racconti),
ma erano scrittori, molto probabilmente, già dai tempi dell’asilo, la scrittura
ce la devono avere nel dna, deve far parte dei loro cromosomi, perché, sebbene
sia migliorabile, affinabile, modellabile, la Scrittura, quella con la
maiuscola, non si improvvisa, o c’è o non c’è, non arriva dal cielo o solo perché si è pubblicato
(o, peggio, autopubblicato) un libro ci si può consacrare scrittori.
Cristiana Morroni e
Guido Oliva hanno avuto il coraggio di mettersi a nudo, la tranquillità di
mostrarsi senza veli, senza photoshop a togliere rughe e difetti. In questo
libro ci sono proprio loro, la loro storia, le loro voragini, la loro salvezza.
Un appuntamento da
non mancare quindi, giovedì 12 febbraio, non a caso alle soglie di San
Valentino, Festa degli innamorati, alle ore 17 al Bianco Jazz Bar - Via Marenco
di Moriondo, 113 -Ostia Lido.
Saranno sedici incontri di carattere letterario quelli
organizzati ogni giovedì alle ore 17, a partire dal prossimo 12 febbraio e fino
al 28 maggio, al Bianco Jazz Bar in Via Marenco di Moriondo, 113 ad Ostia, per
un totale di ventiquattro autori e due mini concerti jazz.
Un’iniziativa voluta da Manuela Minelli e Francesca Patti,
per realizzare un polo culturale, focalizzato su parole e musica, che va ad
affiancarsi alla già corposa programmazione di concerti con i grandi nomi del jazz,
blues e swing che si esibiscono ogni settimana sul palcoscenico del Bianco Jazz
Bar.
Swing di Parole è una
rassegna culturale che si prefigge di avvicinare il pubblico ai libri e alla
cultura in genere, ma in maniera diversa dalle solite presentazioni di libri
fini a sé stesse.
“Gli incontri
culturali dove un autore racconta il suo libro – spiega Manuela Minelli – sono spesso noiosi e per questo la gente li
snobba. Ho visto persone tra il pubblico assopirsi durante alcune presentazioni
di libri, non perché il libro o l’autore in questione non valessero, ma perché
troppo spesso la cultura viene presentata in maniera noiosa, accademica,
spocchiosa, come qualcosa di elitario, indirizzata soltanto agli addetti ai
lavori. Credo che sia un errore di comunicazione”.
“Il nostro obiettivo
invece è fare arrivare un bel libro di poesia, un appassionante romanzo, una
biografia, in mano a tutti – continua Francesca Patti - anche a coloro che hanno quella sorta di
timore reverenziale verso l’oggetto-libro, con presentazioni letterarie che siano
dei piccoli momenti di svago e di spettacolo”.
A tale scopo sono stati scelti titoli originali, storie
accattivanti, autori che cercano il dialogo e magari il dibattito, con il
pubblico presente. Ma non solo. In quasi tutti gli incontri non saranno solo
libro e autore i protagonisti, poiché a dar voce e volto alle storie che
verranno presentate, ci saranno attori che interpreteranno dei brani dei libri
o, come accadrà con Rita Pacilio e Orsola Fortunati, gli scrittori-artisti
prenderanno in mano il microfono e canteranno in jazz le parole delle loro
opere letterarie.
All’interno di “Swing
di Parole” ci sarà anche un cabaret letterario
(giovedì 5 Marzo), ossia una serie di racconti assai divertenti interpretati da
attori di teatro. E, ancora, il 26 febbraio e il 21 maggio, duetti letterari
con “Parole Incrociate” in cui una
coppia di autori presenterà ognuno il libro dell’altro, in un serrato confronto
a due prima, e con il pubblico poi.
Il 2 Aprile si parlerà di femminicidio, con un libro ben lontano
dai luoghi comuni troppo spesso usati dalle cronache nere e rosa dei notiziari.
Anche la poesia sarà protagonista, ma sempre in maniera originale. Il 28 maggio
con “Saffo e le altre” alcune
poetesse contemporanee leggeranno e commenteranno, sempre con la partecipazione
dei presenti, alcune poetesse del passato.
E per far sì che la cultura sia anche un qualcosa di utile,
oltre che allo spirito, anche alla Vita, il 7 maggio, nella giornata che
precede quella dedicata alla lotta contro il tumore ovarico, verrà presentato
uno straordinario libro di favole, legato ad un progetto che finanzia la
ricerca, di un’ altrettanto straordinaria autrice, purtroppo scomparsa pochi
giorni fa proprio a causa di questa malattia assassina.
Si inizia quindi il 12 febbraio, a due giorni dalla festa
degli innamorati, con un libro che racconta l’Amore e la Passione a tutto
tondo, una storia reale, raccontata a due voci, in 185 pagine di mail, quelle
che i protagonisti si scambiano fino all’epilogo finale.
“Swing di Parole”
quindi accontenterà i gusti letterari più disparati, da quelli degli adulti, a
quelli dei bambini e a quelli di tutti coloro che, sfogliando le pagine di un
libro, sanno sempre stupirsi ed emozionarsi.
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