Francesco Lantero: Storie di guerra e di pace. Ibiskos Ulivieri. Empoli. 2014. Pg. 80. |
Carissimo Maestro Del Lavoro D'Italia Francesco Lantero,
la ringrazio di cuore per avermi fatto leggere le
emozionanti vicissitudini della sua vita. Quelle di un periodo difficile e
complicato che lei ha saputo descrivere con grande tatto ed urgente stesura narrativa.
Fatti distesi in una trama di forte impatto emotivo; di generosa vis creativa,
piena, folta, scorrevole, fluente ed energica, dove personaggi, luoghi,
caverne, preghiere, torrenti (Piota),
gallerie scavate nel monte, candele votive, stradicciole e mulattiere fanno da
contorno a vicende di grande umanità. Una variegata ed emozionante storia che
trova posto in una bella scrittura, semplice ed arrivante, dove la natura con
tutte le sue variazioni dà corpo e concretezza ai personaggi incastonati nei
momenti tragici della Seconda Guerra Mondiale. Vi si respira un’aria di
violenza, ma anche di pace e di conquistata serenità. “una lunga camminata da
Ovada al Santuario della Madonna della Guardia di Monte Figogna, quale
pellegrinaggio votivo per la riconquistata pace e libertà d’Italia”. Memorie
che mi hanno non poco contaminato, avendole anch’io dentro me, in gran parte,
sempre vive. E in particolar modo: “Cos’è la libertà” (Dieci giorni di inferno
per i carcerati e forse ancora di più per le loro madri, mogli, figli, e
parenti); “La caverna rifugio” (Mino, sentendo la rievocazione di quei fatti,
scosse la testa e ripeté più volte: “Non dovrebbero succedere mai più di queste
cose”); fino a “Sì, è finita (la guerra) quella con i cannoni, le bombe e i fucili,
ma continua quella contro l’egoismo, la superbia, la disonestà”. Un testo
costruito su valori etici e su saldi principi umani. Quelli che dovrebbero
essere alla base di una società; della
nostra società che sembra averli smarriti, con le conseguenze che tutti
notiamo. Un libro che dovrebbe girare per le scuole, perché i giovani hanno
bisogno di ricostruire il loro tessuto morale e civile, come afferma il comune
amico Paolo Bassani: “Credo che la sua testimonianza sia un documento che
debba essere fatto conoscere. Per questo, penso che "Alla volta di
Leucade" ne potrebbe dare notizia, in quanto lo scritto si inserisce
nel 70° anniversario della Liberazione”.
I miei più cari saluti.
Nazario Pardini
DA: STORIE DI GUERRA E DI PACE
Sì, è davvero un libro di testimonianze importanti raccontate da chi le ha vissute in prima persona. Un libro pluripremiato che merita d'essere divulgato tra le nuove generazioni, perché sappiano che cosa è stata la guerra. Conoscere per non dimenticare.
RispondiEliminaPaolo Bassani