Maria Grazia Ferraris, collaboratrice di Lèucade |
Il “libbro” di Gianni Rodari ed. Euterpe, 2019.
L’Associazione
Culturale Euterpe, sotto la presidenza di Lorenzo Spurio, ha aperto lo spazio di Euterpe per un volume, curato
dal docente e critico letterario Francesco Martillotto, per coloro che forti
delle loro letture rodariane, dei loro ricordi e delle loro competenze
letterarie hanno voluto partecipare: sia
i minori con «favole, fiabe, novelle, piccoli racconti, ninne nanne,
scioglilingua, filastrocche, storie raccontate», sia gli adulti nel campo
creativo con «racconti, poesie, articoli, saggi e critiche letterarie», con
l’unica, stimolante indicazione a rimaner fedeli «allo stile, alle tematiche e
al curriculum letterario che ha caratterizzato la figura dell’intellettuale».
Il
volume antologico uscito nell’autunno 2019, ricordando il centenario della
nascita di Rodari, porta il titolo di “Il «libbro» di Gianni Rodari”, con
riferimento ad alcune sue considerazioni apparse ne la Grammatica della
fantasia (1937), in cui si legge: “Un “libbro” con due b sarà/ Soltanto un
libro più pesante degli altri,/ o un libro sbagliato,/ o un libro
specialissimo?”. È composto da 200
pagine, ed è articolato in più capitoli:
POESIA-
che raccoglie 15 interventi di poeti (Strinati, Carboni, Marcucco, Piergigli,
Gambadori, Spagnuolo, Bisutti, Zanarella, Di Franco, Veschi, Pierandrei, D’Errico,
Luzzio, Scelba, Romiti): dal poeta F. Strinati con la sua dedica A Gianni
Rodari, che ricorda le tematiche e i luoghi rodariani, a I. Romiti con Filastrocca
del sorriso, che si immerge nei colori giocosi del Nostro, passando per
conosciuti noti collaboratori come Antonio Spagnolo, Donatella Biasutti…. che
hanno tradotta la nostra contemporaneità in immagini e inventato la favolistica
nuova in linguaggio rodariano.
Segue il capitolo dedicato ai RACCONTI: vi si
cimentano 13 autori (Frezzotti, Giuntini, Squarcia, Bonanni, Obradovic, Luzzio,
Raineo, Veschi, Tiberio, Sartarelli, Montali, Corocher, Centurelli).
Mi è
parsa molto significativa la presenza dei testi di bambini: di Asia Frezzotti
di 12 anni, della scuola di Camerata Picena, (AN), che scrive una novella dal
titolo Punto e la paura di sparire, in un originalissimo stile rodariano
che si immerge nella crisi dei segni di punteggiatura tradizionali dimenticati sempre
più a favore degli emojii e degli stickers di whatsapp…, e che grazie a queste
rivoluzionarie novità rischiano di essere aboliti e di Ivan e Ines Obradovic, di 13 e 9 anni, che hanno frequentato più scuole, italiane e
straniere, e scrivono racconti, canzoni
e aneddoti bilingui e che si sono cimentati, così sensibili all’uso delle lingue
diverse per esperienza personale, in Il
professor Grammaticus e il pranzo degli errori. Aurora Centurelli poi con La
scoperta del secolo, tenta di risolvere un giallo inquietante e
appassionante, mentre Sofia Tiberio
della scuola elementare di Modena
con Gli strati della terra ricostruisce, a rovescio, la famosa Torta in cielo di Rodari collocando la
straordinaria scoperta nel sottosuolo…
La
scuola primaria di Camerata Picena, (AN) ha pubblicato, grazie al lavoro pedagogico
della maestra Alessandra Montali, i
disegni a colori degli alunni che si
sono allenati con libertà e fantasia illustrando i loro “racconti liberi del
lunedì”, che certamente Rodari avrebbe apprezzato. Riempiono gioiosamente
l’ultima parte del libro col titolo PENSIERI COLORATI.
Per la
sezione CRITICA compaiono 8 interventi:
di F. Martillotto, L.Volante, C. Baldazzi, M.G. Ferraris, G.
Casale, L. Spurio, I. Lombardi e D.
Grasselli: si riflette sul rapporto immaginazione, fantasia e realtà in Rodari,
sull’attualità delle fiabe, sulla loro
utilità intellettuale e formativa, la loro polisemanticità, andando oltre gli
aspetti immediati fantastici della storia e garantendo la fruizione di un
livello specialistico spesso in chiave culturale e psicanalitico che permette una diversa visione della realtà. Si
affronta il tema del gioco con le parole, nel doppio registro
realistico-immaginativo di
verosimiglianza ed utopia e ci si sofferma sull’analisi in particolare di due opere di Rodari: Favole
al telefono e Il ragioniere-pesce del Cusio, la prima importante
raccolta di favole del Nostro e l’ultima, legata alla stesura finale di C’era due volte il barone Lamberto. Si
storicizza il tema della letteratura per l’infanzia ( da E. De Amicis, C. Collodi fino a G. Pascoli e
al suo “fanciullino”) in una nuova visione umanistica di grande impatto emotivo
e sul tema paradossale-surreale fondante
il pensiero di Rodari: tra grammatica e fantasia, con una vasta esemplificazione
calzante tratta dai testi rodariani..
Due sono
le INTERVISTE IMPOSSIBILI ( M.G. Ferraris e M. Veschi): una ricostruisce con
parole rodariane, legate alla sua biografia ed al suo curriculum di scrittore
non solo per bambini i ricordi e le
tematiche coltivate e sviluppate dal Nostro, l’altra immagina un dialogo
pedagogico tra G. Rodari e Maria Montessori che discutono e si confrontano sul
tema dell’errore e sull’autocorrezione.
E.
Marcuccio, a conclusione del testo,
pubblica una pagina di AFORISMI.
Con
uno di essi, che valga da buon augurio di vita, chiudiamo la nostra
presentazione: “Bisogna mettere poesia nella nostra vita e nella propria anima,
con meraviglia, con gli occhi dell’anima del proprio bambino interiore, che
molti, purtroppo, hanno dimenticato.”
M.
Grazia Ferraris, dic. 2019
Maria Grazia Ferraris in questo suo excursus antologico rodariano ricco di tematiche sezionate sinteticamente, ma efficacemente delineate (dalla poesia ai racconti; dai pensieri colorati alla critica), conclude citando "interviste impossibili e aforismi".
RispondiEliminaE in questo resoconto finale si sofferma sia sul valore assoluto della poesia (buon augurio di vita), quale "stupore" primordiale di analisi filosofica interiore (il "fanciullino" pascoliano) e sulla sua necessaria presenza individuale individuale in proiezione collettiva; sia su un dialogo immaginario tra Rodari e la Montessori, segnale essenziale nel processo pedagogico non solo indicato per i bambini ma anche tracciato per l'evoluzione della maturazione degli adulti.
Questo lavoro ulteriormente conferma (ma non è il caso) l'impegno di profondità analitica e storica e di chiarezza espositiva di Maria Grazia.
Grazie Maria Grazia per le parole dedicate ai piccoli grandi appassionati di Gianni Rodari e delle sue opere: "Ivan e Ines Obradovic, di 13 e 9 anni, che hanno frequentato più scuole, italiane e straniere, e scrivono racconti, canzoni e aneddoti bilingui e che si sono cimentati, così sensibili all’uso delle lingue diverse per esperienza personale, in Il professor Grammaticus e il pranzo degli errori. https://nazariopardini.blogspot.com/2019/12/m-grazia-ferraris-il-libro-di-gianni.html?m=1"
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