martedì 7 febbraio 2017

MERCEDES CHITI: "SENSAZIONI"

SENSAZIONI

Il suono dell’organo dentro una chiesa
mi porta alla mente
le steppe lontane spazzate dai venti,
le gelide stelle,
le navi vaganti nel buio del Cosmo,
la grande Illusione,
il passato, il presente,
la gioia, il dolore.

Immensi deserti bruciati dal sole,
distese di prati fioriti,
sepolcri nascosti,
antiche pavane danzate dai Morti.

Mercedes Chiti



2 commenti:

  1. Il suono dell'organo innesca visioni, crea un'atmosfera tradotta in buona poesia. Mi colpisce, sotto il profilo metrico, la correttezza ritmica. Tutti gli accenti sono giusti, molto precisi, sia nei cinque dodecasillabi (tutti doppi senari, tranne il primo, composto da un senario sdrucciolo e un quinario), sia nei cinque senari ed anche negli altri due versi che sono un settenario e un novenario.
    Pasquale Balestriere

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  2. Ecco finalmente un esempio corretto di poesia in versi liberi, ossia con versi di diversa lunghezza ma accentati al posto giusto. Mi piace anche il contenuto. Brava! Carla Baroni

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