lunedì 9 marzo 2020

MARIA RIZZI: "LE DONNE"

MARIA RIZZI, COLLABORATRICE DI LEUCADE










LE DONNE

Testarde come il peccato
affamate d'amore,
forti come le rocce
deboli come canne al vento,
capaci di sopravvivere
ai dolori più intensi
e di dimenticarli,
fiere della terra promessa,
del futuro scritto
sulle pagine del grembo.

Maria Rizzi


2 commenti:

  1. Ti ringrazio, come sempre, dei tuoi complimenti, e della tua capacità di empatia, cara Maria. La tua poesia coglie, col tuo stile impetuoso e generoso, un pensiero profondo sul ruolo della donna. Grazie. I miei contributi nascono da letture che mi affascinano e che mi spingono ad approfondire studiando. Nulla più. Questo in particolare nasce dalla lettura di Polene di C. Magris, che invito tutti ad approfondire. È indimenticabile.

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  2. Innanzitutto ringrazio con tutto il cuore Nazario per aver dato spazio a una mia esercitazione poetica - sono quasi venti anni che non scrivo in versi -, e ringrazio la grande Maria Grazia, che con l'umiltà dei veri letterati si pone al mio livello. Approfondirò Magris, amica mia... Abbraccio forte entrambi.
    Maria Rizzi

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