giovedì 3 febbraio 2022

MARCO DEI FERRARI: "EDDA SEMPRE"

Marco dei Ferrari,
collaboratore di Lèucade

 

EDDA, sempre

 

Edda Conte non era solo una sincera amica e poetessa di elevato livello, ma anche viveva “partecipata” nell'evento letterario di ogni espressione creativa.

Ne respirava ogni fessura, ogni micro-spazialità temporale, ogni raffinata sfumatura di dialettici e apparenti contrasti a pareggiare in sintesi luci e ombre dell’esistenzialità.

Luci e ombre che il suo sito dell'Essere globalmente comprendeva e tra scendeva nelle opere più varie.

La sua attività multiculturale di docente (lettere) e critico letterario ne connotavano eventi, premi e creatività artistica a richiamarsi attenzione del vasto pubblico, nell’autentico rispetto di una presenza estremamente importante nel contesto del più recente orizzonte filosofico letterario di fine XX secolo.

Edda manca da subitissimo non sono ai fedelissimi e mancherà vieppiù la sua saggezza mitica, profonda e monitorata attimo per attimo in riferimento ad ogni espressività iconica, spaziando dalla narrativa (favolistica) alla religiosità più interiorizzata ed incontrovertibile (poesia), senza omettere l'attenzione sul romanzo familiare.

Era una credente nell'Essere assoluto, totale, onnicomprensibile ed immortale che sempre traspare nelle sue riflessioni e conseguenti spunti anche in dettaglio di pensiero.

Edda manca e mancherà un non solo per questi motivi, ma anche per la sua solidale umanità nel comprendere le terribili emergenzialità del nostro tempo (quante conversazioni in merito…) che percepiva inesorabilmente nelle vicende umane di esseri subordinati senza libertà allo strapotere della Tecne Leviatano che “robotizza” cose, circostanze, storie, valori senza alternativa alcuna.

Per Edda solo la “poesia” poteva ancora costituire l'ultima difesa e speranza, in quanto, appartenendo alla ristretta schiera dei poeti autenticamente “classici”, elaborava il sistema delle emozioni sensazioni più raffini e compatibili al flusso “circolare” della temporalità terrestre e spirituale.

Edda era anche protagonista nel concepire fermamente la riscossa vincente di una società più corretta e rispettosa dei diritti/doveri per ciascuna individualità vivente.

Edda era soprattutto amante della Natura, del suo mare, della sua “Isola felice” sempre sospirata è mai raggiunta, in un mondo sano e ricco di “verità” assodate ed ineludibili.

Questa era Edda, interprete reattiva e indimenticabile di un “essere” elistico senza tempo che tutti noi cerchiamo oltre il percorso tracciato della Vita e della Morte.

Marco dei Ferrari

2 commenti:

  1. Marco, straordinaria a esaustiva la tua dedica alla nostra Edda, che è viva, palpita e respira sul mare di Leucade e nei nostri cuori. Ora è tempo di sentirne la mancanza, poi arriverà la stagione del suo avvertirla vicina in altra dimensione spazio - temporale. Edda è e sempre e per sempre sarà. Percepisco il tuo dolore e lo condivido in pieno, ma non so darle l'addio. Ti abbraccio Marco e ... con te stringo Nazario e la nostra Amica di luce e oro: l'affetto ha mani che bucano il silenzio!

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  2. Grazie Marco per le tue parole che ancora una volta perpetuano il sentire di mia mamma rendendolo vivo e vivente oltre l'hic et nunc di questo frangente di tristezza. Condivido altresi' il pensiero di Maria Rizzi...non so darle l'addio...ringrazio entrambi per la loro vicinanza d'anima e il Professor Pardini che lascia che mia mamma continui a navigare lungo le coste di Leucade
    Isabella Conte

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