venerdì 25 febbraio 2022

SANDRO ANGELUCCI, POESIA

 NOTE  BIOBIBLIOGRAFICHE

Sandro Angelucci,
collaboratore di Lèucade



Poeta e critico letterario, saggista, Sandro Angelucci vive a Rieti dove insegna ed è nato. Ha pubblicato: in poesia, Non siamo nati ancora (Sovera Editrice, Roma) , Il cerchio che circonda l’infinito, Verticalità (Book Editore, Ro Ferrarese), Si aggiungono voci (Lietocolle Editore, Faloppio), Titiwai (Giuliano Ladolfi Editore, Borgomanero); per la saggistica, Di Rescigno il racconto infinito, monografia prefata da Giorgio Bȧrberi Squarotti (Blu di Prussia Editore, Monte Castello di Vibio), E’ presente in varie antologie, tra le quali Inchiostri digitali nella prestigiosa collana Ricerche dell’editore Eugenio Rebecchi  (Blu di Prussia, ottobre 2016). Intensa la collaborazione con qualificate riviste culturali nazionali, di alcune delle quali è anche membro del comitato di redazione e collaboratore fisso. Ha ottenuto, per la poesia, numerosi riconoscimenti, tra cui molti primi premi per l’edito. Un suo profilo critico è inserito nel IV° volume della “Storia della letteratura italiana. Il secondo Novecento” e nel “Dizionario degli Autori italiani contemporanei” per Guido Miano Editore in Milano. Il suo nome figura come estensore  (con altri letterati) dei Volumi Critici Italia insulare - I poeti: Franca Alaimo e Secolo Donna 2020, per quanto concerne la poesia di Maria Grazia Calandrone, entrambi curati ed editi dalla Macabor di Bonifacio Vincenzi. Del suo lavoro si sono occupati autorevoli critici, poeti e scrittori

 

MENTRE VI DESERTIFICHIAMO IL MONDO

 

 

Eppure voi cantate.

Prima che abbiano inizio

gli scoppi delle bombe

le nostre cervellotiche menzogne

il nostro dissennato chiacchiericcio.

Mentre vi desertifichiamo il mondo

tra le foglie voi cantate.

Voi lo sapete

che è per questo, soprattutto per questo

che oggi il cielo è azzurro.

Per le vostre ali e per i vostri sogni.

Voi lo sapete

che non ce la faremo

a soffiare più forte del vento

perché si addensino le nuvole.

E anche se come uomo piango

se lo so

che in fondo ai canti

ristagnano le lacrime,

vi prego non smettete,

pregate, voi che sapete farlo.

Sandro Angelucci

 

 

4 commenti:

  1. In giorni così cupi arrivi tu... tu che in tempi non sospetti - come sei solito dire - avevi predetto fin troppe cose, tu Poeta - fanciullo che sulla scia di Francesco, anch'io voglio chiamarlo così, il Santo che trascorse nei luoghi che circondano la tua Rieti lunghi, importanti periodi, sai dare all'impegno civile la forma del Cantico... Arrivi tu e induci a volgere lo sguardo al cielo, alle creature dell'universo che cantano tra le foglie, consapevoli che noi uomini stiamo creando danni irreversibili al pianeta. Arrivi tu, Poeta purissimo, ispirato, e ti rivolgi solo al lirismo di quei canti, ti riconosci in essi. Loro hanno compreso tutto. Salvano il mondo, forse possono farlo, perché sono i soli che conoscono le preghiere atte a compiere tale miracolo. E quale miracolo, Sandro mio, è più potente di questi versi? Se oggi, tra onde di male così alte cercavo una fuga, un sogno, l'ho trovato nella tua preghiera. Ti ringrazio dal profondo del cuore e ti abbraccio forte!

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    1. ....e il tuo commento allora?
      Grazie, mi hai commosso!

      Sandro Angelucci

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  2. "Prima che abbiano inizio / gli scoppi delle bombe" - ma oramai nel pieno di una bolgia infernale - un gorgheggio di creature invisibili e oranti sorprende il poeta dolorosamente immerso nel verde e nell'azzurro di una natura misteriosamente incontaminata. Sandro vive qui una catarsi, una rigenerazione, un ritorno alla verginità delle origini che condanna, ma sa anche farsi carico di ogni nefandezza umana. C'è da piangere e gioire di fronte a questi versi scritti con il sangue. Il poeta sa "che in fondo ai canti / ristagnano le lacrime" e che il prezzo di ogni gioia è il dolore.
    Franco Campegiani

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    1. ....e a te, Franco, il mio grazie per una chiusa del commento che - lo sai - non solo condivido ma è la mia fede.

      Sandro Angelucci

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