sabato 21 febbraio 2015

PATRIZIA STEFANELLI: "INEDITO"


Patrizia Stefanelli

Via Crucis

Non mi importa, onestamente
ora non mi importa
di piccoli versi cesellati
tra albe e tramonti, senza fiato...
resto allo stupore, certo che resto,
ma, me lo porto sulle terre
dimenticate da Dio.
Non riesco neppure a immaginare
mani serrate su ventri straziati;
neri e balordi giochi di potere
inclini alla morte, nera anch'essa e vigliacca
senza amen o segno che vada
dalla mente al cuore
e ai lati delle spalle a dire:
vai, sereno, vai.
Il mondo vero, sta oltre il mio sguardo
oltre quel che assiepa filosofie
e imbriglia il cervello
illuso di restare fonte
di una ragione mendace.

Parole cercano la Parola
cadono esauste
sotto il peso della croce.


Patrizia Stefanelli

5 commenti:

  1. "resto allo stupore, certo che resto,
    ma, me lo porto sulle terre
    dimenticate da Dio"
    E, sul potere antico e magistralmente nuovo nei versi di Patrizia, dello stupore, si é arenato il mio cuore. Ho condiviso ogni sillaba del suo dire, ogni espressione di sangue, dolore e fuoco, di questa creatura che insegna a scrivere senza indugiare sul melenso, senza asciugare le lacrime con un fazzolettino di trina. Immediato il nichilismo, che non si concretizza in un rifiuto metafisico di ogni umana costruzione, ma in un grido roco e fermo, fitto di slanci d'amore. Non v'è amore più intenso, infatti, di quello taciuto... Tra i silenzi, ai quali, l'Autrice afferma di volersi appellare, é esplosivo, commosso, aderente al momento storico che attraversiamo, il dolore. D'altronde non é donna e Artista dai toni celebrativi Patrizia, é Poeta di stupore, ovvero del sentimento di stordimento, d'indebolimento dell'attività psichica.
    "Il mondo vero, sta oltre il mio sguardo
    oltre quel che assiepa filosofie"
    Ella di fronte al buio del tempo avverte un senso di arresto della motilità volontaria e di rifiuto a unirsi alle voci vaticinanti che la circondano.
    Poesia nuova, vera, ispirata e modulata, che coinvolge e conquista.
    Maria Rizzi

    RispondiElimina
  2. Grazie di cuore a Maria Rizzi, amica di passi intimi, che mi comprende come pochi e ancora di più, nel mio andare asciutto e crudo che a me stessa, richiede il coraggio della condivisione. Conservo, Maria, le tue recensioni tra quelle più incisive per i miei versi. Quando dico "la chiave" è vero. In questo caso la chiave di un sentire non comune e prezioso . Grazie

    RispondiElimina