Conosco
solo il mare
che
come te si versa,
vita,
disteso in limiti di sabbia
e gli
alti monti dove cade il sole;
non so
per quali rive
si
perdano i confini
di
coste e di estuari,
dove
riannodi il fato morte e vita
e
abbracci la misura
del
tempo a noi concesso;
e non
conosco il nitido apparire
delle
cose banali
né
della notte che le fa sparire;
solo
fantasmi e fantasie notturne,
sogni
e domande volte all’infinito
sciolgono
il mio pensiero nell’immenso.
Vivo
tra i resti delle cose amate
all’ombra
delle rose reclinate
nella
calura estiva;
e tu,
vita, mi sfuggi,
ritorni come il sole e come il mare,
ti
ripeti, m’illudi
né
rechi le risposte
al mio
vano sentire.
Gentile Professore,la ringrazio vivamente per aver segnalato la menzione d'onore attribuita alla mia poesia "Conosco solo il mare" al Concorso "Parasio- Città d'Imperia". Se mi consente la sottoporrò alla sua lettura. In questo periodo sto interessandomi delle bellissime opere da lei pubblicate. Cerco altresì di conoscere in modo più approfondito il mondo di LEUCADE per orientarmi e collaborare in modo produttivo ed appropriato. Sarebbero graditi i Suoi suggerimenti per un mio prossimo eventuale intervento. La ringrazio e porgo i più cordiali saluti.
RispondiEliminaMarisa Cossu